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Strategia di comunicazione online efficace, elementi essenziali

Contenuto curato da Massimo Chioni

La strategia di comunicazione in un mondo sempre più connesso e digitale è fondamentale sia per le aziende, che per i liberi professionisti. La comunicazione tra persone è uno scambio che avviene su vari livelli attraverso cui viene veicolato un messaggio preciso: la componente verbale è forse quella più evidente, ma non bisogna dimenticare il linguaggio del corpo e quello dello sguardo.

Se trasponiamo tutto questo online ecco che capiamo l'esigenza di una strategia di comunicazione stratificata per trasmettere nella maniera più concreta e aderente possibile l'immagine della PMI o del professionista.

Per capire nel dettaglio quali sono gli elementi essenziali per una strategia di comunicazione efficace abbiamo chiesto un parere a Sergio Pinto di Geofelix web agency a Milano, ecco la sua "ricetta" per emergere sul web.

Il fulcro: il sito internet e i canali proprietari

Ogni strategia che si rispetti solitamente ha un fulcro attorno cui si sviluppa tutto il resto: lo possiamo pensare un pò come il tronco di un albero da cui dipartono i rami. Il paragone botanico non è casuale perché anche nel mondo virtuale si ha una situazione simile.

Nel nostro caso il centro nevralgico è il sito internet che riveste un'importanza incredibile all'interno di quella che viene comunemente definita, dagli addetti al settore, back home strategy.

Il piano d'azione quindi è il portare sia i vecchi, che i nuovi utenti a casa nostra, ovvero sul sito ufficiale dove dobbiamo essere degli ottimi padroni di casa per fare in modo di ottenere nuovi contatti, quindi possibili nuovi acquirenti di servizi, o per vendere i nostri prodotti nel caso di un e-commerce.

Per perseguire una strategia di comunicazione efficace il sito deve avere delle caratteristiche ben precise:

  • Design professionale: presentarsi nel migliore dei modi teoricamente sarebbe scontato, ma navigando sul web si scopre che spesso non è così. Fare bella figura avendo cura di ogni minimo dettaglio sia grafico, che testuale dà una chiara percezione all'utente, ovvero che si trova in presenza di un'azienda o un professionista affidabile. Infatti nello stesso modo in cui non lascia niente al caso ci terrà a curare i suoi ospiti nel migliore dei modi.
  • Obiettivo Primario: il sito si deve porre un obiettivo che si concretizza con il contatto con il cliente e l'eventuale vendita di servizi o di prodotti. Quindi un buon sito indirizza, guidando nel tour di questa sorta di "casa virtuale", l'ospite con delle call to action studiate e ben individuabili.
  • Obiettivo Secondario: qualora il percorso di conversione da utente a cliente sia mediamente più lungo di un semplice acquisto di una commodity, il sito deve indirizzare l'utente a iscriversi a uno dei canali proprietari. L'iscrizione al canale proprietario (mailing list o canale Telegram ad es.) consente all'azienda di veicolare contenuti utili nel tempo, così da rafforzare il brand nella mente dell'utente (che tecnicamente a questo punto prende il nome di Lead) e trasformarlo nel tempo in un cliente.

Distinzione fra canali proprietari e canali di terze parti

Un errore che spesso si compie nella strategia di comunicazione è quello di credere che la pagina Facebook, il profilo Instagram o il canale YouTube siano canali proprietari al pari del sito web o di una mailing list. Questo errore nasce dalla presunzione, del tutto infondata, che possiamo disporre dei social network come meglio desideriamo.

Nella realtà dei fatti sui social siamo solo ospiti della multinazionale che li ha creati, e da un momento all'altro potremmo essere cacciati via per un motivo più o meno valido. La recente cronaca di pagine Facebook rimosse per violazioni di fumose regole o l'hackeraggio di profili Instagram mai più restituiti sono esempi di questo ragionamento.

I canali proprietari invece godono dell'assoluta indipendenza da enti esterni, poiché il potere su questi canali è totalmente (o quasi) in mano a noi. Anche per questo motivo dobbiamo sempre usare i canali proprietari come destinazione, e i canali di terze parti come veicolo della nostra comunicazione.

Vediamo adesso quali sono le ramificazioni che sono in stretto contatto con l'essenza del progetto.

Le ramificazioni: canali di terze parti usati come strumenti organici e a pagamento

Una strategia di comunicazione online funziona quando ci sono vari modi per raggiungere l'obiettivo: possiamo pensarla come quando nei film vediamo che ci sono una squadra speciale Alfa, una Beta e una Gamma che lavorano in sinergia approcciando il nemico da più fronti.

Esistono diversi strumenti, organici (cioè utilizzati gratuitamente) o a pagamento, che ci permettono di acquisire contatti con potenziali utenti e, di conseguenza, clienti finali.

  • Google Ads (pay): acquistando le keyword che gli utenti usano per trovare i prodotti/servizi che noi vendiamo, si viene messi in evidenza in cima alla prima pagina di Google. Questo strumento si rivela particolarmente utile se si vuole spingere su un determinato tipo di servizio con promozioni mirate, o se si vuole rubare clientela alla concorrenza. È possibile infatti comprare anche le keyword relative al nome dei propri competitor per venire piazzati in cima ai risultati di Google.
  • SEO: si tratta di posizionamento organico, ovvero alimentato dalla pubblicazione di contenuti con determinate keyword e con una certa costanza e di un lavoro di link building parallelo. Permette nel tempo di apparire in alto nelle SERP (i risultati delle ricerche su un motore come Google).
  • Social: le piattaforme social non devono mai essere considerate in contrasto o come unica alternativa al sito. Rappresentano il modo per comunicare con chi fa parte della community o chi può diventarlo. Sui social possiamo infatti condividere le news pubblicate tramite la pianificazione SEO: se si tratta di contenuti ritenuti validi e utili per l'utente riusciremo a raggiungere un gran numero di persone riutilizzando quel contenuto. Inoltre va prodotto del contenuto ad hoc solo per i social, possibilmente dedicato alla specifica piattaforma.
  • Mailing list e Telegram: creare contenuti ad hoc per inviarli ai contatti come detto precedentemente, è altrettanto importante, anzi è determinante per la strategia aziendale. Questo risultato possiamo ottenerlo liberamente attraverso la creazione di canali come la Mailing List e Telegram che non passano da piattaforme di terze parti (mailing list) o comunque passano da piattaforme molto libere nei termini d'uso e sicure (Telegram). Inoltre questi canali hanno il privilegio di non dipendere da algoritmi che possono mostrare o meno i contenuti ai nostri utenti, ma distribuiscono e notificano a tutti indistintamente.

Tutto quello che abbiamo visto ha diverse ripercussioni e serve non solo a veicolare contenuti in maniera diretta verso gli utenti, ma a fargli conoscere la realtà dell'azienda o del professionista a 360 gradi, consentendo nel tempo di generare una community di utenti e un pool di clienti fidelizzati.

Il paradigma comunicativo si esprime quindi attraverso il conoscere approfonditamente il brand facendone percepire tutti i valori più o meno espliciti di cui si fa carico e in cui vuole che il suo pubblico si rispecchi.

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