Marketing

Come fare Link Building

Link building
Contenuto curato da Massimo Chioni

Gli inbound link continuano ad essere il cuore pulsante delle attività Seo, per comparire in testa ai risultati dei motori di ricerca è indispensabile essere riconosciuti dagli utenti come un punto di riferimento nel nostro settore, tanto importanti e autorevoli da essere lincati da altre pagine web.

Non esiste posizionamento senza link, puoi verificarlo tu stesso (prova uno dei tanti tool: seozoom, Majestic seo, Ahref, semrush…) cercando su Google una chiave di ricerca del tuo settore, i siti in testa ai risultati ricevono molti link in ingresso.

Gli inbound link hanno da sempre guidato Google nell’ardua decisione di scegliere i siti che meritano di essere più visibili di altri, in pochi anni siamo passati dal pagerank che identificava la quantità di link che un sito riceveva ai piu sofisticati algoritmi in grado di valutare non tanto la quantità, ma la qualità degli inbound link. Gli algoritmi, aggiunti ai filtri di penalizzazione, hanno ripulito i risultati di ricerca dai siti di basso valore, di certo le serp possono essere ulteriormente migliorate, ma il contenuto e il profilo link dei siti rimangono i due fattori più importanti per decretare l’autorevolezza di un sito.

La cosa migliore quindi è avere contenuti di qualità, che possano identificare le nostre pagine web come delle risorse meritevoli di ricevere link spontanei. Al tempo stesso, soprattutto se il sito è di recente costruzione e magari presenta prodotti e servizi in vendita, è improbabile che riceva link spontanei. In questi casi è necessario impegnarsi in pubbliche relazioni e dotarsi di buone idee per adottare una strategia di link building efficace.

Vediamo quali caratteristiche dovrebbero avere i siti disposti a lincarci:

  • Pochi link in uscita
  • Posizionati con chiavi di ricerca inerenti il nostro settore
  • Contenuti originali e interessanti
  • Siti reali con utenza
  • Siti autorevoli

Come fare link building senza farsi male: i backlink da evitare come la peste

Per fortuna degli onesti, Google negli ultimi tempi è diventato sempre più severo e rigoroso nel trattamento delle pratiche scorrette, con penalizzazioni che sono molto più frequenti che in passato: ciò vuol dire che nella nostra strategia link building è opportuno muoversi con la dovuta cautela e soprattutto evitare di commettere errori che si potrebbero rivelare fatidici per la nostra Seo offpage. Per esempio:

Evitare di ricevere backlink da siti pirata, da siti porno, da siti spam o comunque da siti di qualità infima; ovviamente, vanno evitati anche quelli provenienti da siti illegali, dal momento che essi potrebbero compromettere in maniera decisiva la reputazione del sito che li ottiene.

Inoltre, è bene ricordare di non far linkare unicamente la home page: anche le pagine interne devono ricevere inbound link. Molto dipende anche dal grado di evoluzione di un sito: se è nato da poco e i backlink di cui si dispone sono pochi, è ovvio che la home deve essere privilegiata, ma sempre senza eccedere. In linea di massima, un sito che è stato creato da poco tempo presenta un numero di contenuti ridotto e, di conseguenza, è piuttosto debole: proprio per questo motivo deve essere protetto e difeso più di un sito già consolidato, visto che ci vuole poco a comprometterlo.

In altri termini, a meno che non si abbia a che fare con un sito che Google considera molto autorevole e che è sulla Rete da tanto tempo, è opportuno non lasciarsi travolgere dai backlink: soprattutto nel caso in cui questi provenissero da siti di valore pressoché nullo, il rischio di una penalizzazione sarebbe elevato. Quindi pochi ma buoni!

Da mettere al bando, infine, i servizi che registrano il sito in directory italiane o straniere, questi servizi sono strutturati come link farm e sono molto dannosi per il nostro profilo link.

Come lincare il nostro sito

Nella nostra strategia di inbound link dofollow è necessario variare l'anchor text per i collegamenti: è indispensabile fare largo uso di sinonimi, o comunque di parole chiave alternative. Ma prima di suggerire una strategia di backlink che possa risultare naturale è bene relazionare e prendere coscienza delle diverse tipologie di ancore testuali:

  • L'Exact Match Anchor Text è la parola chiave esatta in base alla quale ci si vuole posizionare sui motori di ricerca. Molto preziosa, ma al tempo stesso molto pericolosa, è in grado di garantire risultati apprezzabili se viene utilizzata nel modo corretto, ma - d'altra parte - se impiegata in maniera sbagliata con troppe ricorrenze rischia di determinare un calo delle posizioni.
  • Il Partial Match, invece, prevede che l'ancoraggio non si basi sulla parola chiave esatta, ma su una frase al cui interno sia presente la parola chiave.
  • IlBranded Anchor Text, poi, è un'ancora che include il nome del brand: gli esperti Seo la considerano sicura e molto potente in tutte le circostanze in cui si ha a che fare con un dominio brandizzato; diverso è, invece, il caso in cui si disponga di un dominio esatto.
  • Le Naked Urls, invece, sono ancore che comprendono un Url.
  • Ancora, è opportuno conoscere il Generic Anchor Text, in cui l'ancora non è rappresentata da una frase specifica ma da una frase generica in cui non è presente la parola chiave; in genere, questo tipo di ancora viene usata per le call to action, e quindi per gli inviti a cliccare sul link:clicca qui, entra nel sito, ecc...
  • Vale la pena di valutare anche leLSI Keyword: la sigla è l'acronimo di Latentic Semantic Indexing, un'espressione che può essere tradotta come "indicizzazione semantica latente". In termini molto più semplici, non è altro che un sinonimo o una variazione della parola chiave. Nel caso in cui non si sia in grado di trovare delle parole correlate alla keyword di riferimento si possono usare i risultati che vengono visualizzati nella barra di ricerca denominata "Ricerche correlate a..." che si trova in basso alle ricerche su Google.
  • Infine, l'ultimo tipo di backlink è l'Image Anchor Text, che viene impiegato nella maggior parte dei casi per le campagne display e banner: consente di variare il profilo dei link in entrata variando l'Alt tag dell'immagine.

Come distribuire le ancore testuali

Una volta che si è familiarizzato con i diversi tipi di anchor text, il lavoro non è concluso: è necessario, infatti, imparare a dosarli, cioè a distribuirli in modo equilibrato secondo una "giusta percentuale", non esiste una regola precisa e ogni Seo ha una sua ricetta. Questo serve non solo a salire nei risultati di ricerca, ma anche a evitare possibili personalizzazioni da parte di Google.
il nostro consiglio è dosare i vari tipi di ancore testuali come segue: al Branded Anchor Text può essere riservato il 50/70%: Google è in grado di distinguere un brand vero da un sito di spam monitorando il numero di anchor text brandizzate che giungono nel sito che viene preso in esame. Per i Naked Links, invece, la percentuale è del 20/30%: come si è visto, le Url pure costituiscono una modalità naturale e al tempo stesso sicura di dare vita ad anchor text, anche se è ovvio che una quantità esagerata di naked link per i backlinks può essere controproducente.

Un 5/10% delle ancore, poi, può essere del tipo Generic Anchors: si tratta di anchor text che contribuiscono a rendere un profilo naturale, ed è questa la ragione per la quale non se ne può fare a meno. Ovviamente, è preferibile non limitarsi unicamente alle più scontate call to action, cercando invece di variare e diversificare le ancore generiche spaziando tra le molteplici opportunità di cui si può usufruire. Per Partial Match Anchor ed LSI si deve rimanere tra l'1 e il 5%: dovrebbero essere adottate come semplici variazioni rispetto alla parola chiave, e per questo possono essere presenti in quantità contenute.
Infine, per l'Exact Match Anchor non si dovrebbe superare l'3%, è bene utilizzarle su siti di altissimo valore, infatti possono costituire una spinta notevole nelle serp.

Provate a mettere in atto questi suggerimenti, vedrete migliorare i posizionamenti nelle serp e aumentare le visite del vostro sito.

Lascia un commento