Guide & formazione

Topic, pillar page e cluster: come strutturare i contenuti per l’ottimizzazione seo

Come strutturare i contenuti per l’ottimizzazione seo
Contenuto curato da Massimo Chioni

Sono numerosi i fattori che compongono una strategia Seo, elementi di fondamentale importanza per ottimizzare un sito web e dargli la possibilità di emergere nei risultati dei search engine.

Tra questi fattori la cura dei contenuti è probabilmente uno degli aspetti più sensibili, abbiamo pensato di approfondire questa tematica con un Seo di tutto rispetto: Matteo Giorgi, di seguito le sue risposte ad alcune domande sull’argomento.

Perché la cura dei contenuti è così importante per la Seo?

Nel tempo si sono abbandonate le pratiche più o meno “automatiche” che consentivano di raggiungere una buona visibilità nei motori di ricerca e l’attenzione si è spostata sulla cura dei contenuti, con lo scopo di intercettare i bisogni degli utenti per riuscire a offrire loro quel di cui sono in cerca. Oggi gli ultimi algoritmi di Google tentano di carpire la search intent, così da proporre all’utente unicamente i contenuti più pertinenti. Se dovessi dare un consiglio a chi vuol sapere come posizionare le pagine di un sito aziendale, direi di puntare sulla content strategy: in termini pratici, aprire un blog e pubblicare contenuti in maniera regolare, dandogli una struttura ordinata ottimizzandoli per le parole chiave più importanti. Il consiglio è quello di utilizzare la struttura  caratterizzata dalle pagine pilastro.

Che cosa sono le pagine pilastro?

Le pagine pilastro, indicate anche con il nome di pillar page, sono pagine lunghe e complete che analizzano tutti i più importanti aspetti di un certo topic. In una pillar page, ciascun paragrafo è dedicato a uno specifico argomento, da approfondire con un collegamento interno ad una pagina cluster. Attraverso la pagina pilastro e le pagine cluster ad essa collegate, è possibile dare una risposta completa a tutti gli interrogativi che riguardano un certo tema, il quale in genere corrisponde con la keyword che l’azienda ritiene più strategica. I link ai cluster consentono di approfondire i singoli argomenti in maniera ancora più approfondita.

Come è strutturata una pillar page?

In primo luogo è necessario partire dal presupposto che un sito non va mai costruito unicamente sulle keyword e il loro volume di ricerca. Serve, invece, un’analisi strategica dei topic a proposito dei quali il pubblico target cerca delle soluzioni e ha bisogno di risposte. La pagina pilastro deve essere lunga almeno 1.200 parole, e può arrivare fino a 2.000. Ma non c’è un limite massimo a cui attenersi, e se gli interrogativi che necessitano di una risposta sono numerosi si può andare ben oltre.

Come si trova la keyword giusta?

Il mio suggerimento è quello di evitare la parola chiave più ricercata, ma scegliere il giusto compromesso tra elevato volume di ricerca e raggiungibilità dal punto di vista del posizionamento. Un sito web aziendale deve essere organizzato in funzione dei topic più pertinenti per i clienti target, attraverso articoli cluster che siano collegati sia alla pagina pilastro che tra di loro. In questo modo, si fa sapere ai motori di ricerca, a cominciare da Google, che è quello il punto di riferimento per l’argomento. I cluster rivestono un ruolo di primo piano per posizionare le pillar page e consentire ai lettori di approfondire i topic a cui sono interessati.

Per quale motivo ritieni che la soluzione delle pagine pilastro sia vincente per la Seo?

Nel corso del tempo è cambiato il modo in cui gli utenti effettuano delle ricerche. Non si ha più a che fare con parole chiave singole, ma sempre più spesso vengono digitate delle frasi vere e proprie. Senza dimenticare che le ricerche vocali portano a pronunciare frasi più lunghe di una singola parola. Ecco, quindi, che i motori di ricerca si sono visti costretti a intervenire sui propri algoritmi per aggiornarli; così i contenuti possono essere classificati in maniera più efficace, e gli utenti vivono una esperienza di navigazione in linea con le loro attese. Inoltre, gli utenti effettuano ricerche meno generiche che in passato in quanto si sono moltiplicati i contenuti online; quindi gli internauti devono trovare ciò che serve loro nel più breve tempo possibile.

Come ha influito questo sui motori di ricerca?

La loro organizzazione si è evoluta in modo da consentire una rapida classificazione delle pagine presenti online, affinché agli utenti possano essere mostrati unicamente i risultati più pertinenti. Con l’adozione della tecnologia del machine learning, si prova a capire qual è l’intenzione che sta dietro ogni ricerca compiuta dagli utenti.

Quindi chi ha un sito aziendale che cosa deve fare?

I motori di ricerca, a cominciare da Google, hanno attuato una vera e propria rivoluzione al proprio approccio, con gli utenti che sono sempre di più al centro dell’attenzione. Ebbene, la stessa strada deve essere seguita dalle aziende, che devono mettere a disposizione dei propri clienti risposte interessanti e in grado di risolvere i loro dubbi. Vale la pena di interrogarsi su come è organizzato il proprio sito; per cercare di aumentare il traffico e avere più conversioni bisogna analizzare in maniera approfondita il posizionamento di tutte le pagine per le keyword considerate strategiche.

Chi è il SEO Specialist?

Il SEO Specialist è una figura specializzata nel curare il posizionamento organico e la SEO di siti web ed e-commerce, il suo ruolo è di indicizzare sui motori di ricerca i siti dei clienti per le query di ricerca di settore più pertinenti ed affini in base ai servizi e prodotti offerti, incrementando gli accessi alle piattaforme.
Sei alla ricerca di un esperto di SEO? Matteo Giorgi è un Seo advertising specialist e digital analyst: è possibile contattarlo visitando il sito matteogiorgi.com. Grazie alla sua competenza e alla sua professionalità, chiunque ha l’opportunità di aumentare il numero di visitatori del proprio sito, arrivando ai primi risultati su Google grazie all’ottimizzazione seo, sia onpage che offpage. Le soluzioni di advertising proposte, invece, permettono di acquisire un maggior numero di clienti e di incrementare le vendite, in virtù di campagne pubblicitarie efficaci realizzate sia sui motori di ricerca che sui social network. Matteo Giorgi si propone come consulente per chi vuol ottimizzare i processi di fidelizzazione della clientela.