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Il marketing politico elettorale oggi: alcuni suggerimenti da seguire

Marketing elettorale
Contenuto curato da Massimo Chioni

Quante volte sentiamo parlare dell’associazione tra politica e marketing? Ad alcuni può forse non piacere, ma soprattutto alla luce della rivoluzione digital degli ultimi anni questo accostamento risulta essere sempre più calzante.

Con un normale processo di marketing andiamo a fare in modo che un prodotto o un servizio venga percepito dal potenziale consumatore come attraente, adatto a soddisfare un particolare bisogno ed attraverso un buon piano di comunicazione si fa in modo che il messaggio che vogliamo veicolare arrivi al target che abbiamo scelto.

Anche in politica oggi le cose non sono poi così diverse; contano sicuramente gli ideali e le proposte politiche, ma conta molto anche come veicolarle e a chi. Fare in modo che i nostri valori e ideali politici riescano ad essere correttamente comunicati al pubblico cui vogliamo riferirci, e che questo si identifichi con ciò che diciamo, è di fondamentale importanza nella moderna comunicazione politica.

Per molti la politica appare come un qualcosa di vecchio, ma il modo di fare politica e di comunicare il proprio messaggio elettorale si sta sempre più adattando al digital marketing; questo non vuol dire che il cartellone elettorale o l’ospitata in televisione è da considerarsi superato, in quanto entrambe le forme di comunicazione possono tranquillamente convivere all’interno di un’ampia strategia di creazione dell’immagine di un candidato politico.

Punti focali su cui si basa una buona strategia di marketing politico-elettorale

Secondo Carlo Vivarelli, esperto di marketing politico-elettorale della società di consulenza Vivarelli Consulting: “Un buon consulente politico deve porsi come un aiuto concreto per veicolare il messaggio ed i valori che contraddistinguono la proposta politica di un candidato.

Solitamente ai miei clienti dico sempre di non pensare di imbastire una strategia di comunicazione elettorale troppo a ridosso dell’evento in questione; la programmazione deve partire con un orizzonte temporale ben preciso, in modo da poter stabilire con calma la costruzione del team che seguirà la campagna, la strategia elettorale e lo studio dell’avversario. Chi vuole ottenere risultati importanti, che si tratti di un elezione a deputato o anche di una semplice candidatura a consigliere comunale, deve comprendere che solo programmando e facendo team si possono raggiungere gli obiettivi prefissati, nessuno può pensare di fare da solo”.

Comunicare la politica nell’era del digital marketing

Carlo Vivarelli
Carlo Vivarelli

Per chi non è più adolescente è impossibile non notare come il modo di fare politica sia cambiato negli ultimi anni; dal modo tutto televisivo di porsi di Berlusconi negli anni 90 con il famoso “discorso della discesa in campo” (che già ha rappresentato un cambio radicale rispetto alle vecchie modalità di comunicazione) si è passati all’utilizzo dei moderni mezzi digitali come i social e youtube, che sono sempre più diventati la base di partenza per la propaganda elettorale di un politico.

Cambia quindi il modo di comunicare la politica stessa, dove la classica comunicazione “face to face” nella piazza viene affiancata dal web, ormai sempre più frequentato indistintamente da tutte le classi sociali e fasce di età.

Comunicare il proprio messaggio politico attraverso i social consente di avere un palco virtuale attraverso il quale tentare di veicolare un’idea e reperire il consenso necessario ad essere eletti.

Per poter comunicare il proprio messaggio politico in un contesto digital si può tenere conto di alcuni aspetti da approfondire:

  • Scegliere la forma di comunicazione social più adatta per il candidato: non si può costruire una campagna elettorale che guardi soprattutto al lato digital se prima non si comprende quanto il cliente è in grado di sfruttare le possibilità di comunicazione offerte dai social.
  • Non tutti hanno la stessa dimestichezza e conoscenza dell’utilizzo di questi moderni canali di comunicazione e il rischio di apparire come goffi e inadatti è sempre dietro l’angolo. Una buona strategia digital di consulenza politica, deve partire dal comprendere quali sono i canali più adatti per veicolare l’immagine del candidato, quale strategia comunicativa poter adottare a seconda della sua persona e le modalità di interazione con gli utenti; in certi casi una scelta ben ponderata è il modo migliore per veicolare la nostra idea e farla arrivare nel modo corretto al target desiderato.
  • Costruire un valido team che affianchi il candidato; nessuno può riuscire a gestire una valida comunicazione politica a più livelli da solo, per questo il gruppo di lavoro e la scelta di persone realmente competenti e con compiti ben distinti è di fondamentale importanza, considerando quante sono le attività che devono essere compiute in una campagna politica (dalle azioni offline a quelle online nella gestione delle varie pagine social e nella creazione di contenuti di valore).
  • Creare una solida comunità online ma targetizzare allo stesso tempo. Chi sostiene il candidato in un contesto social deve sempre essere tenuto in considerazione, per questo è fondamentale che la presenza del candidato non venga mai a mancare, aggiornando con costanza i propri follower sulle attività e sugli eventi che lo vedono protagonista; per fare questo si può stabilire con il team di supporto una calendarizzazione dei contenuti, studiando anche gli orari più opportuni per poterli condividere.
  • Un ultimo aspetto molto interessante è far si che si riesca ad aver ben chiaro a chi vogliamo rivolgere realmente il nostro messaggio politico. I contenuti sono quindi importanti ma devono essere targetizzati al tempo stesso, per poter creare dei messaggi personalizzati per determinate fasce di utenza; si tratta di un processo di differenziazione certosino, ma consente di creare dei messaggi politici, non proprio ad personam, ma comunque decisamente strutturati e dedicati (si parla in questo caso di un cosiddetto microtargeting).

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