Il lavoro è senza ombra di dubbio un aspetto di particolare importanza per la vita di ogni individuo. Esistono molteplici tipologie di lavoro: all’aria aperta, in fabbrica, passando per l’ufficio. Sicuramente con la terziarizzazione della società, il lavoro d'ufficio è andato sempre più a diffondersi e a far sì che sempre più persone siano interessate da questo tipo di lavoro.
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Lavorare in team
Se consideriamo un contratto standard, ogni individuo passa circa 8 ore della sua giornata al lavoro. Se consideriamo l’ufficio, questo diventa una sorta di seconda casa. L’ufficio diventa un luogo di aggregazione: ovvero un luogo in cui ogni lavoratore non si limita a portare avanti le mansioni che gli sono assegnate, ma in cui sviluppa e porta avanti dei rapporti umani.
A volte si tende a considerare il lavoro d’ufficio come un lavoro “isolato”, in cui ogni lavoratore basta a se stesso. In realtà, il lavoro è sempre più un lavoro in team. Ognuno ha il suo background, le sue competenze e le sue soft skills: ognuno ha una ricchezza che può portare al gruppo di lavoro. Tutti possono essere ricchezza per gli altri.
Fatta questa premessa, appare chiaro che favorire un sano rapporto tra colleghi dovrebbe essere la priorità di ogni azienda.
Lo Smart Working
L’epidemia di Covid-19 ha portato una serie di cambiamenti che sono intervenuti a modificare svariati aspetti della vita sociale. Un portato importante è stato quello dello smart working.
Prima del 2020 erano poche le persone che avevano familiarità con questo termine. Letteralmente significa “lavoro agile”, nella pratica è un modo alternativo di esecuzione del contratto di lavoro. Un dipendente non deve necessariamente essere fisicamente in ufficio, può lavorare da casa: ciò che conta è il risultato e non la presenza fisica.
Attualmente la tecnologia ci mette a disposizione tantissimi strumenti per accorciare le distanze. Per cui, se in passato era strettamente necessaria la presenza fisica per garantire la comunicazione e la coordinazione con i colleghi, oggi non è così importante.
Lavoro agile, pro e contro
Come ogni cosa, anche lo smart working, porta con sé vantaggi e svantaggi. Per il lavoratore, lavorare da casa, comporta senza ombra di dubbio un risparmio di spesa sul trasporto; venendo a mancare la necessità di spostamento viene anche meno il tempo speso per raggiungere l’ufficio. In generale, possiamo affermare che lo smart working migliora la cosiddetta work-life balance, ovvero l’equilibrio lavoro-vita privata.
Di contro però, non tutti riescono a equilibrare questa bilancia. La casa e l’ufficio sono due luoghi che si sovrappongono, per cui per alcuni è molto difficile fare veramente una pausa dal lavoro. Il rischio è che il lavoro prevalga sul resto rendendo sempre più sfumati i confini con il tempo da dedicare a se stessi.
Inoltre, un altro possibile svantaggio è che il lavoratore possa sentirsi isolato rispetto all’organizzazione di cui fa parte. Ovvero, che tra organizzazione e dipendente, o tra i dipendenti, non si riesca a garantire il giusto flusso di comunicazione, e quindi spesso le distanze fisiche non vengano colmate.
La soluzione è sempre a metà strada. Molte aziende optano per un sistema misto, ovvero garantire al lavoratore lo smart working mantenendo comunque una giusta alternanza con il lavoro in presenza.
Tirando le fila di quanto detto nei precedenti paragrafi, lavorare in ufficio porta con sé anche un tessuto di rapporti umani. Un momento che favorisce questi rapporti è senza ombra di dubbio la pausa caffè.
Oggi può sembrare una cosa scontata, in realtà la pausa caffè non esisteva. Venne introdotta gradualmente dalle grandi aziende e i datori di lavoro si accorsero quasi subito che concedendo ai dipendenti un momento di pausa in più, si aveva un ritorno in termini di produttività.
Ecco allora che la pausa caffè segna una vera e propria rivoluzione nella vita d'ufficio e assume un ruolo sociale importantissimo: alzarsi dalla scrivania, dirigersi verso un distributore automatico oppure nella cucina dell'ufficio; sapere di avere a disposizione un momento di convivialità ci fa sicuramente affrontare meglio la giornata.
Si tratta di un momento di rigenerazione e la sua forza non sta solo nella miscela energetica del caffè, ma nella condivisione di questo momento con gli altri. Scambiarsi idee, opinioni, racconti, piccoli sfoghi, o semplicemente due chiacchiere, stimola il buonumore e motiva a svolgere in modo più consapevole il proprio lavoro.
Molte aziende hanno dedicato un allestimento particolare all'area break dell'ufficio, fornendola di tutti i comfort possibili, da frigoriferi pieni di cibo a macchinette a capsule per il caffè e non solo, proprio perché la pausa non è un momento da sottovalutare, bensì da incentivare.
Per quanto il caffè risulti un piacere, infatti, quello che fa realmente la differenza è l'atmosfera del luogo in cui la pausa avviene: una stanza ben progettata per il coffee break favorisce il relax psico-fisico, promuove la conversazione e distende i nervi. Solo per il semplice fatto di sapere che esiste un angolo all'interno dell'ufficio che può darti tutto questo, ci si sente già molto meglio.