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Wine marketing: fai conoscere il tuo brand con l'inbound marketing

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Contenuto curato da Massimo Chioni

Per un’azienda vinicola è predominante il fatto di far conoscere il proprio prodotto per aumentarne le vendite. Se in passato ci si affidava alla tradizionale pubblicità istituzionale, in questo presente i nuovi veicoli di comunicazione impongono ben altro.
Il marketing, infatti, ha affinato tecniche e strumenti e oggi, a quello che gli esperti identificano come outbound marketing – ossia una comunicazione a senso unico che avviene con un messaggio indirizzato passivamente verso ad una potenziale clientela- si abbina l’inbound marketing, ossia un’azione di marketing attiva, incentrata dall’essere trovati da potenziali clienti (outside-in).
Per quanto possa risultare ostica la comprensione, è bene sapere che grazie a questa attiva azione di inbound marketing si raggiunge l’obiettivo di entrare nel Permission Marketing dove il raggiungimento dell’utenza lo si ottiene utilizzando attraverso dei contenuti destinati al target al quale ci si vuole riferire in modo continuativo.

Ma quali sono gli strumenti che vengono sollecitati dall’inbound marketing?
Un esperto può rispondere in modo corretto specificando che tutto parte dal contenuto che è la base di ogni strategia. E’ proprio grazie al contenuto che si attivano le seguenti tecniche:

Ovviamente tutto ciò fa esplicito riferimento alla rete che è il punto di riferimento di qualsiasi azione che investa il (v)inbound marketing.

Diamo per certo il fatto che un’azienda vinicola sfrutti internet per commercializzare i suoi prodotti attraverso un proprio sito, cercando di raggiungere potenziali clienti. L’azione di una corretta politica di inbound marketing può offrire i seguenti vantaggi:

  • Essere trovati dagli utenti grazie a delle keyword solitamente utilizzate dagli stessi quando stanno cercando qualcosa che si riferisca all’argomento. In buona sostanza, l’obiettivo è quello di posizionare il proprio sito tra i primi risultati che appaiono nei principali motori di ricerca.
  • Decifrare l’interesse del potenziale cliente una volta che giunge sul sito dell’azienda. Questo si rivela possibile analizzando i dati delle pagine visualizzate.
  • Qual è l’obiettivo dei visitatori del sito e cosa attira la loro attenzione. Gli inglesi definiscono questo aspetto con il termine ‘conversion’, ossia conversione, in quanto svela all’azienda in che modo un potenziale cliente si trasforma in un cliente.
  • Elaborare dei report utili all’azienda (soprattutto a chi ne cura il marketing) che indichino come ottimizzare il sito internet, quali siano i social più attraenti ed efficaci, quale sia il messaggio preferito e quale quello che non appare in linea con il gusto dei visitatori e, soprattutto, in quale maniera avviene la conversione da visitatore (potenziale cliente) a cliente. Insomma tutto un elenco di dati attraverso i quali modificare, implementare, attualizzare il messaggio presente.

Volendo far conoscere l’azienda e i vini prodotti, è bene utilizzare ogni potenzialità presente nella rete, affidando il compito di portare avanti tecnicamente il piano marketing a dei veri esperti di comunicazione. Tracciando le principali linee guida, l’azienda potrà fornire a chi avrà il compito di elaborare la strategia del marketing inbound, quei dati necessari che consentiranno la stesura di un piano editoriale strategico per ottimizzare SEO, content e social media: il tutto per attrarre nuovi clienti, migliorare la reputazione e per aumentare le vendite del prodotto.

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Anche se si tratta di azioni mirate, occorre attendere il tempo necessario affinché il messaggio possa produrre i risultati sperati. Infatti è attraverso i contenuti elaborati in modo appropriato che si conquista la visibilità e questa produce notorietà che, a sua volta, provoca l’aumento delle visite da parte di potenziali clienti che in una qualche percentuale, si trasformeranno in clienti effettivi.

Quando si parla di tempi, ci si riferisce a quelli tecnici partendo dal presupposto che il sito dell’azienda non stazioni stabilmente sulle prime posizioni dei motori di ricerca.
Una indagine attesta che la maggioranza degli utenti che si servono di un motore di ricerca, visualizzano solo la prima pagina dei risultati proposti: il che equivale a dire che se il sito è posizionato differentemente, raramente sarà raggiunto da un potenziale cliente.
Ecco la ragione per la quale un esperto di marketing si rivela fondamentale per una corretta comunicazione atta a conquistare nuovi clienti.
Ma non è solo il sito istituzionale (che deve essere responsive) quello che deve essere curato ed attualizzato ma anche tutto ciò che gli ruota attorno come le pagine aziendali dei social come Facebook, Twitter e Google+.

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