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Wine marketing: costruire la web reputation di un vino

Wine marketing
Contenuto curato da Massimo Chioni

Come si costruisce nel web la reputazione di un vino? E soprattutto, per un produttore, perché occorre tenere in alta considerazione questo aspetto?
Partiamo col rispondere alla seconda domanda.
In questa epoca dove la comunicazione avviene tramite la rete e dove il web può decretare il successo commerciale di un determinato prodotto, anche per il vino è necessario attuare una efficace campagna promozionale atta a valorizzare la sua reputazione digitale.
L’Italia, tra i maggiori Paesi produttori, annovera vini conosciuti in tutto il mondo. E’ sufficiente pensare al Chianti, al Barbera, al Nero d’Avola e via dicendo, per constatare che questi tipi di vino sono famosi a livello planetario perché realizzati con vitigni storicamente noti. E se dal tipo di vino passiamo ai nomi di certi brand come Ferrari, Frescobaldi, Santa Margherita, Ca’ del Bosco e altri ancora possiamo affermare che la loro acquisita fama è sinonimo di garanzia di un prodotto di alto profilo che non abbisogna di ulteriori conferme.

Va considerato il fatto che questa notorietà più che giustificata, è riuscita a penetrare un mercato che va oltre a quello degli addetti ai lavori come sommelier, enologi ed appassionati di vino e questo ha determinato la conquista di interessanti quote di mercato di una utenza di consumatori ‘normali’ che si fida di brand conosciuti ai quali automaticamente assegna una decisa preferenza.

Abbiamo visto che un brand famoso viene scelto perché anche un profano lo reputa all’altezza della notorietà acquisita e questo determina una preferenza tutta a favore dei marchi più noti.
Ma è possibile per una piccola o media azienda vinicola, percorrere un cammino che conduce al successo con l’ovvia ricaduta positiva per le proprie vendite?
Non è facile ma certamente possibile e tutto il segreto sta nel proporsi nella veste che piace ai potenziali clienti.
Per una cantina perseguire questo obiettivo significa aumentare le vendite grazie alla fama che ha saputo creare intorno al suo marchio e per giungere a questo appare necessario l’intervento di un vero esperto delle Digital PR specializzato proprio nel campo del prodotto ‘vino’.
La rete è la strada da percorrere, la comunicazione è il veicolo e l’esperto delle Digital PR colui che ha la responsabilità di gestire il percorso.

Tanto per rendere l'idea del compito che tocca a chi si assume l’onere di governare le Digital PR, possiamo dire che le relazioni digitali vedranno la domiciliazione dei progetti dell’azienda vinicola con esperti del mondo del vino come i wine blogger, gli opinion leader del settore, gli influencer e tutte le figure che possono alimentare la diffusione della linea di informazioni preparata dall’esperto della comunicazione digitale.

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Praticamente più si diffonde la voce a proposito del marchio che si vuole far conoscere e meglio è. Questo significa il fatto che la comunicazione deve essere coerente e costante e, per queste ragioni, è preferibile che sia esclusivamente l’esperto di Digital PR ad occuparsene dopo aver concordato con l’azienda, la filosofia che la stessa vuole fare arrivare ad una utenza potenziale con lo scopo di acquisire nuovi clienti e, successivamente, di fidelizzarli.
Tra i compiti dell’incaricato alla comunicazione è quello di interfacciarsi con gruppi di appassionati, forum, pagine social non solo per stimolare la curiosità di quante più persone possibile verso il prodotto che ha il compito di far conoscere ma anche di interagire in modo cortese, fornendo notizie ed informazioni.

E’ facile intuire che ogni aspetto della comunicazione deve essere inserito in un piano di marketing elaborato precedentemente (nulla deve essere lasciato al caso o, peggio ancora, non preventivato!) e deve far parte di una ben precisa strategia di Digital PR che ha come target quella generazione Y che deve essere coinvolta e conquistata e che rappresenta un fondamentale portafoglio clienti che determinerà il successo e la crescita dell’azienda produttrice di vino.

La web reputation di un vino appare quindi un aspetto vitale in questa epoca dove le informazioni viaggiano in rete in modo veloce e capillare. Il vecchio detto ‘parlate anche male di me, purché ne parliate’ in questo secolo pare essere un modo controproducente per farsi pubblicità: meglio che si parli bene e che si acquisisca una reputazione capace di attrarre clienti che devono essere soddisfatti da un prodotto di qualità al quale sono arrivati grazie al lavoro del Digital PR specializzato in campagne di comunicazione sul vino.

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