Innovazione

Perchè il Design Inclusivo è sempre più importante?

Design inclusivo
Contenuto curato da Stefania Spoltore

Il termine Inclusive Design o design inclusivo, fa riferimento ad una tecnica dove la figura dell'utente e le sue necessità diventano il punto focale di un progetto. Grazie all'evoluzione tecnologica, col passare degli anni, è stato possibile abbattere le barriere di genere e ogni tipo di limitazione, semplificando l'esperienza degli utenti online ed offline.

Quando si parla di inclusive design si va ad abbracciare un ventaglio di utenti sconfinato: in genere, le prime categorie di persone a cui si pensa quando si utilizza il termine inclusività sono le persone con disabilità motorie o cognitive, fino ad arrivare ai non vedenti. 

E se vi dicessi che non solo su queste categorie di persone e utenti che mira il design inclusivo? Un design "comprensivo", che sia in relazione al mondo del web o per la progettazione di oggetti di comune utilizzo, mira anche all’inclusività di genere, di competenze e di abilità.

Che cosa significa realizzare un design inclusivo?

Realizzare un design inclusivo non significa semplificare alcuni elementi per la ricerca delle informazioni sul web o, peggio, modificare il colore delle sezioni di rosa o di celeste.  Chi si occupa di design inclusivo, quindi, deve saper soddisfare le esigenze e le necessità più disparate, senza tralasciare alcun tipo di dettaglio.

La prima cosa a cui prestare attenzione quando si realizza un progetto di web design inclusivo o di design di un prodotto, è saper distinguere l’inclusività dall’accessibilità. Sono due termini con due significati ben differenti: inclusivo significa adatto a tutti, un design inclusivo rimuove i limiti dettati da abilità differenti provocate talvolta da condizioni di natura genetica, patologica e/o linguistica.

Nel corso degli anni il design inclusivo è diventato sempre di più una parte integrante delle grandi aziende, basti pensare al prodotto di Microsoft ed Elon Musk, “Neuralink”, ovvero un  controller adattivo per console Xbox che prevede il collegamento diretto della mente dell'utente a sistemi esterni come ad esempio un drone o un avatar, eliminando ogni possibile limite fisico di utilizzo. 

Oppure, un altro esempio molto importante è il controller di Microsof completamente personalizzabile e programmabile in base alle proprie esigenze, che permette anche l’integrazione del dispositivo con altre tipologie di  accessori complementari, facilitando così l’utilizzo della console gaming a chiunque.

Come rendere un web design inclusivo?

Il design inclusivo si è inserito alla perfezione anche nel web, come? Basta pensare a tutte quelle pagine web che giocano con colori dai forti contrasti, che hanno introdotto dei plug-in per tradurre automaticamente tutti i contenuti presenti nelle pagine o che hanno integrato al loro interno il linguaggio di scrittura gender neutral

Questi accorgimenti seppur possano sembrare banali risulteranno utili alla comunità online e, al tempo stesso,  rappresentano un investimento proficuo per il futuro, in quanto migliorano di gran lunga la fruibilità della pagina e la navigazione su di essa, senza tralasciare la base di tutto che è comunicare un messaggio. 

L’inclusive design su un sito web, che sia un semplice portfolio o un eCommerce, andrebbe implementato fin da subito così da evitare di affrontare la questione in fase di lancio o quando il progetto è stato già avviato, ottenendo un risparmio di tempo e di denaro. Ma, non solo: integrando il web design inclusivo all’interno di un progetto online ti permette di offrire sin dall’inizio un’esperienza di navigazione positiva e di elevare il grado di soddisfazione degli utenti. 

3 consigli utili per un design inclusivo

Nel caso in cui tu abbia già avviato la macchina e quindi necessiti di modifiche per aggiornare il tuo sito web in ottica di inclusività, oppure vuoi prevenire qualsiasi modifica in futuro e integrare sin da subito tutti gli elementi di base per rendere il tuo portale ben ottimizzato,  eccoti alcune modifiche da poter apportare:

  • Se si utilizzano immagini dove il tema centrale è la persona, assicurati di diversificare e ottimizzare gli argomenti, quindi renderli appropriati per il messaggio da far passare.
  • Quando usi illustrazioni dove viene rappresentata una  persona, cerca di includere, qualora ti fosse possibile, personaggi con caratteristiche differenti come la multiculturalità, disabilità, genere e così via;
  • Assicurati di soddisfare tutti gli utenti, inclusi quelli che sono GNC, durante la creazione degli articoli.
  • Offri agli utenti la possibilità di aggiungere in fase di registrazione un "nome preferito" e assicurati che, se il tuo sito web ha un'area di accesso, gli utenti siano in grado di cambiare facilmente il loro nome e genere.

Le regole per l’inclusive design

Non ci sono delle vere e proprie regole per rendere un web design più inclusivo, in genere basta analizzare le reali necessità delle persone che navigano online e pensare a delle soluzioni semplici da integrare. 

Online è possibile trovare delle linee generali in continuo aggiornamento, redatte da diversi sviluppatori, tra cui:

  • W3C, è un organizzazione internazionale non governativa con l’obiettivo d'introdurre e potenziare il web con standard tecnici e linguaggi di comunicazione;
  • WCAG, un database in cui  vengono implementate e spianate nuove strade per rendere fruibile il web a tutti i livelli fino ad arrivare anche alle pagine governative.

In più, è possibile usufruire del material design e di un codice open-source, per rendere il sistema capace di supportare le migliori pratiche di interfaccia, facilitando così l’uso di una piattaforma web alla maggior parte degli utenti. Si tratta di un sistema che permette di sviluppare interfacce altamente intuitive, personalizzabili e settabili in base alle proprie esigenze.

Conclusioni

Il vero cambiamento è avvenuto con il tempo e una grande spinta all’inclusività del web design è stata data anche dalle grandi aziende del settore tecnologico che, pian piano, hanno inserito nei loro sistemi delle modifiche per migliorare l’utilizzo dei loro dispositivi e renderli maggiormente inclusivi: Apple, ad esempio, ha inserito la possibilità di personalizzare delle caratteristiche principali dell’OS, di modificare il colore dei font, l’opacità e le dimensioni del testo. Oppure, è possibile notare come all’interno dell’ Apple watch di ultima generazione sono state inserite funzioni per poter utilizzare lo smartwatch anche con deficit motori o con la mancanza di un arto. 

Tutti questi piccoli dettagli sono le “piccolezze” che fanno davvero la differenza all’interno di un contesto saturo.

In conclusione, possiamo affermare che oggi per proporre un prodotto o un servizio online è fondamentale introdurre all’interno del progetto degli elementi “inclusivity friendly” che siano in grado di migliorare l’esperienza di utilizzo e navigazione di tutte le persone, di valorizzare l’immagine dell’azienda e di trasmettere un messaggio positivo al pubblico online.