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Perché lo sviluppo sostenibile è importante per le aziende?

Sviluppo sostenibile
Contenuto curato da Massimo Chioni

Lo sviluppo sostenibile è importante per le aziende e per tutti gli abitanti del pianeta. Taluni danni arrecati all’ecosistema, saranno difficilmente riparabili.

Gli imprenditori si sono impegnati molto negli ultimi decenni per far crescere le loro attività ed i loro profitti. Come ogni ciclo economico, c’è sempre una parte che ne fa le ‘spese’. È sotto l’occhio di tutti che a farne le spese sia stato l’ambiente.

L’innalzamento climatico, disastri ambientali, l’estensione di molte specie, la riduzione drastica delle risorse, sono solamente alcuni dei danni che sono stati arrecati all’ambiente.

Lo sviluppo sostenibile è una sfida che ci verrà tutti impegnati, se vorremmo raggiungere dei risultati. Ed è alla base dei progetti definiti: Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, e relativi Obiettivi che si sono posti i governi durante il Climate Change Conference, COP 26.

Nel nostro paese, il processo, è stato denominato transizione ecologica, e per avvalorare la sua importanza, è stato definito un Ministero per perseguire le politiche del Green Deal Europeo.

Al centro di questo cambiamento ci sono le aziende. Quelle che sono state considerate le colpevoli dell’inquinamento e dell’impoverimento del nostro pianeta. Ma che avranno, grazie alle loro competenze, risorse e fattori di ricerca, la capacità per evolversi.

Una evoluzione, basata sullo sviluppo sostenibile e sull’economia circolare, che non farà bene solamente all’ambiente che ci circonda. Ma avrà anche un forte impatto economico positivo.

Sviluppo sostenibile aziendale i tre principi

L’imprenditore accademico britannico, John Elkington nel 1994, ha racchiuso, il significato di sviluppo sostenibile nel paradigma delle 3 P. Rappresentando così i tre aspetti della sostenibilità aziendale:

  • Planet (pianeta = sostenibilità ambientale);
  • People (persone = sostenibilità sociale);
  • Profit (profitto = sostenibilità economica).

L’adozione dei tre principi dello sviluppo sostenibile sono importanti per le aziende, perché in primis si impegneranno direttamente sul tato ambientale e socio economico, ed in secondo luogo, saranno selezionati, dai consumatori attenti alle tematiche.

Oltre questi tre principi portanti, ce ne è un altro correlato e molto importante. La sostenibilità alimentare, la lotta allo spreco, ed alla disparità del consumo del cibo a livello globale.

Ma come deve fare un imprenditore che voglia innescare questo processo di transizione verso lo sviluppo sostenibile della sua azienda?

La risposta corretta è quella che dovrebbe analizzare profondamente gli impatti dei suoi beni e servizi, e dei suoi processi, nei confronti delle tematiche per la sostenibilità. In aiuto delle aziende e degli imprenditori ci sono tutta una serie di strumenti.

Le norme e gli standard per la certificazione aziendale e lo sviluppo sostenibile

Le norme e gli standard di certificazione aziendale, sono degli strumenti riconosciuti a livello internazionale, che permettano di analizzare, progettare e promuovere i comportamenti virtuosi delle organizzazioni.

I requisiti da rispettare possono riferirsi all’organizzazione aziendale, ai processi, servizi, o ai prodotti dell’azienda.

Il risultato dell’implementazione di queste norme e standard, permetterà, a grandi linee, all’organizzazione di:

  • Definire il proprio contesto organizzativo;
  • Definire una mission strategica da perseguire;
  • Valutare i rischi che potrebbero avere un impatto sugli obiettivi;
  • Decisione basata su dati ed evidenze;
  • Attuare modalità di progettazione di beni e servizi valutandone gli impatti per la sostenibilità e la soddisfazione dei clienti;
  • Avere una gestione delle risorse umane sostenibile;
  • Adottare una gestione delle risorse tecniche con ottica di sostenibilità;
  • Attuare processi di miglioramento contino;
  • Migliorare la propria visibilità e reputazione sul mercato;
  • Avere una gestione snella dei requisiti legali applicabili;
  • Godere di vantaggi economico assicurativi;
  • Facilitare i processi di qualifica come fornitore e operare con la pubblica amministrazione;
  • Migliorare la capacità di gestire una possibile emergenza;
  • Proteggere i propri investimenti ed attirare nuovi investitori.

Le norme e standard per lo sviluppo sostenibile ambientale per un'azienda

Sono varie le norme e gli standard di certificazione che possono aiutare un’organizzazione ad intraprendere la strada dello sviluppo sostenibile ambientale, permettendo alla stessa di svolgere le proprie attività rispettando l’ambiente.

Di seguito gli strumenti in ambito ambientale che possono aiutare un’organizzazione;

  • SISTEMI. I sistemi di gestione ambientale nascono con l’ottica di fornire una struttura organizzativa gestionale per le tematiche ambientali. Non sono riferiti ai beni e servizi aziendali, ma puntano a definire regolamenti aziendali verso lo sviluppo sostenibile. La madre, delle norme ambientali è la certificazione ISO 14001, che definisce i requisiti di un sistema di gestione ambiente. EMAS che approfondisce la norma appena citata con il Reg CE 1221/09, di registrazione ambientale. In ambito energia la ISO 50001, norma di sistema molto importante per le organizzazioni energivore;
  • IMPRONTA AMBIENTALE. Sono tutti quegli standard che si occupano di definire l’impronta lasciata da un prodotto servizio sull’ecosistema. LCA, Life Cycle Assessment, che si occupa di valutare l’impatto sull’ambiente di un bene o di un servizio dalla fase di progettazione, alla fase di smaltimento dello stesso. Carbon Foot Print per l’impronta del ciclo del carbonio. Wather Foot Print che opera in ambito di impronta sulle risorse idriche;
  • ECOLABEL. La certificazione di prodotto definita in categorie, per beni e servizi, definita come qualità ecologica con il Reg CE 66/2010;
  • ETICHETTATURA AMBIENTALE. Vari standard definiti in classe di dichiarazioni ed etichettatura ambientale volontaria;
  • NORME TRASVERSALI. Standard in ambito alimentare che definiscono requisiti per lo sviluppo sostenibile ambientale e socio economico. Lo standard Global Gap, Friend Of The Sea; MSC, ASC, e FSC in ambito forestale.

Quanto visto sopra, può aiutare un’organizzazione verso una transizione di sviluppo sostenibile. Alla base di tutte le strutture organizzative ambientali, c’è un sistema di gestione ambientale, definito dalla norma ISO 14001.

Se vuoi approfondire, nello specifico, i requisiti di questa norma ambientale, ti consigliamo, la  la lettura di questa guida sul tema: https://www.sistemieconsulenze.it/certificazione-iso-14001/.

In concreto, riassumendo, gli strumenti che abbiamo visto sopra possono aiutare un’organizzazione:

  • Adottando politiche e definendo obiettivi in ambito ambientale volto ad una transizione ed ecologica;
  • Adottando principi di Life Cycle Assessment, ovvero il ciclo di vita del prodotto/servizio;
  • Rivedere i propri processi in favore delle catene e del riciclo e del riuso, a favore dell’economia circolare;
  • Definendo catene di fornitura per beni e servizi che adottino i medesimi principi;
  • Utilizzando materiali di imballaggio e di gestione ecologici;
  • Sensibilizzando in ottica ambientale tutti gli stakeholder;
  • Valutare attività per diminuire o eliminare l’inquinamento del terreno, dell’aria, delle acque, adottando attività alla loro protezione e bonifica;
  • Limitando l’impoverimento delle risorse ed utilizzandone da fonti di energie rinnovabili;

Cosa è lo sviluppo sostenibile economico sociale?

A differenza della sostenibilità ambientale, la sostenibilità socio economica, identifica comportamenti per il rispetto dei diritti sociali, dei lavoratori, dei minori, in ambito aziendale.

In poche parole, rispetto dei diritti umani,  delle parità tra sessi, razze e religioni, dei contratti di lavoro, contro lo sfruttamento dei lavoratori adulti e dei minori.

In ambito aziendale, sono stati introdotte queste tematiche, in quanto le catene di fornitura si sono molto ampliate. Il mercato globale, ha così coinvolto attori con differenti legislazioni e tradizioni. Oltre che economie.

Gli strumenti che può utilizzare un’organizzazione per assicurare questi valori e dimostrarli a tutti gli stakeholder sono:

  • ISO 26001. Non è una norma certificabile, la linea giuda che definisce i 7 principi sulla responsabilità sociale nelle organizzazioni;
  • SA 8000. Lo standard certificabile che definisce i requisiti di un sistema per la responsabilità sociale d’impresa;
  • SEDEX. Il sistema di qualifica, tramite audit Smeta, adottato dal mercato internazionale che si basa sui 4 pilastri della sostenibilità. Atto a valutare le organizzazioni;
  • BRC Ethical. Lo standard anglosassone della GDO che definisce i requisiti del mercato equo sociale;
  • ISO 45001.  La norma di certificazione per la salute e sicurezza sui luoghi di lavoro;
  • NORME TRASVERSALI. Quelle che abbiamo visto sopra.

La sostenibilità sociale ed economica, si basa su importanti valori. Equità, condizioni di vita dignitose per tutti, eliminazione della povertà. Sono gli stessi valori dettati dai trattati internazionali sui diritti umani.

L’importanza della sostenibilità alimentare per il pianeta

Non ci sono degli strumenti specifici in ottica di sostenibilità alimentare. O meglio. I principi per lo sviluppo sostenibile, li ritroviamo in vari standard, ma non ce ne è uno che, nello specifico si occupa della sostenibilità alimentare.

Il principio di sostenibilità alimentare si basa sul fondamento che tutti possono avere parità di reperimento per un’alimentazione corretta. Entrano in gioco i fattori, anche in questo caso, della lotta agli sprechi, che sono correlati, anche alla sostenibilità ambientale.

Per gli impatti che possono avere le culture o allevamenti intensivi, e l’utilizzo di materiali per il confezionamento non ecologici. La non considerazione delle catene del riciclo e sottoprodotto dell’economia circolare.

Pur non avendo definite delle proprie norme e standard di sostenibilità alimentare, un imprenditore può avere giovamento, e dimostrare il proprio impegno per la lotta agli sprechi adottando quanto sotto riportato:

  • ISO 22000. La norma che definisce un sistema per la sicurezza alimentare. la base di uno studio organizzato in ambito di filiera alimentare;
  • STANDARD GFSI. Riconosciuti  dal Global Food Safety Initiative, organizzazione mondiale che si occupa di migliorare la condizione e la sicurezza alimentare. Certificazione BRC lo standard della GDO anglosassone. Certificazione IFS lo standard della GDO europea. Certificazione FSSC 22000 lo standard dei grandi produttori mondiali. Standard Global Gap lo standard del settore primario ortofrutticolo, zootecnico, ittico e mangimistico. Standard GMP+ lo standard per il settore dei mangimi.
  • CERTIFICAZIONI DI PRODOTTO. Varie certificazioni di prodotto, come la certificazione biologica, vegan, e marchi collettivi.

Con l’adozione di queste norme e standard, riconosciute a livello internazionale, oltre che rispettare i requisiti di sicurezza, qualità e legalità alimentare, potrai rivalutare i tuoi processi, in ottica anche si sostenibilità alimentare, contro gli sprechi.

Perché lo sviluppo sostenibile è importante per la tua azienda

Come abbiamo visto sopra, ci sono tutta una serie di strumenti che ti permetteranno di partecipare alla transizione ecologica ed allo sviluppo sostenibile.

Ma si tratta solamente di questo? NO. Ed allora perché lo sviluppo sostenibile è importante per la tua azienda? Al di là degli aspetti etici che ognuno possa avere, che sono molto importanti, c’è anche un altro fatto.

Quello economico. La rivoluzione che è in atto, non poterà solamente benefici all’ambiente ed alla società in quanto tale. Ma innescherà una profonda revisione del concetto di azienda.

Rivedere tutti i processi aziendali e correlarlo alle aspettative delle parti interessate, sarà fondamentale, per cogliere le opportunità che non sono mai state colte. Questo permetterà una notevole revisione nei confronti degli sprechi, delle inefficienze, che sono un costo ed un impatto importante per un’organizzazione.