Dopo oltre 40 anni di Apple, può essere utile provare a capire quali sono gli insegnamenti - in termini di marketing - che il colosso di Cupertino offre alle aziende di tutto il mondo. Sì, perché se è vero che uno dei segreti del successo della multinazionale americana può essere individuato nell'elevato livello di innovazione tecnologica, è altresì vero che gli affari sono andati sempre meglio anche per merito di strategie di marketing indovinate. Identificare la chiave di comunicazione più adatta per interagire con i propri clienti e con i consumatori che potrebbero diventare tali è importante per ogni impresa, a prescindere dalle sue dimensioni: ma che cosa si può ricavare dall'esperienza di Apple in proposito?
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Il culto di Apple
Come tutti sanno, i clienti di Apple non sono meri acquirenti di uno o più prodotti, ma possono essere considerati - almeno in una buona percentuale di casi - anche dei fan, che hanno sviluppato un rapporto di fiducia e di ammirazione nei confronti del marchio: insomma, non si acquista l'ultimo modello di iPhone solo perché è il più tecnologico e performante, ma anche perché è uno status symbol. Se la Mela è arrivata al traguardo del miliardo di dispositivi venduti, è anche perché il suo marchio oggi è associato a un vero e proprio stile di vita: il brand, insomma, è valorizzato ed esaltato in una sorta di culto.
Le strategie di marketing
Ormai non ci si fa più caso, ma Apple è un'azienda che fa sì che una semplice conferenza stampa sia un evento atteso in ogni angolo del pianeta, preannunciato da siti e giornali, seguito con impazienza anche in streaming: è ciò che si verifica tutte le volte che viene presentato alla stampa un nuovo prodotto. Uno dei principi che hanno orientato il modus operandi di Steve Jobs è che non sempre gli utenti sono consapevoli di ciò che desiderano, ed è compito delle aziende anticipare le loro esigenze.
Oltre le critiche
Un altro degli insegnamenti che possono essere presi come fonte di ispirazione parlando di Apple consiste nella capacità della multinazionale di non dare peso alle critiche. Se di solito si prova a comprendere ciò che i clienti desiderano, e quindi si presta attenzione alle critiche che si ricevono, con Apple questo schema non funziona, per il semplice motivo che si è deciso di ribaltarlo. Basti tornare con la mente indietro nel tempo al momento in cui fu lanciato l'iPad: nell'occasione le previsioni di flop si sprecarono, così come gli auspici di fallimento, per un dispositivo che ai più sembrava superfluo o fin troppo visionario. Ebbene, oggi si può dire che le cose sono andate diversamente, anche per la capacità di Apple di ignorare le contestazioni. In effetti, non sono state poche le circostanze in cui le innovazioni di Cupertino sono state accompagnate da perplessità e dubbi molto forti. E ciò vale anche per episodi di molto tempo fa: chi si ricorda come fu accolta la decisione di eliminare dai Mac i lettori per i floppy disk?
Rendere straordinario l'ordinario
Un ulteriore merito di Apple è consistito nella capacità di rendere straordinario ciò che straordinario non era. Per molto tempo, per esempio, gli appassionati di pc si divertivano a comprare i diversi componenti per poi assemblarli in prima persona, mentre i produttori dei computer realizzavano e proponevano soluzioni hardware standard destinate ad applicazioni standard. Ebbene, con Apple lo scenario è mutato, dal momento che l'azienda ha reinventato e reinterpretato gli standard di progettazione: è successo con il Mac e con il MacBook Air, ma anche con l'iPhone e con l'iPad. I competitor di Apple si concentravano su un unico aspetto di un prodotto, mentre l'attenzione di Apple si focalizzava sul prodotto stesso, nella sua globalità.
Prezzi fuori mercato
Come tutti sanno - e i detrattori di Apple non rinunciano a farlo notare - i dispositivi della Mela sono caratterizzati da prezzi alti. In un contesto in cui si tende a proporre prezzi bassi per attirare la clientela, Apple ribalta tutto e non bada allo standard in vigore, con prezzi molto più alti rispetto a quelli scelti dalla concorrenza. Per di più, senza alcuna esitazione e senza ripensamenti. Anche alla base di questo approccio c'è una tattica di marketing di valore: i prezzi alti sono giustificati e motivati dai benefici offerti dai prodotti, che garantiscono vantaggi che non possono essere eguagliati. In più, i prodotti di Apple sono belli da vedere, e quindi indirizzati a una clientela che non è insensibile alla componente estetica.
Saper parlare al pubblico
Nel caso di Apple, saper parlare al pubblico vuol dire rinunciare al gergo tecnico, quasi incomprensibile per la maggior parte delle persone, e adottare un linguaggio alla portata di tutti. In una scheda prodotto di un dispositivo Apple ci si focalizza più sui benefici offerti dal dispositivo in questione che non sulle caratteristiche tecniche specifiche: ovviamente anche queste sono indicate, ma non in modo respingente per i non esperti.
Il valore dell'esperienza
Dall'insegnamento precedente si può dedurre che non conta tanto come è fatto un prodotto, ma come viene raccontato. Il che è vero ma solo in parte, perché in ogni caso Apple garantisce ai propri clienti - o fan? - un'esperienza a 360 gradi. Che cosa vuol dire? Che dopo aver pagato il prodotto, l'avventura è appena iniziata: ogni dettaglio è curato in modo tale che anche azioni semplici, come scartare gli imballaggi o aprire le confezioni, assumano un significato ben preciso. Un po' come quando si va in un ristorante stellato: non si va per saziarsi, ma per scoprire un mondo.
La forza della community
In sintesi, Apple è riuscita a trasformare la platea dei propri clienti in una tribù, vale a dire una comunità, addirittura pronta a difendere il marchio di fronte ai detrattori. Infine, non si può sottovalutare l'importanza del nome: il computer di Apple non è un computer, ma un Mac; lo smartphone di Apple non è uno smartphone, ma un iPhone; e così via. Rivoluzionare il linguaggio - in un modo per certi versi orwelliano - è forse la dimostrazione più evidente di come sia importante il marketing.