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Studiare all'estero, opportunità per gli studenti delle scuole superiori

Sudiare all'estero
Contenuto curato da Massimo Chioni

Sei studenti delle scuole superiori su cento lo scorso anno hanno scelto di frequentare la scuola in un Paese straniero. Trascorrere un anno scolastico all’estero è senza dubbio un’avventura stimolante per gli adolescenti, che in questo modo hanno l’occasione di mettere alla prova sé stessi e le proprie capacità. Certo è che i genitori si trovano ad affrontare una spesa non proprio indifferente, al di là delle agenzie che mettono a disposizione delle borse di studio. Una chance per ridurre i costi, però, c’è e viene offerta dal Programma ITACA previsto dall’INPS: si tratta dell’attribuzione di borse di studio per orfani e figli dei soggetti iscritti al Fondo Credito o per orfani e figli di pensionati della Gestione Dipendenti Pubblici. Per i soggiorni scolastici all’estero che vengono pagati anche attraverso queste borse di studio il contributo che deve essere sostenuto dagli utenti cambia in base all’ISEE.

Come prepararsi alla partenza per evitare delusioni

Come è facile immaginare, andare a vivere per un anno al di fuori dei confini nazionali quando si è ancora adolescenti non è un’impresa così semplice, ed è legittimo avere a che fare con timori e preoccupazioni. Per accrescere la sicurezza in sé stessi e la consapevolezza delle proprie capacità, il primo passo da compiere consiste nell’individuare in maniera precisa l’obiettivo che ci si propone di raggiungere. Già, ma quale? I traguardi possono essere i più diversi: per esempio l’entrare in contatto con una cultura differente dalla propria, oppure imparare una lingua straniera, oppure capire in che modo cavarsela da soli, senza il supporto di mamma e papà.

Come scegliere la meta giusta

È solo valutando con attenzione il proprio obiettivo, per altro, che si ha la possibilità di scegliere la destinazione più in linea con le proprie aspettative. Se, per esempio, lo scopo prioritario è quello di imparare l’inglese, invece che puntare sull’Australia o sugli Stati Uniti si può volgere lo sguardo più vicino a casa, magari optando per il Galles o per la Scozia invece che per la classica Inghilterra. Internet è una fonte preziosa di informazioni quando si tratta di capire in quale Paese andare a studiare, e permette di intuire anche più o meno con quali spese si avrà a che fare. Non solo: in Rete sono presenti numerose recensioni, sui social network e non solo, che consentono di conoscere i pareri di chi ha già avuto modo di vivere esperienze simili. Raggiungere l’autonomia è indispensabile quando ci si trova in un posto nuovo e si è tutto sommato ancora inesperti nei confronti della vita: ma questo è di sicuro un ottimo approccio per un percorso esistenziale e professionale ricco di soddisfazioni.

Passare un anno scolastico all’estero: ecco che cosa c’è da sapere

L’anno all’estero nella maggior parte dei casi riguarda gli studenti di terza, di quarta o di quinta superiore: tuttavia gli esperti concordano nel puntare sul quarto anno, visto che il terzo viene quasi sempre riconosciuto come il più difficile del ciclo di studi, con nuove materie e l’avvio di un percorso scolastico differente rispetto a quello del biennio, mentre il quinto è quello della maturità, e dunque richiede la massima concentrazione. Dal punto di vista legislativo, comunque, non ci sono limiti con cui fare i conti né vincoli particolari: il che vuol dire che si è liberi di partire quando si vuole.

Come prepararsi

Non si può certo pensare di organizzare la trasferta nel giro di poche settimane: anzi, sarebbe opportuno iniziare a pianificare i vari dettagli già un anno prima, in modo da avere a disposizione tutto il tempo necessario per prendere in considerazione i costi e per ponderare le offerte. L’importante è che l’esperienza di studio termini prima che il nuovo anno scolastico cominci: dopodiché si può decidere se rimanere fuori sei mesi o un anno, tenendo presente che sotto il profilo delle spese non ci sono grandi differenze tra le due soluzioni. Mamme e papà, invece, possono stare tranquilli: i ragazzi sul posto possono contare sull’assistenza di tutor che li seguono con costanza e che tengono sotto controllo non solo la loro carriera scolastica, ma anche la loro situazione personale, garantendo tutto il supporto necessario.

Che cosa propongono le agenzie

Il catalogo di soluzioni proposte dalle agenzie è decisamente ampio e variegato, tanto a livello di destinazioni quanto a livello di costi. In alcuni casi, per esempio, è possibile scegliere unicamente il Paese in cui andare, mentre in altre circostanze è consentito perfino decidere il distretto scolastico a cui fare riferimento; in tale eventualità, però, di solito è previsto un sovrapprezzo. A proposito di questioni economiche, c’è da tener presente che le variabili in gioco sono parecchie: per esempio il tipo di scuola, perché – come in Italia – un conto è optare per un istituto pubblico e un conto è propendere per una realtà privata. E poi ci sono da considerare i costi per la polizza assicurativa sanitaria, quelli per il volo di andata e il volo di ritorno e, ovviamente, quelli per lo svago dello studente. Quest’ultimo soggiorna in casa di una famiglia del posto e ha vitto e alloggio garantiti, ma di certo avrà bisogno di soldi per divertirsi, per socializzare, per lo shopping, e così via.

Che cosa bisogna fare se qualcosa non va

Può sempre capitare che non tutto vada per il verso giusto: per esempio che ci si trovi male con la famiglia a cui si è stati assegnati. In questo caso è necessario rivolgersi all’agenzia che ha organizzato la trasferta per provare a rimediare, e magari individuare una soluzione alternativa. A volte può succedere che sia l’abitazione a non essere gradita, perché troppo isolata o comunque non servita dai mezzi pubblici. Insomma, come è facile intuire il buon esito dell’esperienza per lo studente dipende anche dalla fortuna di trovare una famiglia accogliente e in grado di assecondarne le esigenze. Quel che è certo, comunque, è che un periodo di studio all’estero non può non cambiare la vita di chi ne è protagonista.

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