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­­Cosa rende un sito web popolare e redditizio?

Web Design
Contenuto curato da Massimo Chioni

Per molto tempo Internet è stato considerato il “luogo” ideale in cui tutti possono fare soldi o diventare popolari, a patto di avere una buona idea. In parte è così perché è un ambiente meritocratico e fortemente orientato alle performance. Nella realtà, tuttavia, il successo di un sito webnon ha a che fare solamente con la genuinità o la qualità di ciò che propone ai suoi utenti.

La ragione? Semplice: al giorno d’oggi la rete è piuttosto satura di siti web e, quindi, avere successo diventa proporzionalmente sempre più “complicato”. Il primo valore a cui mirare in ogni caso, a prescindere dal tipo di mercato in cui si intende operare, resta sempre quello della qualità che, come vedremo nei paragrafi che seguono, riguarda sia i contenuti che gli aspetti più tecnici.

Il primo passo da compiere, in ogni caso, è affidarsi solo ad esperti nella realizzazione siti web, cioè professionisti in grado di operare con strumenti complessi e aggiornati con le più recenti tendenze o tecnologie.

Qualità, ranking, popolarità: come funziona il web oggi?

Per proteggere gli utenti da contenuti ingannevoli e, al tempo stesso, premiare i siti web più meritevoli, i motori di ricerca hanno inventato quelli che tutti conosciamo come “algoritmi”. Ci riferiamo a sistemi in grado di stabilire, attraverso una serie di fattori e criteri, quali sono i siti web che compaiono per primi tra i risultati di ricerca.

I criteri sono sempre più esigenti e impongono a chi ha un sito web di attenersi ad essi per poter garantire un buon posizionamento nel tempo.

Parliamo non solo di qualità tecniche, come velocità di caricamento e fluidità della fruizione delle pagine web, ma anche alla veridicità delle informazioni contenute. Anche in questo avere al proprio fianco dei professionisti, come ad esempio quelli di Webila, permette di poter contare su competenze esclusive che possono rispondere alle esigenze dei motori di ricerca.

Quanto conta la navigazione mobile?

Oramai è un dato di fatto: la maggior parte delle ricerche online avviene tramite smartphone. Questo significa che le pagine web devono potersi adattare a schermi molto piccoli, sui quali il designer dovrà agevolare non solo la lettura, ma anche il “tap” con il dito.

Si parla di design mobile friendly o responsive proprio per fare riferimento a siti web capaci di mostrare i contenuti in modo agevole su qualsiasi schermo, che sia esso grande come quello di un PC fisso o più ridotto come quello di uno smartphone.

Clickbait e altre scorciatoie da evitare

Per avere successo, quindi, basta il giusto compromesso tra qualità dei contenuti, originalità della proposta e adeguatezza rispetto ai recenti standard di sicurezza della navigazione.

Si tratta di un percorso lungo, che richiede tempo e dedizione e che, talvolta, può far tentennare verso soluzioni che solo all’apparenza sembrano più immediate. Ci si riferisce a tutte quelle scorciatoie che un tempo, magari, potevano anche funzionare ma che oggi, invece, non hanno più la stessa efficacia.

Anzi, tentare di aggirare gli algoritmi o la credulità delle persone può rivelarsi un terribile sbaglio perché, grazie alle nuove tecnologie, questo genere di siti web vengono identificati e penalizzati molto rapidamente.

Se si desidera avere successo online, quindi, meglio evitare sempre chi promette risultati sensazionali in tempi troppo brevi e lasciar stare le scorciatoie.