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Social media per travel blogger: l'importanza di una valida strategia di comunicazione

Travel Blogger
Contenuto curato da Massimo Chioni

Un travel blogger, se vuole far conoscere sul web la propria passione per i viaggi, non può non servirsi dei social media. Questi ultimi, stando ai dati che circolano da qualche anno a questa parte, raggiungono un'ampia fetta della popolazione mondiale, prevalentemente quella compresa tra i 20 e i 55 anni. I social, almeno quelli più famosi, sono utilizzati ogni giorno per condividere notizie, pensieri, fotografie e molto altro: un blog di viaggi costruito attraverso Facebook o Instagram avrà molte più possibilità di essere conosciuto e apprezzato. L'importante è individuare il target giusto e costruire una strategia di comunicazione che sappia raggiungere in maniera incisiva il pubblico selezionato.

Bisogna, innanzitutto, rendersi conto di una cosa: è impossibile piacere a tutti allo stesso modo. Chi aspira a una totale popolarità è destinato, prima o poi, al fallimento: questo è il motivo che rende essenziale la scelta di un particolare genere di utenza. Un travel blogger, ad esempio, può rivolgersi agli adolescenti, un altro agli sportivi, un altro ancora a donne e uomini di mezza età. In base a ciò variano il tipo di contenuti, i messaggi e le modalità con cui essi vengono diffusi. Tutto questo fa parte della strategia di comunicazione, che va elaborata in seguito a un'accurata riflessione sugli obiettivi da raggiungere. Essa, tuttavia, necessita di alcuni punti fermi, prima fra tutti la scrittura di testi di qualità, che siano in grado di incuriosire, di attirare, di trasmettere un autentico e profondo desiderio di viaggiare. Tramite i propri post sui social media, il travel blogger deve evocare davanti agli occhi dei lettori un determinato paesaggio, un hotel, un ristorante, una spiaggia e così via. A tale scopo, requisiti fondamentali da rispettare sono la chiarezza, l'esaustività, la sintesi e la creatività.

Quali sono i social più impiegati dai travel blogger?

Coloro che visitano posti nuovi e raccontano le proprie esperienze hanno bisogno di social noti, immediati e capaci di garantire un utilizzo tempestivo. I principali sono quelli già menzionati, Facebook e Instagram, le due grandi piattaforme che quasi tutti, al giorno d'oggi, usano per comunicare i dettagli della propria vita. Grazie a simili strumenti i travel blogger possono rendere indelebile ogni ricordo e fissarlo nel tempo, così che chiunque possa accedervi anche dopo diversi anni. Ciò che serve è una buona dose di fantasia, intraprendenza e sincerità: questo significa trasmettere testi e foto in maniera assolutamente trasparente e mai, in nessun caso, copiare ciò che ha prodotto un altro blogger con l'intento di guadagnare follower e like.

Facebook è probabilmente uno dei social più completi, adatto tanto alle parole scritte quanto alle immagini. Attraverso questa piattaforma è possibile realizzare pagine personali, allestire una galleria di foto con didascalie, diffondere video, comunicare velocemente con i fan del blog. Su Facebook si possono anche creare le storie, anche se queste sono in realtà più legate a Instagram: si tratta di contenuti formati da video e fotografie, personalizzabili in vario modo con gif animate, scritte ed effetti grafici. Instagram pullula quotidianamente di storie, divenute veri e propri strumenti di web marketing e di storytelling. Una persona, con un semplice clic, potrà assistere a un racconto multimediale di viaggio tramite il proprio smartphone o tablet. Il social in oggetto è ricco di autentici libri fotografici; questi ultimi sono impreziositi da brevi testi accattivanti, progettati per suscitare emozioni e per spingere il lettore a identificarsi con il travel blogger.

Coloro che credono che i video siano il principale mezzo di promozione si servono in genere di Youtube, che tra l'altro permette di condividere ogni elemento anche sui profili degli altri social. La piattaforma in oggetto, inoltre, è perfetta per chi ama il video editing e mira a fornire contenuti unici, originali e dinamici. Invece i travel blogger che preferiscono la parola scritta ricorrono nella maggior parte dei casi a Twitter, che consente di mandare messaggi brevi, concisi e di grande efficacia comunicativa.

I requisiti dei post sui social media

Coloro che si dedicano al travel blogging attuano, in maniera più o meno consapevole, delle strategie di marketing. Quest'ultimo, infatti, non avviene solo attraverso i siti internet e gli e-commerce: si parla proprio di social media marketing per indicare quello finalizzato alla propagazione di determinati argomenti, esperienze o prodotti su Facebook, Instagram e in generale sui canali social. La condivisione delle informazioni di viaggio, comunque, deve rispettare una serie di criteri, tra cui la comprensibilità, la completezza e la tempestività. Bisogna individuare i momenti giusti in cui postare, essere flessibili e sempre pronti a chiarire qualsiasi dubbio dei fan. Con questi ultimi è fondamentale rapportarsi nel modo giusto, con umiltà e disponibilità. Da un atteggiamento positivo verso i follower, infatti, deriveranno numerosi benefici a livello di popolarità; di contro, è indispensabile che il fine primario non sia la mera visibilità, ma la diffusione e la comunicazione. Gli obiettivi vanno definiti con certezza ancora prima di attuare una certa strategia.

Molti esperti del settore affermano che l'epoca attuale è dominata dai social. È raro non vedere persone per strada con il cellulare tra le mani, impegnate nell'atto di consultare il proprio profilo su Facebook o su Instagram. Per questo motivo un blog di viaggi non può prescindere da piattaforme del genere: esse sono potenti, capaci di influenzare il successo di piccole e grandi aziende e, pertanto, di permettere a un travel blogger di far sentire la propria voce in tutto il mondo.

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