Innovazione

Qual è questa canzone: google assistant riconosce la canzone anche se la canticchi soltanto

Qual è questa canzone
Contenuto curato da Massimo Chioni

Google ha da poco tempo sviluppato e messo a punto una nuova funzionalità grazie alla quale è in grado di riconoscere una canzone che viene canticchiata o fischiettata da un utente. Si chiama Search On, ed è una soluzione davvero preziosa per tutte le occasioni in cui si ha in mente un motivetto ma non ci si ricorda il suo titolo. La funzione, almeno fino ad ora, è disponibile su iOS per iPhone unicamente in lingua inglese e su Android in ben 20 lingue differenti. Che cosa si deve fare per usufruirne? Basta aprire la versione più recente dell’app Google o in alternativa utilizzare il widget di ricerca.

Canticchiando con Google

A questo punto si deve far clic sull’icona che mostra un microfono e pronunciare la frase “Qual è questa canzone?”; in alternativa, è sufficiente schiacciare il tasto “Cerca una canzone”. Dopodiché si può cominciare a fischiettare o a canticchiare il brano, facendo durare il motivetto almeno una decina di secondi. Volendo, si può ricorrere a questo procedimento anche con Google Assistant, domandando “qual è questa canzone” dopo la classica frase “Hey Google”. Google, poi, si basa su un algoritmo di apprendimento automatico per riconoscere il brano che è stato fischiato o cantato. Dopodiché il campo di potenziali soluzioni viene ristretto in maniera progressiva fino a quando l’utente può visualizzare le soluzioni considerate più probabili a seconda della melodia.

Dal machine learning al Festival di Sanremo

Nel momento in cui si impiega la funzione Search On, l’audio viene convertito dai modelli di machine learning di Google in una sequenza di numeri, che corrisponde alla melodia del brano. Gli algoritmi non fanno altro che rimuovere tutto ciò che non serve per il riconoscimento del titolo: per esempio, il tono della voce, il timbro e gli strumenti di accompagnamento. Quello che resta non è che la sequenza numerica del brano, che in un certo senso si può considerare come la sua impronta digitale. La funzionalità in apparenza è semplice, ma a ben vedere non è così: come qualunque sviluppatore può confermare, infatti, identificare una canzone è molto più difficile di quel che si possa immaginare.

Gli ostacoli e le difficoltà

Il fatto è che ogni persona fischietta o canta una canzone in maniera personale, e non è detto che si sia sempre precisi scegliendo le note giuste o seguendo un ritmo appropriato. È chiaro, poi, che per Google non è facile distinguere una canzone che non è stata ancora mappata, e ovviamente ci sarà bisogno di un sacco di tempo per fare in modo che sia in grado di capire in maniera autonoma a identificare altri brani. Tutto questo lascia pensare, comunque, che in un avvenire non troppo lontano Google per mezzo degli algoritmi di apprendimento automatico sarà in grado di riconoscere le informazioni, l’artista e il titolo di un brano anche nel caso in cui esso non rientri nel suo sistema. Ciò avverrà attraverso il riconoscimento dei pattern e la stesura della partitura. Prima di arrivare a questa evoluzione, però, vale la pena di apprezzare e imparare a usare Search On.

Shazam

La funzione di Google non deve essere confusa con Shazam, che invece è un’app che permette di sapere qual è il titolo di un brano che viene trasmesso attraverso un device tecnologico come un pc, un televisore o una radio. È la tecnologia degli spettrogrammi a rendere possibile il funzionamento di Shazam: questi sono dei grafici mediante cui vengono messi a confronto i tempi e l’intensità del suono del brano che viene riprodotto con quelli delle canzoni che sono inserite nel database. Il brano, poi, può essere comprato su Google Play Music o su iTunes.

La tecnologia aiuta i più distratti

Con la funzione Search On di Google vengono assecondate le necessità e le aspettative di tutti coloro che si ritrovano un motivetto nella testa ma non hanno alcuna idea del suo titolo: una situazione che capita più di frequente di quel che si possa immaginare, e che a volte fa metaforicamente impazzire chi non riesce a venirne a capo. Ovviamente la mole di informazioni su cui Google può contare per fornire il proprio responso è enorme, e per questo il successo della funzionalità è assicurato.

Un passo ulteriore verso la conoscenza

Quante volte capita di sentire una canzone alla radio, in un supermercato o al luna park e di ritrovarsi a cantarla ore o addirittura giorni dopo senza sapere come si chiama? Adesso per risolvere questo dubbio non bisogna fare altro che mettersi al computer o, ancora più velocemente, estrarre dalla tasca il proprio smartphone, per poi accedere alla versione più recente di Google e iniziare la ricerca. In men che non si dica, nel giro di pochi secondi, si potrà ottenere la risposta tanto attesa e tanto agognata.