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Investimenti in tempo di guerra: ecco la strategia migliore

Investimenti in tempo di guerra
Contenuto curato da Massimo Chioni

NB: questo contenuto è da considerarsi un parere personale, non costituisce in alcun modo servizio di consulenza finanziaria né sollecitazione al pubblico risparmio e non deve essere preso in alcun modo come un servizio su cui fondare decisioni di investimento.

Come reagire al drammatico aggravarsi della guerra tra Ucraina e Russia?

Il timore di ripercussioni economiche a livello globale non fa dormire sonni tranquilli a molti risparmiatori!

Non dimentichiamo che, in contemporanea con le turbolenze generate da questa guerra, si sono già aggiunti nelle precedenti settimane ulteriori timori legati all’aumento del tasso di inflazione.

Questo avviene sia all’interno dell’Unione Europea (+6% su base annua) sia negli Stati Uniti (+7,5% per gli USA).

In un contesto simile, come possiamo reagire proteggendo i nostri risparmi concretamente?

Se la prima risposta d’impulso è quella di disinvestire è il caso di fermarsi subito, dato che questa è la scelta senza dubbio più sbagliata.

Spieghiamo meglio il perché.

Disinvestimenti in periodo di guerra: un grosso errore

Attualmente non ci è dato sapere in che modo evolverà lo scenario bellico, ma mai come in questi periodi conta il saper gestire la propria emotività, soprattutto quando si parla di investimenti.

La tentazione principale in tempi di crisi resta sempre quella di disinvestire.

Così facendo si crede di andare a proteggere le nostre ricchezze, mantenendole ferme sul nostro conto corrente o sotto forma di contanti.

Il parere di molti esperti del settore è totalmente discordante da questo modo di agire.

In periodi di guerra ed elevata inflazione, il valore del denaro contante tende sempre a diminuire; di conseguenza mantenerlo immobile e disinvestito è probabilmente l’ultima cosa a cui si dovrebbe pensare.

In un periodo di forte aumento dell’inflazione, il solo mantenere inattive le nostre risorse ci porta, con il tempo, a subire una progressiva perdita di potere d’acquisto.

Si mantiene la stessa quantità di denaro, ma l’aumento del costo della vita ci fa diventare sempre più poveri.

Modalità di comportamento sugli investimenti in tempo di guerra

Nel momento in cui scoppia una guerra, gli investitori tendono a dividersi in due schieramenti:

  • chi ha una bassa propensione al rischio tende a percepire maggiormente il senso di instabilità e timore che vige.

In questo caso si vanno a compiere scelte conservative sugli investimenti da effettuare, rinunciando a ottime opportunità.

  • chi ha una maggior propensione al rischio valuta, invece, l’investimento con una visione sul lungo termine.

In questo caso, anche lo scoppio di una guerra può rappresentare un’opportunità da sfruttare.

Illustri personaggi del mondo della finanza USA, come Warren Buffett, hanno sempre sottolineato come è proprio in questi momenti che vi è la possibilità di effettuare investimenti a costi molto più ragionevoli rispetto ai normali periodi di stabilità politico-economica.

Una filosofia d’investimento per alcuni spregiudicata, ma che deriva dalla REALE conoscenza di come si comporta il mercato americano, sia in periodi di crisi economica che in periodi caratterizzati da conflitti bellici.

Buffett stesso ha sempre affermato che da un periodo di destabilizzazione l’economia americana ha sempre trovato modo di risollevarsi e di registrare grandi rialzi.

Investire in periodo di guerra, ma con quale strategia?

Quale strategia è conveniente intraprendere durante una fase di elevata criticità generata da una guerra?

La cosa migliore da fare è quella di effettuare una “diversificazione globale”.

Con questo termine intendiamo la creazione di un portafoglio di investimenti che al suo interno contenga numerosi asset non strettamente correlati tra loro.

Una strategia vincente prevede, oltre alla diversificazione, anche il bilanciamento del portafoglio stesso:

  • andando a ricavare liquidità certa da quegli asset che hanno portato guadagni importanti;
  • investendo parte della liquidità generata verso nuovi asset che si possono acquistare a prezzo molto più ridotto rispetto al solito, scommettendo su un rimbalzo positivo nel lungo periodo.

Il problema di chi non ha particolare esperienza nella gestione degli investimenti è quello di non saper anticipare il mercato, bensì di subirlo.

Ecco che in questi casi si è portati a compiere errori come:

  • disinvestimenti dettati da emotività;
  • realizzazione di investimenti a prezzi troppo elevati;
  • scarsa diversificazione del portafoglio di investimenti;
  • incapacità a riequilibrare il portafoglio stesso, con il rischio di ritrovarsi in perdita su tutti i fronti di investimento.

Investire negli USA: conoscere la storia e le dinamiche di mercato

Considerando come l’attuale conflitto veda il suo palcoscenico sui confini est dell’Europa, sono in molti a guardare a paesi come gli Stati Uniti come possibile alternativa per realizzare buoni investimenti anche nell’immediato.

Investire negli USA in tempo di guerra conviene realmente?

La risposta è SI, soprattutto se conosciamo le dinamiche del mercato americano in certi contesti.

In periodi contraddistinti da guerre (si vedano le due guerre mondiali, ma anche il Vietnam o la guerra al terrorismo islamico), il mercato americano dopo un’iniziale fase di incertezza, ha sempre reagito ritrovandosi, al termine di questi conflitti, in condizioni migliori rispetto alla loro fase iniziale.

Questo vuol dire automaticamente che accadrà così anche questa volta?

Non è dato saperlo, ma la storia insegna che chi investe negli USA in tempo di guerra, alla fine non solo non va a perdere soldi, ma addirittura ne trae un beneficio economico!

Vogliamo quindi farci prendere dal timore e disinvestire o rimanere fermi? Oppure vogliamo essere protagonisti e cogliere l’occasione al momento giusto?

Un settore sul quale puntare: il Real Estate americano

Come è ormai risaputo, in tempi di crisi esistono una serie di beni rifugio su cui ogni tipo di investitore sa di poter sempre contare.

Pensiamo sicuramente all’oro, ma non dimentichiamoci anche di tutto il comparto immobiliare!

La casa è davvero il bene rifugio per eccellenza, e ha la capacità di resistere a svalutazioni e deprezzamenti in misura superiore rispetto al caro vecchio denaro.

Per questo motivo, scegliere di non lasciare inattivi i propri risparmi e puntare su un investimento in immobili, può rappresentare una scelta intelligente e per nulla sconsiderata.

Ma perché, tra i vari investimenti, dovremmo puntare proprio sul Real Estate americano, considerando che dagli USA arrivano anche notizie non positive sul fronte dell’inflazione?

In precedenza abbiamo notato come il mercato americano tenda sempre a superare con grande slancio i periodi storici caratterizzati da guerre o instabilità economiche.

Questo presupposto storico fa ben sperare anche per l’immediato futuro.

Analizzando il contesto americano, notiamo che attualmente il valore dei tassi di interesse:

  • risulta ai minimi storici, pari a circa il 3% su tassi fissi con mutuo trentennale;
  • è particolarmente basso, se paragonato all’attuale inflazione USA pari al 7%.

Di conseguenza possiamo negli USA:

  • far leva su bassi tassi d’interesse;
  • puntare a ottenere finanziamenti a medio lungo termine.

Con queste condizioni possiamo trovare immobili a prezzi del tutto ragionevoli, puntando su edifici che necessitano di ristrutturazione e che possono essere rivalutati in poco tempo.

Una volta resi appetibili sul mercato si può puntare ad ottenere una rendita fissa e sicura, mettendoli in affitto.

In questo caso, la cosa giusta da fare, anche per contrastare il crescente aumento dell’inflazione, è esportare il tasso d’inflazione stesso, trasferendo gli aumenti del costo della vita sotto forma di incremento del canone di locazione.

Sappiate che solo lo scorso anno si è registrato un incremento medio degli affitti di quasi il 13%, contro un aumento dell’inflazione su base annua di oltre il 5%.

Vi è anche l’alternativa di rivendere l’immobile ristrutturato a un prezzo maggiorato, incrementando così il valore degli asset.

Solo negli ultimi 30 anni il valore medio di vendita degli immobili negli USA è cresciuto di oltre il 300%, dato che ci fa capire come questo investimento possa essere remunerativo.

Attenzione, però.

Acquisire un immobile come investimento negli USA è un’opzione valida, ma bisogna saper valutare alla perfezione tutte le dinamiche del mercato immobiliare americano e trovare vere occasioni di investimento (per nulla semplice).

Pensate davvero di potervela cavare da soli?

La soluzione? Rivolgetevi esclusivamente a veri professionisti del Real Estate americano (con base operativa in America) che sappiano:

  • garantire un portfolio di investimenti variegato e sicuro;
  • trovare reali occasioni immobiliari, poste in quartieri appetibili;
  • consentire di ridurre il rischio di investimento condividendolo con più investitori, così da ottenere una riduzione nelle spese (di ristrutturazione e gestione dell’immobile), oltre a una diversificazione dei profitti ottenuti da più operazioni immobiliari.