Il tracciamento degli ordini e dei prodotti ha subito un’evoluzione insospettabile lungo l’asse temporale. Difatti, le etichette per gli articoli in vendita sono state dapprima utilizzate come veicolo di prezzi e comunicazione, per poi affermarsi nell’epoca moderna come strumento gestionale.
Oggi, grazie all’avvento della tecnologia relativa alle etichette e tag RFID, il commerciante, i magazzini e i produttori possono gestire gli asset e i prodotti in maniera simultanea, precisa e ordinata.
Riescono a organizzare le scorte e le giacenze secondo le disponibilità, così come la presenza in negozio o in magazzino. Grazie a questa soluzione avveniristica, gli imprenditori vantano un conteggio sempre aggiornato e verificano i furti e le manomissioni relative alla propria attività.
Indice
Gli esordi delle etichette nel commercio
Fin dall’antichità, le etichette svolsero un ruolo funzionale e organizzativo, venendo utilizzate come strumento per identificare e tracciare gli oggetti. Per esempio, andando a ritroso nel tempo, già nell'antico Egitto figurarono dei prodotti contrassegnati per mezzo di simboli e segni arcaici.
Lo scopo era quello di contrassegnare il proprietario o la destinazione. In tal senso, le etichette assunsero un ruolo marginale, sebbene l’intento fosse già tracciato. Più tardi, con la rivoluzione industriale, un semplice sistema di etichettatura a mano non era più sufficiente a coprire la mansione.
Pertanto, venne introdotta una nuova tecnica di conteggio degli articoli per tenere traccia dei prodotti.
I codici a barre
Si dovette attendere gli anni Settanta, però, per veder fiorire un sistema proficuo e risolutivo del problema. E la situazione si sbrogliò solo con l’innovazione nel campo dell’identificazione dei prodotti, promossa dalla tecnologia dei codici a barre.
Il sistema utilizza tutt'oggi una sequenza di linee parallele formulate in diverse larghezze a rappresentazione dei numeri dei prodotti. Grazie a questa introduzione, la velocità di identificazione si fece più rapida, permettendo alle aziende di fare un notevole passo avanti a livello gestionale e funzionale.
Ciononostante, il sistema presenta delle limitazioni, poiché richiede un contatto diretto tra il codice e il lettore. Inoltre, i codici a barre contengono un numero limitato di informazioni, inadatte per tracciare e seguire dati complessi o variabili come, per esempio, la localizzazione in tempo reale.
Benvenuta tecnologia RFID
A seguito dell’evoluzione produttiva e l’esigenza di unificare i mercati mondiali, il codice a barre è diventato obsoleto. Non a caso, negli ultimi decenni si è studiato un modo per facilitare realtà distanti fra di loro ma interconnesse nella vendita o negli acquisti.
La ricerca ha portato allo sviluppo di una nuova tecnologia, in grado di rivoluzionare il campo dell'identificazione e del tracciamento dei prodotti. Stiamo parlando della tecnologia RFID (Radio-Frequency Identification).
Ovvero, una tecnica che sfrutta le onde radio per comunicare tra un tag RFID, sinonimo di etichetta, e un lettore RFID. Per ottenere questo risultato il tag RFID contiene al suo interno un microchip programmato per contenere dati specifici, quali il numero di serie, la giacenza a magazzino, i dati di scadenza, e numerose altre informazioni rilevanti.
Come si può immaginare, i tag RFID presentano delle migliorie inequivocabili rispetto ai codici a barre. In primis, possono essere letti anche a distanza senza dover entrare in contatto con un lettore manuale.
La soluzione permette un sistema di tracciamento in tempo reale dei prodotti, andando a semplificare anche l’inventario a magazzino, in produzione o in negozio. Favorendo un’aspettativa di avere una giacenza ottimamente funzionale.
Quali settori avvantaggia la tecnologia RFID?
Consentendo un tracciamento immediato della movimentazione dei prodotti, le aziende riescono a monitorare la distribuzione nelle filiali, anche a distanze notevoli, per esempio da uno stato all’altro.
Perciò, le società che vantano una catena di approvvigionamento complessa e articolata in più stati, possono controllare le scorte direttamente dalla sede centrale, senza essere fisicamente presenti in filiale.
Inoltre, la loro resistenza in termini oggettivi, poiché realizzati con materiali resistenti, garantisce longevità alle etichette, tanto da essere utilizzate in magazzini e fabbriche con situazioni atmosferiche complesse, come umidità, polvere o alte/basse temperature.
Le qualità intrinseche dei tag favoriscono l’organizzazione. Perciò, l’industria manifatturiera e dell’abbigliamento trovano giovamento con l'utilizzo della tecnologia.
Difatti, gli RFID tags servono a monitorare il flusso di prodotti nel processo di produzione e di distribuzione, nondimeno prevede eventuali ritardi o problemi nella catena di approvvigionamento. In questo modo, l’azienda ha la possibilità di prendere le misure appropriate per risolvere le mancanze.
Allo stesso modo, nel settore sanitario, le etichette vengono usate per tracciare l'uso e la distribuzione di farmaci. La tecnica di tracciamento previene errori, il recupero di lotti difettosi e altre problematiche correlate.
Il futuro della tecnologia RFID
L’evoluzione della tecnologia RFID è ormai incontrovertibile, poiché sta aprendo la strada a nuove opportunità e applicazioni. Alcuni avanzamenti potrebbero riflettersi nella facilità di lettura incrociata dei tag.
D’altro canto, lo sviluppo della tecnologia presenta anche delle sfide. Tra queste, la richiesta di un investimento significativo di infrastrutture e attrezzature, che non tutte le attività possono permettersi.
E soprattutto, rafforzare le politiche e le procedure di garanzia inerente ai problemi di privacy e di sicurezza dei dati, i quali al momento presentano delle piccole falle nel sistema. Tuttavia, l’evoluzione continua e la risposta sarà sicuramente positiva.