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Guadagnare online? Questione di velocità (del sito web)

Guadagnare online
Contenuto curato da Massimo Chioni

Sembra essere questo il succo del report pubblicato da Deloitte e che si presenta con un titolo interessante per chi lavora ogni giorno nel mondo del web marketing. Milliseconds Make Millions, sono i dettagli a fare la differenza quando si vende su internet.

Ma è così? Ci sono evidenze reali per parlare di un ecommerce che cambia completamente faccia, e fatturato, nel momento in cui riesce a velocizzare il caricamento delle pagine web?

Sì. E non parliamo solo di siti web pensati per vendere attraverso schede e prodotti. Anche chi lavora con la lead generation ha dei vantaggi concreti in questi casi. Poi è chiaro, non basta avere un sito web veloce per risolvere ogni problema, è l’insieme a fare la differenza.

Abbiamo approfondito questi argomenti con la web agency Genesi, che lavora ogni giorno per lo sviluppo e la promozione di siti internet differenti. Oggi sembra che sia proprio la velocità a fare la differenza quando si tratta di guadagnare online. Qualche numero concreto?

Come nascono i dati della ricerca?

Prima di imbarcarci in guerre ideologiche a favore o contro qualcosa, è giusto capire come si definiscono i numeri che supportano ciò che vogliamo abbracciare. Nella fattispecie, la ricerca di Deloitte si basa sulla raccolta dei numeri raccolti per un periodo di 4 settimane.

Sono stati verificati i dati dei siti (versione mobile) di 37 brand europei e americani. Parliamo di marchi legati ad aspetti differenti: vendita al dettaglio, viaggi, lusso e lead generation.

L’indagine si basa su un presupposto: l’aumento della tecnologia mobile - e di una navigazione da dispositivo smartphone - esige velocità. E attenzione all’user experience.

Da un lato abbiamo le reti (dalla vetusta 3G alla fantascientifica 5G) che migliorano la connessione ma anche chi realizza il sito web deve fare la sua parte. E c’è tutto da guadagnare, basta dare uno sguardo ai risultati della ricerca già citata di Deloitte.

Cosa accade con un ecommerce lento?

Nella maggior parte dei casi la risposta la puoi già immaginare: si abbandona la pagina e si cerca altrove il prodotto. Ma non solo, l’impatto negativo di una risorsa lenta coinvolge anche altri aspetti come, ad esempio, la percezione del brand e la fidelizzazione dei clienti.

Non solo le persone non acquistano durante la singola sessione ma sono protese a evitare future visite su quel portale e non lo consiglieranno ai propri amici. Per dare una visione d’insieme del concetto, possiamo dire che investire nella velocità è uno degli elementi decisivi (non l’unico chiaramente) che porta un brand al successo online.

E non stiamo parlando di attese bibliche per far crollare i risultati. Prendi come esempio i dati sul rendimento delle pagine web di Google: questi numeri mostrano che anche la minima frazione di secondo nel caricamento della pagina può cambiare l'attenzione del cliente.

Uno studio sempre di Google, condotto in Danimarca da Jonas Christensen nel 2019, ha dimostrato che c’è un aumento del 10% tra i consumatori disposti a consigliare un ecommerce se quest’ultimo passa da 13 a 10 secondi sul tempo di caricamento.

E se raggiunge i 3 secondi partendo da 10? L’incremento degli entusiasti ed evangelisti passa al 26% e qui il cambiamento si sente sul serio. Quindi non si tratta solo di influenzare l’acquisto ma anche la diffusione del brand e la sua conoscenza.

Possiamo dirlo senza timore e paura di sbagliare: l’ottimizzazione delle performance è un modo - una vera strategia - per sviluppare il passaparola del marchio online e offline.

La lead generation ottiene dei vantaggi

Proprio così, nella maggior parte dei casi le analisi abbracciano solo le necessità degli ecommerce. Che sono sicuramente i primi progetti a beneficiare delle pagine web veloci.

Ma puoi fare molto anche per i portali che lavorano sulla necessità di intercettare contatti e aggiungere lead al database. Cosa succede in questi casi? Ecco i vantaggi:

  • Aumento del coinvolgimento dei tuoi utenti.
  • Minore frustrazione e abbandono del sito web.
  • Percezione positiva e virtuosa del marchio.
  • Minore tasso di abbandono a favore di un concorrente.

I numeri sono interessanti: il miglioramento della velocità di caricamento del sito web di 0,1 secondi influenza positivamente la frequenza i risultati. In particolar modo si è registrato un aumento del 21,6% dal primo contatto con il lead alla pagina di invio del modulo.

Quindi, un sito veloce guadagna di più?

In buona sintesi sì. Almeno secondo la ricerca di Deloitte. I risultati hanno mostrato che una semplice variazione di 0,1 secondi nel tempo di caricamento può influenzare ogni step funnel presente sul sito web per portarlo verso la vendita, a prescindere dal tipo di struttura.

Un sito veloce aumenta il conversion rate con percentuali differenti, non tutti crescono allo stesso modo. Ad esempio è stato registrato un aumento medio delle conversioni dell’8% per i siti che si occupano della vendita al dettaglio e del 10% per i portali dedicati al travel.

Stesso discorso vale per funnel di vendita differenti e ha bisogno di un lavoro di lead generation come accade nel B2B. Ma cosa significa questo? Cosa deve fare l’imprenditore che ha bisogno di una presenza online efficace? La risposta: affidarsi ai professionisti.

Ovvero a un team di persone con esperienza, in grado non solo di aggiungere un plugin per gestire la cache di WordPress ma anche di personalizzare le pagine web e migliorare un template con modifiche strutturali, pensate per risolvere problemi concreti.

Senza dimenticare l’hosting e tutto ciò che può migliorare l’user experience di un portale pensato per monetizzare la propria presenza online con la vendita o la lead generation.

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