All’inizio di agosto si è verificato uno di quegli eventi periodici che Google definisce come “aggiornamento dell’algoritmo di posizionamento”. Per i Seo è stato un po’ come l’avverarsi dell’apocalisse, uno di quegli eventi che sconvolgono la gestione dei clienti provocando ore di intenso studio per individuare il modo di recuperare i danni provocati dall’update.
Indice
Premessa sull'aggiornamento Google di Agosto
Il colosso di Mountain View perfeziona costantemente il suo algoritmo, come risposta alla quantità sempre maggiore di contenuti reperibili in rete e alla necessità di restituire risultati di ricerca che meglio rispondano alla query dell'utente, ormai non più limitate a semplici keywords ma, spesso, strutturate sintatticamente come vere e proprie domande chirurgiche, che pretendono risposte precise e puntuali.
I professionisti del web sanno benissimo quanto sia importante il posizionamento di un sito nella SERP, senza visibilità è impossibile fare business online.
In cosa consiste l' Algoritmo di Google? Si tratta di una sorta di formula matematica studiata per analizzare ogni singola pagina presente sul web e determinarne la rilevanza in relazione alla ricerca dell'utente. In pratica, l’algoritmo stabilisce la posizione di un contenuto nei risultati. Molto spesso una singola ricerca può restituire milioni di risultati e anche se, a fronte di questa moltitudine, un posizionamento nella seconda pagina può sembrare ottimo, in realtà essere in top 10 nella serp comporta una differenza enorme in termini di visibilità e quindi di utenza.
Le modifiche all’algoritmo avvengono talmente spesso (si parla di qualcosa come 500 aggiornamenti complessivi ogni anno) che è impossibile tenerne il passo, per cui coloro che operano nel settore preferiscono tracciare e analizzare le modifiche più importanti (ricordiamo le rivoluzioni epocali di Panda, Penguin, Hummingbird) per sapere come il loro lavoro ne viene influenzato e poter porre in opera adeguati correttivi a livello SEO.
In base a quale criterio Google posiziona nei risultati una pagina web prima delle altre?
Google si pone l'obiettivo di offrire all'utente la migliore risposta alla sua ricerca mostrando i risultati in ordine di rilevanza per la query effettuata. Sulla base di questo assunto, gli algoritmi di Google consultano, analizzano, selezionano ed ordinano miliardi di pagine web, considerando, dove disponibili, una serie di fattori aggiuntivi alla query proposta, quali la localizzazione dell’utente, le sue preferenze, il genere e tante altre informazioni immagazzinate negli immensi big data del motore di ricerca, assegnando ad ogni soluzione un punteggio che qualifica le pagine fino a restituire i risultati più utili e pertinenti. Lo scopo finale è quello di soddisfare la search intent dell'utente rispondendo in modo il più possibile pertinente alla sua ricerca.
Google Update di agosto 2018, cosa possiamo affermare con certezza?
Ci aspettavamo news da altri fronti, l'attenzione era focalizzata su stravolgimenti epocali quali la Google Blockchain, o diavolerie legate all'intelligenza artificiale e/o nuovi servizi che Mr G ha sempre in serbo per deliziare gli appassionati di tecnologia, quando meno ce lo aspettavamo Google ha abbassato la sua scure. Dall’inizio di agosto coloro che operano in ambito SEO stanno osservando impotenti uno stravolgimento, per molti versi epocale, del traffico di origine organica in moltissimi siti che fino a quel momento dominavano il proprio settore. Questo aggiornamento dell'algoritmo di posizionamento ha provocato un vero e proprio ribaltamento delle pagine di risposta. Chiamato dagli operatori, forse ingiustamente, medical Update, questo aggiornamento ha provocato oscillazioni medie di 9.4 punti (su una scala di 10), come ha rilevato il Semrush Sensor.
Non ci sono informazioni ufficiali sulla nuova logica usata da Google per l'applicazione dei nuovi filtri algoritmici, anche i Seo più esperti formulano ipotesi, senza riuscire a fornire risposte esaurienti che giustifichino questo terremoto epocale, una vera e propria caduta dei giganti. La qualità delle pagine di risposta restituite da Google appare peggiorata di molto e per molti fronti. Insomma, quale logica ha causato questa situazione?
Ecco quanto può essere affermato con certezza, frutto delle osservazioni e analisi della comunità Seo:
- Questo aggiornamento non ha precedenti in quanto a stravolgimento della serp nella storia di Google.
- Non c’è dubbio che il settore medicina / salute / benessere sia uno dei più colpiti.
- Molti altre categorie hanno serp completamente stravolte. Ad esempio nel settore food ci sono blog completamente sprofondati e importanti siti e-commerce letteralmente precipitati nelle SERP. La visibilità nelle serp di alcuni brand storici è in ginocchio, mentre atri brand sono cresciuti vertiginosamente, a prescindere dalla qualità dei contenuti, dalla loro lunghezza, dalla permanenza degli utenti sul sito, dalle interazioni social o da qualsiasi altro fattore che possa fare "statistica spicciola".
- L'aggiornamento dell'algoritmo NON può essere classificato come un QUALITY UPDATE. Si è notato un evidente peggioramento della qualità dei contenuti presenti nelle nuove SERP.
- L'utenza dei siti più frequentati è stato fortemente ridimensionato e ridistribuito, come se si fosse deciso che in determinati target i siti web debbano essere imbrigliati con dei limiti di utenza. Google potrebbe avere preso a modello un criterio tanto caro al fisco nostrano, quello degli studi di settore?
- Se prima erano le home page dei siti a presidiare le serp, adesso per moltissime keyword Google sembra prediligere le pagine interne.
- Sembra definitivamente tramontata l’era dei siti generalisti, a favore dei progetti web ULTRA TEMATICI E VERTICALI. L'impressione è che ora l'algoritmo privilegi i contenuti di carattere verticale, per cui un foodblog, anche il più autorevole, deve concentrarsi specificatamente sui primi piatti piuttosto che spaziare dai dolci alle ricette tipiche regionali.
- Perdono terreno anche i blog integrati nei siti aziendali o e-commerce.
I motivi li possiamo supporre:
- i contenuti piuttosto che essere scritti dai professionisti dell'azienda, spesso vengono commissionati ad articolisti tuttologi;
- quanta credibilità può avere una azienda che pubblica un approfondimento su un prodotto che vende? - Il nuovo algoritmo ha comportato uno stravolgimento delle serp anche sulle keyword corrispondenti ad un nome di prodotto: i nuovi risultati di ricerca propongono e-commerce. Se l'utente cerca un prodotto per nome molto probabilmente conosce già quel prodotto, quindi non ha bisogno di un approfondimento o di una recensione, bensì vuole conoscerne il prezzo o trovare delle offerte per comprarlo.
Google Update Gossip
In rete si sta diffondendo questa idea: Google avrebbe reinserito nelle SERP i risultati eliminati dall'algoritmo antispam Penguin. In pratica, Penguin sarebbe stato momentaneamente escluso per essere presto sostituito da qualcosa di più soddisfacente. Questa teoria ha come conseguenza il fatto che i siti meritevoli dovrebbero essere rivalutati non appena il nuovo algoritmo che sostituirà il vecchio Penguin sarà caricato nel core del motore di ricerca. Ipotesi interessante ma difficile da confutare, anche perchè la sospensione dell'algoritmo Penguin dovrebbe convivere con i centinaia di filtri algoritmici che Google ha inserito dopo il 2012 (anno del pinguino).
11 Settembre 2018
L'11 settembre è senza ombra di dubbio una data funesta nella storia recente dell'umanità. A poco più di un mese dall'update di Agosto Google ha ripreso a movimentare i risultati di ricerca, NON E' ANCORA FINITA! Vediamo quali sorprese ci riserveranno le nuove Serp, per il momento possiamo solo incrociare le dita. Analisi e considerazioni seguiranno solo dopo che i risultati saranno tornati stabili.
La grande domanda
Google ha preteso che il web distribuisse contenuti di qualità, il motto "CONTENT IS THE KING" è diventato un metodo di lavoro per chi produce e distribuisce contenuti, ma questo aggiornamento non può essere classificato come un QUALITY UPDATE.
Qual'è allora la novità? Quali sono i nuovi fattori (o la nuova logica) con cui Google definisce una pagina web MERITEVOLE di emergere nei risultati di ricerca?
La mia personale risposta
Mi occupo di Seo da sempre, non credo nei GURU e con estrema umiltà mi sento in dovere di aggiungere al dibattito il mio punto di vista e fornire degli spunti di riflessione e una possibile risposta al grande interrogativo:
RILEVANZA e AUTOREVOLEZZA del sito e del contenuto. Sono questi i due fattori che a mio avviso sembrano predominare nelle nuove regole del gioco.
Se il tuo sito ha perso terreno, indipendentemente dal suo settore, ti invito a osservare la nuova serp e porti queste domande, confrontando il tuo sito con i risultati della nuova top10:
- I contenuti del sito possono essere identificabili come "autorevoli"?
Ci possono essere molti modi per infondere un'autorevolezza che Google possa riconoscere, forse le domande seguenti possono aiutarti nelle tue riflessioni. - I contenuti sono firmati da un professionista?
In tal caso questo professionista ha una web reputation solida? Forse è un professionista con tanto di pagina wikipedia, oppure ha firmato contenuti su altri siti autorevoli, o magari il suo nome è citato in pubblicazioni su altre portali di settore, o magari si trovano sue interviste sul web. - Il sito ha una sorta di "certificazione/riconoscimento"?
Giusto per fare degli esempi:
- La vostra azienda ha una scheda Google My Business? Sulla scheda avete ricordato di specificare l'url del sito? Nella scheda avete catalogato correttamente la vostra attività/prodotti/servizi?
- Se avete un hotel avete installato sul sito il plugin di trip advisor (o altro simile) che certifica il giudizio degli utenti? - Il sito è lincato da altri siti che possano essere a loro volta identificati come autorevoli?
La Seo Offpage e in particolare la link building si prefiggono da sempre di rendere un sito autorevole, quindi a mio avviso l'argomento non può essere trascurabile nella valutazione del nuovo update. Magari in passato avete usufruito di un servizio di link building poco professionale e ricevete link di bassa qualità, affidatevi ad un esperto Seo per analizzare il vostro profilo link ed epurare i siti che possono "sporcare" la vostra autorevolezza.
Per avere una idea "veloce e superficiale" del trust del vostro profilo di inbound link è possibile utilizzare i tool online, ad esempio Majestic Seo (www.majesticseo.com)
Continuerò a integrare questo post con altri spunti di riflessione... stay tuned!