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Come lavorare nel settore statale: vantaggi e principali occupazioni

Lavorare nel settore statale
Contenuto curato da Massimo Chioni

La ricerca del lavoro non è un’attività semplice al giorno d’oggi e passa il più delle volte da diversi iter formativi o di selezione, soprattutto se si tratta di impieghi statali.

Ci possono essere diverse motivazioni che spingono una persona a cercare di ottenere un lavoro nell’impiego pubblico, che possono essere legati ad ambizioni riguardo alla tipologia di lavoro, un desiderio sul tipo di occupazione per cui si è lavorato a lungo, oppure possono essere per alcune assicurazioni che lo Stato offre.

Qualsiasi siano le motivazioni, ad ogni modo, chi desidera entrare nel settore pubblico sa bene che deve tenere sotto controllo le uscite dei bandi dei concorsi pubblici, su cui può restare aggiornato anche su https://www.subito.news/concorsi-esami/.

Solo superando questi bandi di concorso infatti si avrà modo di accedere agli impieghi statali.

Ma facciamo un passo indietro e cerchiamo di capire nello specifico perché scegliere un impiego pubblico, quali siano e soprattutto in che modo vi si può accedere.

Perché scegliere di entrare nel settore statale?

Il lavoro statale comprende un gran numero di impieghi e per ciascuno di questi possono esserci motivazioni a monte che possono spingere le persone a sceglierli.

Il più delle volte lo si fa, infatti, per la passione che si può avere nei confronti di quello specifico lavoro: c’è chi sogna fin da giovane di diventare insegnante, assistente sociale o medico.

Per queste professioni è necessario occuparsi prima di tutto della propria formazione, in quanto richiedono una laurea e a volte anche l’arricchimento del proprio curriculum vitae con esperienze di tirocinio o pubblicazioni scientifiche.

È necessaria quindi una certa attitudine unita alla passione e all’impegno di anni, prima di riuscire ad accedere a queste posizioni, ma ciò che l’occupazione statale può offrire in più a quella privata è la sicurezza.

Questa infatti ha degli enormi vantaggi:

  • Un contratto chiaro, sicuro, normalizzato secondo le indicazioni del collettivo nazionale e che non subisce particolari variazioni. Anche il privato sicuramente deve sottostare a determinate normative, ma su alcuni aspetti può avere maggiore flessibilità.
  • Un contratto il più delle volte a tempo indeterminato, cosa che non sempre è facile ottenere nel privato.
  • Stipendi sempre puntuali e chiari fin da subito. Anche per la questione dello stipendio, il privato deve sicuramente garantire un minimo ma oltre a questo può spaziare molto. Inoltre possono esserci problemi legati al pagamento, con ritardi e omissioni, mentre nel pubblico tutto questo non avviene.
  • Nessun rischio di fallimento. Per quanto un'azienda privata possa essere corretta e precisa, c’è sempre il rischio che possa fallire e interrompere i contratti di lavoro, situazione che non può avvenire nel settore pubblico.

Quali sono le principali occupazioni statali?

Per accedere alle occupazioni statali è necessario superare il più delle volte un concorso pubblico, che richiede il superamento di alcune prove e l’analisi dei certificati e delle qualifiche del candidato.

Ogni impiego ha le sue richieste specifiche e qui di seguito elenchiamo quali sono le principali e in che modo è possibile accedervi.

Le forze armate e dell’ordine

In questi settori rientrano tutte le categorie di organizzazioni destinate alla difesa pubblica e del territorio. Si parla perciò di:

  • Esercito italiano
  • Aeronautica
  • Marina militare

Ma anche:

  • Arma dei carabinieri
  • Polizia di Stato
  • Polizia Penitenziaria
  • Guardia di Finanza

Per accedere a questi impieghi è necessario il superamento di un concorso pubblico. A seconda della qualifica a cui si vuole puntare, inoltre, può essere richiesto un percorso formativo specifico, come ad esempio il possesso di una laurea, il servizio militare o lo svolgimento una scuola.

Il settore sanitario

Lavorare in ambito sanitario richiede sempre un percorso di formazione più o meno avanzato, in base alla tipologia di qualifica che si desidera ottenere.

Queste sono molto numerose in verità e spesso specializzate, dentro cui rientrano ad esempio:

  • Medici
  • Infermieri
  • Farmacisti
  • Psicologi
  • OSS
  • Veterinari
  • Altri similari

Essendo perciò un settore fortemente specializzato è necessaria una lunga formazione individuale, con corsi di laurea, dottorati, corsi di specializzazione e altri. Conseguite tutte le qualifiche anche in questo caso si procederà all’esecuzione di un concorso pubblico.

L’istruzione

Nel campo dell’istruzione rientrano molte figure professionali che lavorano nell’ambito scolastico e non solo il corpo docente, ovvero gli insegnanti. All'interno dell’istruzione infatti possiamo ritrovare:

  • Personale amministrativo, che si occupa dell’organizzazione amministrativa- contabile e della segreteria.
  • Personale ATA, che si occupa della pulizia e della custodia di ambienti scolastici ma anche degli studenti e di tutte le pratiche di assistenza alla gestione scolastica.
  • Corpo Dirigenti, che si occupa della gestione totale dell’istituto.

Come per le altre professioni, anche in questo caso è necessario superare un concorso pubblico relativo alla mansione che si vuole ottenere e presentare i requisiti richiesti in maniera specifica, che possono essere lauree, diplomi o corsi di formazione.

Conclusioni

Il settore pubblico è uno dei più ambiti in quanto rientrano molte categorie di lavori che possono essere fonte di passione per le persone, ma anche perché rispetto al settore privato risulta essere più sicuro in fatto di contratti e stipendi.

Assumere un ruolo statale però non è così semplice: vengono, infatti, richiesti determinati requisiti, a volte anche complessi, in base alle mansioni scelte. Infine, per tutti questi viene sempre richiesto il superamento di un concorso pubblico.