Il tuo curriculum vitae è come uno specchio che riflette le tue attitudini, le tue caratteristiche, le tue esperienze e le tue speranze: ecco perché devi impegnarti per scriverlo e fare in modo che risulti convincente per chi è chiamato a selezionarti in vista di una possibile assunzione. Che cosa puoi fare per raggiungere il massimo dell'efficacia attraverso il tuo résumé? Prima di tutto, leggi con la massima attenzione l'annuncio a cui decidi di rispondere: se, per esempio, c'è scritto che è necessaria una foto, non puoi fare a meno di allegarla. Ovviamente si deve trattare di un'immagine in grado di comunicare la tua professionalità: niente smorfie o pose da social network, niente paesaggi, abbigliamento appropriato. Vediamo quali sono le principali regole per fare marketing di se stessi in modo efficace sul curriculum vitae:
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Aggiornare il curriculum
Il tuo curriculum deve essere sempre aggiornato non solo in relazione alle tue esperienze di lavoro più recenti, ma anche per quel che riguarda i tuoi dati personali e i tuoi contatti: pensa a cosa potrebbe succedere se ti dimenticassi un vecchio indirizzo di posta elettronica e un recruiter ti scrivesse su quello per proporti un colloquio. Allo stesso modo, non ha senso inserire il tuo numero di telefono di casa se trascorri fuori la maggior parte del tempo: tanto vale indicare solo il numero del cellulare, così che tu possa risultare sempre reperibile.
La lunghezza del curriculum
Raramente si fa riferimento alla lunghezza che deve caratterizzare il cv, così magari finisci per scrivere cv eccessivi, prolissi e destinati a non essere mai letti. Un errore da non commettere: un buon curriculum non dovrebbe essere più lungo di tre pagine: ecco perché devi essere bravo a selezionare. Usa con le dovute accortezze la formattazione per migliorare la leggibilità: grassetti, corsivi e spazi bianchi. Non utilizzare, invece, caratteri grandi solo perché il tuo cv ti appare troppo breve: non servirà a nulla.
Un curriculum su misura
Personalizzare non fa mai male, anche quando rispondi a un annuncio di lavoro: un curriculum originale e concepito su misura per l'azienda a cui deve essere inviato è un ottimo punto di partenza per destare una buona impressione nei selezionatori. Insomma, non è detto che il caro vecchio formato europeo sia sempre valido ed efficace: a volte può essere meglio qualche cosa di diverso, fermo restando che non può rinunciare alla leggibilità, alla pulizia e alla chiarezza dei contenuti.
Marketing di se stessi: prova a distinguerti
Per distinguerti dai tuoi concorrenti, e cioè dagli altri candidati che aspirano allo stesso posto di lavoro, sii originale e, soprattutto, razionale: dai un senso e un ordine alle informazioni che proponi nel tuo curriculum. Un senso logico e un ordine cronologico, ovviamente: non ha senso mettere in prima posizione tra le tue esperienze uno stage che hai svolto venti anni fa e lasciare per ultima la tua mansione più recente. Molto meglio fare l'opposto, secondo il cosiddetto ordine cronologico inverso, che dovrebbe essere adottato anche per indicare il tuo percorso di formazione scolastico e universitario.
Sii coerente
La coerenza è una dote che ti conviene sempre sfoggiare quando redigi un curriculum: non millantare il possesso di capacità di cui non disponi realmente e attieniti alle tue vere competenze, anche perché se menti prima o poi la realtà verrà comunque a galla. Anche altri piccoli trucchetti sono inutili: per esempio, segnalare il punteggio della laurea triennale ma non quello della specialistica perché il secondo non era soddisfacente; oppure dimenticare di specificare le proprie competenze con le lingue straniere. Ogni omissione è indice di qualche cosa che non va, e in ogni caso in fase di colloquio il responsabile delle risorse umane non vedrà l'ora di trovare una risposta per quei vuoti.
Cura il tuo brand personale
Capita sempre più spesso che digitando nome e cognome Google restituisca tra i risultati di ricerca vita, morte e miracoli di ognuno di noi, recuperando dai social e dai quotidiani locali online, stralci della nostra vita e progetti ai quali abbiamo partecipato. A esempio è sempre più difficile nascondere le beghe legali. Spesso i candidati si danno la zappa sui piedi nei loro profili social, non si rendono conto di ledere la propria immagine ingaggiando discussioni al limite del buongusto e post che restituiscono una immagine negativa di se stessi e molto più "veritiera" rispetto al curriculum. Curare il proprio personal branding sul web è basilare prima di candidarsi per una assunzione.