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Cresce il numero di attività che usano la VPN, boom di attivazioni nel 2023

VPN
Contenuto curato da Massimo Chioni

Ultimamente possiamo vedere come il volume delle attività online sia cresciuto a dismisura. Sempre più persone si trovano a lavorare da remoto, fare acquisti, condividere informazioni personali anche importanti utilizzando servigi digitali.

Da sempre, in Italia siamo stati il fanalino di coda per quanto riguarda la rivoluzione digitale. Ma negli ultimi anni, anche lo Stivale sembra che stia prendendo una piega diversa. Vediamo come alcuni servizi si stiano diffondendo molto velocemente raggiungendo i livelli degli altri grandi paesi europei.

In particolare, visto l’aumentare dell’utilizzo di Internet anche per i dati sensibili, vediamo come alcuni servizi specifici come la VPN stiano raggiungendo un volume importante.

Cos’è la VPN?

La VPN (Virtual Private Network) è una rete virtuale privata creata al di sopra dell’infrastruttura pubblica, che attraverso il tunnel VPN, cioè un canale di comunicazione riservato, permette di ottenere sicurezza e anonimato navigando su Internet.

Per rete virtuale si intende una rete a cui gli utenti non accedono solo sulla base della posizione geografica o della connessione fisica, come in una rete LAN, ma possono collegarvisi da tutto il mondo.

Come funziona?

Ci sono due categorie principali di servizi offerti dai server VPN:

  • Site-to-site: Questo tipo di servizio collega due siti sicuri attraverso un canale non sicuro (Internet). Viene usato principalmente dalle aziende per scambiare in maniera protetta dati da una sede a un’altra ad esempio
  • Hub-and-spokes: Questo servizio college degli snodi di rete, come possono essere il nostro pc o smartphone, ad un server principale sicuro, per proteggere l’accesso alla rete.

Se vuoi approfondire il funzionamento delle VPN, ti lascio questo articolo su Aranzulla.

Un boom di utilizzi

Negli ultimi tempi, possiamo vedere come l’utilizzo della VPN abbia raggiunto dei livelli mai visti prima in Italia. Ancora non siamo ai livelli dei paesi più “alfabetizzati” tecnologicamente ma siamo sulla buona strada. Come mai?

Una delle ragioni va sicuramente cercata nel fatto che il sempre più capillare utilizzo di Internet per tutti i tipi di traffico, da quello più banale a quello di dati sensibili, ha contribuito a far crescere, purtroppo, anche il crimine informatico.

Chi sono le vittime?

A subire la maggior parte degli attacchi in Italia è il Governo, che ha visto negli scorsi anni i propri servizi bloccati per quanto riguardava l’Agenzia delle Entrate, dei Beni Culturali, di alcuni aeroporti… Nel 2020 sono anche cresciuti gli attacchi di matrice bellica, quindi per bloccare servizi militari o per fare spionaggio a fini bellici. Gli attacchi per attivismo e per cyber spionaggio invece sono in calo.

Per quanto riguarda i privati, a fare il triste record sono gli adescamenti online e il cyberbullismo. Se vuoi leggere le statistiche complete sul crimine informatico, puoi consultare questo articolo su key4biz.

Insomma, la Rete non è più un posto così accogliente come poteva apparirci qualche anno fa.

Una soluzione a portata di mano

Durante i primi anni 2000 le VPN erano spesso circondate da un alone misterioso e un po' oscuro, che però però ha solo fatto i comodi degli hacker. Spesso, infatti, la soluzione per poter continuare a navigare in tranquillità e senza temere incursioni sgradite e furti di dati sensibili è proprio quella di affidarsi a un buon servizio VPN.

E questo vale per le infrastrutture governative e per le aziende così come per i privati, così da preservare la nostra sicurezza online come quella delle nostre famiglie.