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Le Stelle dell’E-Commerce: il Corriere Della Sera seleziona i 500 migliori store online

Stelle dell’E-Commerce
Contenuto curato da Massimo Chioni

Il Corriere della Sera ha proclamato le Stelle dell’E-Commerce. Di che cosa si tratta? Molto semplicemente, di una lista che comprende i 500 migliori store online operativi del nostro Paese. A mettere a punto la classifica è stata la redazione dell’Economia con la collaborazione di Statista, una società di analisi e ricerca internazionale che mette a disposizione delle aziende ricerche di mercato e statistiche tramite il sito Statista.com, un portale di business intelligence su cui sono registrati più di 2 milioni di utenti.

Chi sono le stelle del commercio elettronico in Italia

Dando uno sguardo alla graduatoria, si scopre un po’ a sorpresa che gli e-commerce più piccoli vanno meglio dei marketplace più grandi, e superano perfino i siti monomarca e le catene internazionali maggiori. Questo è ciò che si deduce scorrendo le 500 eccellenze nostrane, scelte grazie alla reputazione eccellente che hanno saputo conquistarsi presso i consumatori. Gli e-commerce sono stati suddivisi in otto categorie: Arredamento e articoli per la casa, Salute e bellezza, Alimentari, Moda e accessori, Generalisti, Sport, attività all’aperto e motori, Elettronica e ufficio, Tempo libero e media.

Gli effetti del coronavirus sul commercio elettronico

Come è stato fatto notare in occasione della presentazione di questa classifica, sul commercio elettronico del nostro Paese la pandemia da coronavirus ha avuto un effetto davvero importante, che probabilmente non ha paragoni a livello europeo. Tuttavia, quello del 2020 non è stato un fuoco di paglia, visto che la crescita del settore è proseguita anche nel 2021. In Italia ci sono 29 milioni di persone che comprano online. Quest’anni la spesa di articoli di largo consumo su Internet nel nostro Paese è cresciuta di oltre il 37%, mentre fra il 2019 e il 2020 l’aumento era stato di più dell’80%.

I marchi presenti in classifica

Nel novero dei brand più conosciuti presenti in graduatoria c’è, nel settore dei capi di abbigliamento, Zalando, che però in classifica è preceduto da nico.it. Si tratta dell’e-commerce del Gruppo Nico, un marchio che è stato creato negli anni Sessanta del secolo scorso da Domenico Passuello (il cui soprannome era, appunto, Nico). Egli gestiva, insieme con la moglie, un’attività da commerciante ambulante nei mercati del Veneto e del Friuli, oltre a possedere a San Zeno di Cassola un negozio di abbigliamento. Da allora, l’attività è cresciuta molto, con tredici negozi distribuiti fra il Triveneto e la Slovenia, ma soprattutto uno store online che spedisce in due giorni lavorativi in tutta Italia. Per gli appassionati di scarpe troviamo Fratinardi.it, una realtà che nata negli anni settanta ha saputo rinnovarsi e innovarsi con uno store online di assoluto successo. Lo shop online delle Profumerie Cirrottola sono la soluzione ideale per chi non può vivere senza spruzzarsi ogni mattina un buon profumo. Chi, invece, intende investire nel vino trova in Grandi Bottiglie uno shop online con la migliore selezione di etichette del mercato enologico. E ancora l'artigianato innovativo della Bottega del Calzolaio, la calzoleria più grande d'Europa.

I big del settore

Amazon è, a sua volta, presente in classifica, e guida la lista degli e-commerce generalisti. Nella categoria dei siti di arredo e design Iklea è al quarto posto, mentre fra i siti di articoli sportivi in sesta posizione c’è Decathlon. Nel comparto caffè, infine, fra i primi sette spiccano i nomi di Lavazza, di Nespresso e di Illy. Il sito di alimentari che garantisce l’esperienza di acquisto migliore ai consumatori, però, è Americanuncle.it, un marchio napoletano a dispetto del nome e degli articoli venduti, che arrivano – come si intuisce - dagli Stati Uniti.

Come è stata stilata la classifica

A partire da una prima selezione di più di 8mila e-commerce presi in considerazione si è giunti alla scrematura finale che ha consentito di eleggere le 500 Stelle dell’E-Commerce, grazie a una valutazione che si è basata su criteri oggettivi e su criteri soggettivi e che ha visto anche il coinvolgimento di 3mila consumatori, intervistati ad hoc.