Guide & formazione

Google Overview: guida alla nuova esperienza di ricerca generativa

Google Overview
Contenuto curato da Stefania Spoltore

Per anni, digitare una domanda su Google ha significato ricevere una lista di link, ordinati secondo un algoritmo sempre più sofisticato, ma pur sempre basato su regole statiche. Oggi, però, lo scenario è cambiato. L'arrivo di nuove tecnologie basate sull'intelligenza artificiale ha spinto anche Google a rivedere le fondamenta del suo servizio più iconico: la ricerca. E così nasce Google Overview, una funzione innovativa che integra contenuti generati dall'AI direttamente nella SERP, rivoluzionando il modo in cui le persone trovano e comprendono le informazioni.

Questa guida è pensata per professionisti del digital marketing, imprese di ogni forma e dimensione, e content strategist che vogliono capire come funziona Google Overview, come sfruttarlo in chiave SEO e quali implicazioni comporta per la visibilità online.

Cos'è Google Overview e come funziona

Google Overview è la risposta di Big G all'evoluzione della ricerca generativa. Si tratta di una funzione integrata nella SERP (Search Engine Results Page) che offre una sintesi generata dall'intelligenza artificiale come primo risultato visivo e testuale, quando si effettua una ricerca informativa.

La tecnologia alla base si basa sui modelli Gemini (ex Bard), sviluppati da Google DeepMind, e capaci di comprendere il linguaggio naturale, estrarre contenuti affidabili da più fonti, sintetizzarli e mostrarli in tempo reale.

Caratteristiche principali:

  • Risposte riassuntive in cima alla pagina.
  • Riferimenti alle fonti utilizzate per la sintesi.
  • Possibilità di approfondire i singoli concetti con espansioni contestuali.
  • Integrazione con Google Shopping, Maps e YouTube per ricerche specifiche.

Google Overview non si limita a "rispondere" come un assistente virtuale: il suo scopo è aiutare l'utente a comprendere rapidamente un argomento, offrendo uno schema iniziale da cui partire per navigare.

Impatti sulla pubblicità Google: cosa cambia per le imprese

Con l’introduzione di questo nuova nuova funzione, anche il mondo della pubblicità su Google Ads si trova davanti a una trasformazione significativa. Le imprese che investono in visibilità a pagamento devono adattarsi a una nuova architettura della SERP, dove le risposte generate dall’intelligenza artificiale occupano uno spazio prioritario.

Ecco i principali cambiamenti da considerare:

  1. Maggiore concorrenza per l’attenzione
    Le overview AI si posizionano in alto nella pagina, potenzialmente sopra gli annunci. Questo comporta un impatto sulla visibilità immediata degli annunci a pagamento, soprattutto per ricerche informazionali.
  2. Riduzione del CTR in alcune fasi del funnel
    Per le query generiche o conoscitive (top of funnel), gli utenti potrebbero ottenere ciò che cercano direttamente dalla overview, senza cliccare su annunci o link sponsorizzati.
  3. Importanza di campagne più mirate e transazionali
    Le imprese dovranno focalizzarsi su keyword con intento decisionale o commerciale, dove la generazione AI non può sostituire l’esperienza offerta dalla landing page.
  4. Sinergia tra SEO e Ads ancora più strategica
    Lavorare in ottica integrata tra contenuti organici di qualità e annunci ben mirati diventa essenziale per coprire ogni fase del percorso dell’utente.
  5. Adattamento delle creatività
    I testi degli annunci dovranno essere più chiari, distintivi e utili fin dal primo impatto, per competere con la sintesi AI in termini di valore percepito.

No, Google Overview non elimina la pubblicità, ma ne sposta l’equilibrio e in termini pubblicitari possiamo affermare che questo cambiamento ridefinisce ogni strategie di advertising su Google.  Le aziende che sapranno ripensare la strategia Ads tenendo conto del suo funzionamento avranno sicuramente un vantaggio competitivo.

Impatti SEO: cosa cambia per i contenuti online

Google Overview rappresenta un’evoluzione importante per chi si occupa di visibilità SEO. Non si tratta solo di un cambiamento grafico, ma di una trasformazione nel modo in cui le informazioni vengono selezionate, rielaborate e presentate agli utenti.

Da un lato, potrebbe esserci una riduzione del traffico organico per alcune query, soprattutto quelle più semplici e informative. In questi casi, l’utente potrebbe trovare nella sintesi AI una risposta esaustiva, senza sentire il bisogno di cliccare su ulteriori link.

Dall’altro lato, si aprono nuove opportunità per i siti che riescono a diventare fonte delle overview. I contenuti ben strutturati, originali e ricchi di valore informativo hanno infatti più possibilità di essere selezionati dall’intelligenza artificiale come riferimento attendibile.

Un ruolo centrale lo gioca anche (o soprattutto) la SEO semantica. L’AI lavora per concetti, non solo per parole chiave. Quindi diventa sempre più importante scrivere in modo naturale, completo e coerente, curando la qualità editoriale e l’esperienza dell’utente. È estremamente importante creare una strategia SEO basata sull’intento di ricerca reale e sulla profondità dei contenuti.

Come ottimizzare i contenuti per Google Overview

Se il contenuto è il nuovo terreno di gioco per comparire nei box generativi, è fondamentale costruirlo secondo logiche precise. Ecco alcune linee guida pratiche:

1. Scrivere per informare, non solo per posizionare

Il segreto è scrivere contenuti generici o riempitivi. Bisogna pensare a cosa vuole sapere davvero l'utente e costruisci una risposta esaustiva, chiara e ben strutturata.

2. Usare titoli e sottotitoli descrittivi

La struttura del testo se prima era importante, ora è fondamentale: utilizzare una struttura ben organizzata, includendo H2 e H3 per organizzare il contenuto, è sicuramente un ottimo modo per realizzare un buon contenuto. Questo aiuta anche l'AI a "leggere" e interpretare meglio il testo.

3. Citare fonti e dati affidabili

Quando possibile, gli esperti consigliano di aggiugnere ai testi dei riferimenti a studi, report, fonti governative o autorevoli. Questo aumenta le probabilità che Google consideri il proprio sito una fonte attendibile.

4. Creare contenuti originali

La regola d’oro è evitare le duplicazioni. L'intelligenza artificiale penalizza contenuti copiati o troppo simili ad altri già online. L'originalità premia, in ogni caso o situazione.

5. Inserire FAQ o box informativi

Sezioni come "Domande frequenti" o riepiloghi aiutano Google a estrarre snippet per Overview. Qui regna il linguaggio semplice e diretto.

Google Overview nel marketing: rischi e opportunità

Per i brand e i professionisti del settore, non si tratta solo di un cambiamento tecnico, ma di un'evoluzione che tocca strategie, funnel e relazione con il pubblico.

Uno dei primi effetti tangibili è la possibile riduzione del traffico verso pagine informative. Questo riguarda soprattutto le ricerche top-of-funnel, dove l’utente cerca una prima comprensione dell’argomento. In questi casi, la risposta generativa può essere percepita come sufficiente, e il clic sul sito diventa meno probabile.

D’altro canto, si rafforza l’importanza dei contenuti middle e bottom funnel: quelli che guidano l’utente verso la comparazione, la valutazione e l’azione. Articoli approfonditi, case study, recensioni, guide pratiche o contenuti esperienziali diventano risorse strategiche per mantenere rilevanza nel nuovo panorama.

Essere citati nella risposta AI, anche se non porta a un clic diretto, contribuisce a consolidare l’autorevolezza del brand e può influenzare la percezione dell’utente. È una forma di visibilità implicita, ma efficace, che lavora sul lungo periodo.

Conclusione

Google Overview segna una nuova era nell'accesso alle informazioni. Per imprese e professionisti del digital marketing, non si tratta più solo di ottimizzare un sito per scalare le SERP del motore di ricerca più grande al mondo, ma di produrre valore reale, capace di essere riconosciuto e sintetizzato dall'intelligenza artificiale.

La visibilità online passa oggi anche dalla capacità di creare contenuti che rispondano, spiegano e guidino. In un ecosistema sempre più guidato dall'AI, la qualità informativa diventa il vero vantaggio competitivo.