Quello della coda lunga, dall'inglese "long tail", è un concetto molto importante dell' ottimizzazione SEO, che spesso è sottovalutato da chi si occupa di marketing e di ottimizzazione dei contenuti internet. Prima di entrare nello specifico facciamo un passo indietro.
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L'importanza di apparire primi nei motori di ricerca
Chi si occupa di posizionamento dei motori di ricerca ha come obiettivo principale quello di aumentare le visite e "mettere" il proprio sito, o di un cliente, nei primi posti dei risultati di Google (Yahoo, Bing ed altri...) per determinate parole chiave che identificano i servizi/prodotti proposti. E' una lotta che si svolge tutti i giorni, tutto l'anno. Non entriamo nel dettaglio delle tecniche e dei trucchi che si possono mettere in atto per primeggiare, ma vi basti sapere che gli investimenti in questo campo sono altissimi. Il motivo è chiaro: le prime tre posizioni attirano il 70% dei click per quella determinata search intent. Apparire in testa può fare la fortuna di un negozio online, di un professionista, di una società che offre servizi. Al contrario, sparire in seconda pagina (e oltre) significa la morte del proprio giro di affari sul web con conseguenze catastrofiche.
I motori di ricerca premiano siti di qualità, quelli che offrono la migliore "esperienza" ai visitatori. Ma si tratta sempre di un algoritmo di ricerca, seppur sofisticatissimo, e soprattutto in alcuni settori poco competitivi o territoriali, può essere facilmente "controllato" da chi è esperto del settore.
Cos'è la long tail
il concetto legato alla coda lunga è stato introdotto per la prima volta da Chris Anderson nel suo primo libro, intitolato “Long Tail, Why the Future of Busines Is Selling Less of More”. Prendendo a riferimento una parola, la coda lunga rappresenta tutte le frasi legate alla parola stessa che possono generare una ricerca all'interno dei search engine. Facciamo un esempio con la chiave “smartphone”. La coda lunga è rappresentata da keyword come “smartphone colorati”, “smartphone con cuffie senza fili”, “smartphone economici android” e così via.
La Long tail è sottovalutata
in tanti si concentrano su una o più parole chiavi che rappresentano il proprio business. Chi ha un autosalone a Roma vorrà apparire primo con la parola "vendita auto a roma" oppure chi ha un negozio online di telefonia avrà il desiderio di primeggiare per "vendita cellulari". Sono cose giuste. Si tratta di parole chiave che generano tantissime richieste al mese, ma potrebbero convertire molto poco perchè generiche.
A noi fondamentalmente cosa interessa? Che l'utente compia un'azione o che, al più, conosca il nostro brand. Cosa significa. Potrebbe essere la richiesta di un contatto telefonico, l'invio di una mail per avere maggiori informazioni, l'acquisto di un prodotto. Ci sono parole chiave che generano pochissime interrogazioni nel mese ma che "convertono" moltissimo. Aiutiamoci con un esempio pratico.
"Caldaie a pellet" produce moltissime interrogazioni, 5000 al mese, concentrate soprattutto in autunno-inverno. "Prezzi di caldaie a pellet" ne fa 500, un decimo. C'è una sostanziale differenza: nel primo caso si possono cercare informazioni generiche, l'utente è confuso non sa ancora se acquistarle, si sta informando. E'all'inizio del processo di un potenziale acquisto. Nel secondo caso sta cercando il prezzo di un prodotto, è evidente che è già pronto per l'acquisto. Posizionarsi per una parola chiave del genere significa incrementare in modo sostanziale il proprio business e arrivare, come in questo caso, dritto alla vendita.
Il compito di un buon webmaster è quello anche di scovare quelle parole della long tail che possano produrre visite e che siano allo stesso tempo importanti per far compiere delle azioni. Da tenere a mente inoltre le parole della long tail possono anche superare in traffico la keyword principale, oltre a portare un utente più profilato e maggiormente interessato al prodotto.