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Tipologie di lavoratori che hanno accesso alla cessione del quinto: definizione, funzionamento, vantaggi e requisiti

Cessione del quinto
Contenuto curato da Massimo Chioni

Il prestito personale è la forma di finanziamento più apprezzata dagli italiani, complice la possibilità di richiedere una certa somma di denaro da destinare a ciò che si preferisce, a patto che lo scopo presenti un carattere familiare o, come suggerisce il termine, di natura personale.

Non tutti sanno che il prestito personale si trova disponibile oltre che nella formula classica conosciuta da tutti, anche in una tipologia particolare: la cessione del quinto. Si tratta di una soluzione specifica per alcune categorie di lavoratori e pensionati. In questo articolo analizziamo in cosa consiste, come funziona, vantaggi e requisiti.

Come funziona la cessione del quinto?

Come accennato poc’anzi, la cessione del quinto è un prestito personale destinato ad alcune categorie di lavoratori dipendenti e pensionati.

Parliamo di un finanziamento che risulta richiedibile per bisogni legati alla propria vita privata: l’acquisto di un’auto, un computer, un corso, ecc. ecc.

Non diversamente dalle altre forme di credito non finalizzato, la persona che decide di avvalersene non deve dichiarare alla base il motivo per cui lo fa: può anche decidere di avere una liquidità in più da usare in caso di bisogno.

La particolarità della cessione del quinto risiede nel modo in cui vengono restituite le rate, ovvero tramite il decurtamento fino a un massimo del quinto dello stipendio o della pensione.

Chi può richiedere la cessione del quinto

Quali sono i requisiti per accedere alla cessione del quinto? Dipende dal fatto che la persona sia un lavoratore dipendente oppure un pensionato. Per quanto riguarda i dipendenti il portale di educazione finanziaria del Governo individua le seguenti caratteristiche:

  • residenza in Italia;
  • contratto a tempo indeterminato;
  • la persona deve aver compiuto la maggiore età e non avere più di 63 anni.

Nel caso dei dipendenti del settore privato viene sì data la possibilità di accedere alla cessione del quinto ma a condizione che l’azienda risulti assicurata, una misura, in realtà, obbligatoria anche per quanti operano nella PA.

I pensionati, invece, non devono avere più di 90 anni al momento dello scadere del finanziamento, limite che diverse società abbassano a 85 anni. La pensione deve inoltre attenersi a un importo minimo stabilito per legge. Il prestito può essere richiesto per un solo quinto, cosa che non avviene necessariamente nel caso dei dipendenti che possono in genere ottenere cifre più alte.

Quali sono i vantaggi

La cessione del quinto è un prestito che presenta condizioni solitamente più vantaggiose. Questo perché offre maggiori garanzie all’ente creditizio per quanto riguarda la restituzione.

Inoltre, si tratta di una formula piuttosto semplice da gestire, in quanto viene prelevata una porzione di stipendio/pensione concordati alla base in maniera tale da soddisfare le esigenze di entrambe le parti: è più facile che la rata presenti un importo effettivamente sostenibile per la persona nel lungo periodo.

Infine, i tempi di erogazione sono spesso più veloci, con la sola condizione di far pervenire alla società tutti i documenti richiesti. Una volta avvenuto tale passaggio e trovato un accordo tra le parti si procede con una certa rapidità.

L’anticipo sul TFR e l’assicurazione

La cessione del quinto è un finanziamento che viene di suo garantito attraverso un TFR maturato col passare del tempo: qualcosa che vale sia per i pensionati che per i lavoratori dipendenti.

Come abbiamo avuto modo di accennare è necessaria un’assicurazione che risulta obbligatoria per i lavoratori del settore privato come per quelli della PA. Questo a tutela della perdita del lavoro come del rischio vita, così da disporre di una somma ulteriore in aggiunta a quella del TFR da poter restituir.

Pertanto, per l’intera durata del prestito coloro che richiedono cessione del quinto non hanno diritto a ottenere anticipi sul TFR.

I documenti necessari

Quali sono i documenti che vanno conferiti all’ente finanziario così da avere accesso alla cessione del quinto? Vediamoli nel dettaglio:

  • documentazione anagrafica;
  • documentazione personale, comprese le certificazioni inerenti l’inquadramento del lavoratore;
  • documentazione reddituale. Nel caso dei pensionati è sufficiente il cedolino della pensione. Ai dipendenti, sia pubblici che privati, è richiesta l’ultima busta paga, il certificato di stipendio in cui viene indicata la data esatta di assunzione, la retribuzione mensile e annua, lorda e netta, l’importo del TFR maturato fino a quel momento.

Inoltre, il lavoratore deve firmare una delega attraverso la quale predispone l’autorizzazione per il datore di lavoro a pagare una rata mensile del prestito tramite una trattenuta sullo stipendio. L’ente creditizio si interfaccerà a sua volta con il datore di lavoro, dando avvio formale al versare le date tramite notifica sul contratto.

Cessione del quinto: ci sono dei rischi?

La cessione del quinto espone la persona a un impegno da sostenere per un certo periodo di tempo. È perciò fondamentale predisporre una rata adeguata rispetto alle proprie capacità di rimborso. Una volta approntata tale accortezza, inerente la restituzione del prestito, non sussistono particolari rischi ulteriori.