Innovazione

Bancaintesa: sorge a Torino l'Innovation Center di Intesa Sanpaolo

Bancaintesa innovation center torino
Contenuto curato da Massimo Chioni

Recentemente è stata stipulata una vera e propria alleanza tra la prima Banca torinese e due importanti Fondazioni locali, con l'obiettivo di promuovere nuovi investimenti a sostegno della tecnologia. L'Innovation Center di Intesa Sanpaolo, la Compagnia di San Paolo e la Fondazione CRT, infatti, hanno firmato un protocollo d'intesa per sancire la propria iniziativa a favore delle startup e delle imprese, in particolare di quelle che si occupano del campo dell'intelligenza artificiale e dello sviluppo di blockchain. Lo scopo è rendere la città di Torino un autentico fulcro dell'innovazione, così da migliorare l'economia del paese e istituire un solido legame tra i giovani e il mondo del business. Ciò emerge dalle parole pronunciate da Carlo Messina, Consigliere Delegato di Intesa Sanpaolo, nel corso di un'intervista.

Bancaintesa Sanpaolo, del resto, è da tempo impegnata nella valorizzazione delle aziende tramite programmi mirati di accelerazione a livello internazionale. Il progetto ha origine dalla consapevolezza che le realtà italiane basate sull'innovazione vanno incontro a una maggiore crescita del PIL, e che gran parte del fabbisogno di capitali destinato a simili investimenti, circa il 75%, ogni anno non viene coperto. La Banca e le due Fondazioni hanno stabilito di dar vita a uno spazio finalizzato all'elaborazione di idee e di strumenti tecnologici all'avanguardia, in modo da supportare determinati settori chiave. Si porrà una speciale attenzione nei confronti della circular economy e della data-driven economy: la prima ha il proprio perno nel riciclo di risorse e rifiuti e aspira all'evoluzione di quegli ambiti che riguardano la sostenibilità ambientale, mentre la seconda prevede l'utilizzo dei Big Data per la gestione dei vari business. Queste due branche e molte altre saranno incentivate da appositi investimenti, affinché Torino e le comunità internazionali connesse possano andare incontro a uno sviluppo significativo.

Il Segretario Generale della Fondazione CRT, Massimo Lapucci, ha a sua volta pronunciato parole molto interessanti. Egli ha sottolineato il ruolo essenziale delle OGR, le Officine Grandi Riparazioni di cui lui stesso è Direttore Generale. Questo complesso di edifici, conosciuto anche come Distretto di Cultura e Innovazione, rappresenterà la sede dell'hub creato da Intesa Sanpaolo Innovation Center, Fondazione CRT e Compagnia di San Paolo. L'iniziativa costituisce un saldo connubio di investimenti economici, competenze in materia di tecnologia e sostegno nei confronti del territorio. Saranno incoraggiati, in sintesi, tutti i progetti che puntano all'innovazione e alla crescita del paese. Ciò che davvero bisogna fare è pensare al futuro e ragionare nell'ottica di un miglioramento delle condizioni e del tenore di vita della popolazione.

Un hub per il futuro a Torino

Il "riassetto hi-tech della città", come è stato definito dal Presidente della Compagnia di San Paolo Francesco Profumo, si basa anche sulla rivalutazione di alcuni spazi comuni necessari per le operazioni di accelerazione e di sostegno alle imprese. Tra questi vi sono le suddette Officine Grandi Riparazioni, trasformate da insieme di edifici storici a centro di eccellenza per l'evoluzione della cultura contemporanea. Un ruolo fondamentale sarà rivestito anche dall'ascensore altamente tecnologico noto come LIFTT, frutto della partnership tra la Compagnia di San Paolo e il Politecnico di Torino. Sarà valorizzato anche Neva Finventures, il Corporate Venture Capital di Intesa Sanpaolo Innovation Center. L'epicentro materiale, come già messo in evidenza, sarà il complesso delle OGR, che si trovano nei pressi del Politecnico, della Fondazione LINKS e del grattacielo della Banca. Tutti questi elementi fanno parte del cosiddetto "miglio dell'innovazione di Torino", un unico, grande laboratorio concepito per gli esperimenti tecnologici, per le proposte avanzate di branding e per il supporto a quella che, a tutti gli effetti, è una vera e propria "economia dell'innovazione".

Le iniziative dell'alleanza tra Bancaintesa e le due Fondazioni prenderanno piede nel triennio compreso tra il 2019 e il 2021. Saranno coinvolte le startup ritenute meritevoli e si impiegheranno diversi capitali specializzati. Il già citato Francesco Profumo afferma l'importanza di questo accordo sancito dal protocollo: è necessario un lavoro in piena sinergia per ottenere buoni risultati. Il Presidente della Compagnia di San Paolo parla anche della discesa di Torino dalla seconda alla quarta posizione nell'ambito di una classifica nazionale, ossia quella incentrata sul numero di startup basate sull'innovazione. L'hub nato dalla recente partnership è volto anche a recuperare questo gap tramite una serie di progetti mirati. L'economia futura della città, in questo modo, potrà beneficiare delle azioni di vari poli scientifici, dai centri di ricerca alle università, nonché dell'evoluzione dell'industria tecnologica.

Si tratta, in definitiva, di un programma che concilia l'aspetto economico e quello culturale. Il patrimonio di conoscenze locale e internazionale è messo a disposizione di un autentico "ecosistema innovativo", sorto ad opera di un'alleanza strategica e in grado di competere con quello delle più avanzate città dell'Europa. L'apporto degli studenti universitari sarà indispensabile tanto quanto quello degli imprenditori, generando un efficace connubio di risorse intellettuali e finanziarie. L'obiettivo è sfruttare al massimo l'oggi per migliorare il domani.

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