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Reddito di Cittadinanza e formazione dei lavoratori: cosa c'è da sapere

Formazione
Contenuto curato da Massimo Chioni

Esiste una correlazione tra Reddito di Cittadinanza e formazione finalizzata all’inserimento lavorativo, e questa può essere un’opportunità non irrilevante per gli imprenditori operanti nei settori più disparati. Cerchiamo dunque di fare il punto.

Il Reddito di Cittadinanza è, come noto, una misura finalizzata a garantire un sostentamento economico di base a tutte le fasce di popolazione che versano in condizioni di povertà.

Questa misura di welfare è attiva oramai da diversi mesi, è utile sottolineare che essa non vuol essere un mero sussidio, bensì è nata in associazione ad alcune politiche attive di ricerca di lavoro.

Le politiche attive associate al Reddito di Cittadinanza

I percettori di Reddito di Cittadinanza non possono “accontentarsi” di quanto ricevuto, al contrario devono impegnarsi attivamente per individuare una propria collocazione professionale.

Sicuramente quest’ambizione da parte del Governo non si sta rivelando particolarmente semplice, ad oggi infatti queste misure di politica attiva non sono ancora entrate nel vivo e si auspica che possano farlo nei mesi a venire, ma che cosa ha previsto lo Stato per trovare un lavoro ai percettori di Reddito?

Premesso che tra i percettori di Reddito di Cittadinanza vi sono anche delle categorie esonerate dalla necessità di effettuare il cosiddetto “patto per il lavoro”, lo step con cui il cittadino si impegna, appunto, a cogliere le opportunità lavorative che gli si presentano, tale obiettivo viene perseguito in modi differenti.

I navigator e il loro ruolo

Anzitutto, si è scelto di potenziare i Centri per l’Impiego attraverso la contrattualizzazione, tramite la società in house Anpal Servizi S.p.A., dei cosiddetti navigator.

Questi professionisti non sono degli operatori tradizionali, bensì hanno il compito di affiancare i percettori del sussidio presentando loro delle opportunità lavorative.

Nello specifico, è previsto che sia il navigator a rivolgere al cittadino la cosiddetta “offerta congrua” di lavoro, la quale può essere rifiutata non oltre 2 volte, pena la decadenza del sussidio.

Incentivi per chi assume percettori di Reddito di Cittadinanza

Per facilitare l’ingresso lavorativo di queste persone, inoltre, sono stati stabiliti dei forti incentivi per i datori di lavoro che scelgono di assumere percettori di Reddito di Cittadinanza.

Come si può leggere nel sito Internet ufficiale del Reddito di Cittadinanza, questi incentivi vengono riconosciuti per le assunzioni con contratto a tempo indeterminato di tipo full time, devono inoltre sussistere una serie di condizioni affinché i benefit siano fruibili.

L’opportunità della formazione

C’è anche un ulteriore modo tramite cui si vuol facilitare l’ingresso nel mondo del lavoro di queste persone, ovvero la possibilità, per le imprese, di assumere persone già formate.

La formazione dei lavoratori è sicuramente un aspetto fondamentale e, allo stesso tempo, una delle voci che più pesano sul bilancio dell’azienda, di conseguenza tale prerogativa sa essere molto allettante.

Nello specifico, è previsto che l’imprenditore interessato possa far svolgere la formazione di cui ha bisogno presso società specializzate, contrattualizzando così una persona pronta per entrare in operativo.

Immaginando che un’impresa edile necessiti di una figura in grado di manovrare una gru, può fare in modo che un cittadino percettore del Reddito di Cittadinanza segua un corso di formazione presso un’azienda specializzata come www.lisaservizi.it, senza dover sostenere nessun costo.

Per il datore di lavoro che vuol informarsi circa tali opportunità, l’ideale è rivolgersi al Centro per l’Impiego della propria provincia chiedendo quali procedure attuare.

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