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Heading SEO: i titoli H1 e H2 possono fare la differenza

Contenuto curato da Massimo Chioni

Gli heading SEO rappresentano un aspetto cruciale all'interno di una pagina web e sono essenziali per garantire una buona visibilità e un flusso costante di visitatori. Uno degli scopi della SEO, infatti, è quello di agevolare la comprensione del testo da parte dell’algoritmo di Google, facilitandone la catalogazione nella base dati e successivamente fornendo quei contenuti agli utenti che effettuano ricerche basate su termini correlati a quella tematica.

Abbiamo parlato del ruolo degli heading SEO nei contenuti web e dell'importanza di questi titoli H1 e H2 con Sergio Perrelli, consulente SEO di Digicon, di seguito quanto è emerso dalle nostre domande.

H1 e H2, cosa sono e come utilizzarli?

H1 e H2 sono termini che derivano dal termine inglese “heading” e che in HTML si riferiscono alle "intestazioni", ciò che in italiano chiamiamo titoli e sottotitoli. Queste intestazioni sono cruciali per fornire una strutturazione chiara e sistematica al contenuto di una pagina web.

La cifra che segue la lettera H (che può estendersi fino a H6) denota il livello gerarchico di queste intestazioni. Ad esempio, l'H1 rappresenta il titolo principale visualizzato sulla pagina, mentre l'H2 serve come sottotitolo per paragrafi e sottosezioni, seguito da H3 e H4 che vengono impiegati occasionalmente per offrire una maggiore strutturazione e formattazione.

Qual è la funzione SEO di questi heading?

Gli heading H1 e H2 rivestono un ruolo cardine nella strutturazione chiara di una pagina web o di un articolo. Tuttavia, il loro ruolo non si limita solo a questo. Questi heading, oltre a migliorare la leggibilità, facilitano sia ai visitatori sia all'algoritmo di Google la comprensione immediata della disposizione dei contenuti. Funzionano anche come un catalizzatore per una migliore indicizzazione da parte di Google, aiutando il serach engine a restituire in testa alle SERP le pagine web più pertinenti per la ricerca dell’utente.

L'elemento H1 è l'intestazione principale, delineando sin dall'inizio il tema trattato. Di solito viene messo in risalto con un font di dimensioni maggiori e in grassetto, e dovrebbe includere la keyword principale per il quale è stato scritto il contenuto. Riassume anche l'essenza del contenuto, catturando l'interesse del lettore e incentivandolo a proseguire con la lettura.

Mentre è consigliabile utilizzare un unico H1 per ogni contenuto, gli H2 possono essere utilizzati più liberamente per arricchire l'esperienza del lettore. Queste intestazioni rappresentano i sottotitoli dei diversi paragrafi o delle sezioni e possono integrare delle parole chiave relative alla tematica espressa dall’H1.

Come scrivere heading H1 e H2 efficaci?

Includere heading efficaci nella nostra pagina web può influenzare positivamente il posizionamento di un sito web, migliorando la propria visibilità online.

La norma principale nella stesura degli H1 e H2, utili sia per i motori di ricerca sia per i visitatori, è l'inserimento delle parole chiave in maniera organica e naturale, evitando forzature. Intestazioni che sembrano spam a causa di un'inserzione innaturale di parole chiave rischiano di non essere gradite dall'algoritmo di Google, il quale potrebbe declassarle.

Nella composizione di questi titoli, la considerazione fondamentale dovrebbe essere sempre la qualità dell'esperienza offerta ai lettori: l'obiettivo principale è catturarne l'interesse, presentando contenuti pertinenti e di rilievo. È fondamentale evitare il fenomeno del clickbait, cioè l'utilizzo di titoli accattivanti che, tuttavia, non riflettono la sostanza dell'articolo o della pagina. Per coloro che possiedono un sito web e aspirano a migliorarne l'efficienza in termini di traffico e visibilità, la cura della SEO non si limita solo agli H1 e H2, dovrebbe bensì estendersi a tutti i contenuti del sito. Una corretta gestione della SEO può spingere un sito nelle posizioni più elevate nei risultati di ricerca, raggiungendo così clienti interessati ai servizi offerti.