Marketing

Strategia per creare contenuti virali

Viral marketing
Contenuto curato da Massimo Chioni

Le strategie e le tecniche di marketing oggi, per qualsiasi tipo di attività commerciale di produzione di beni o servizi, non può fare a meno della comunicazione social quella che avviene sul web, sui social network. Il passaparola di una volta si sposta in rete ma non perde la sua efficacia anzi la potenzia: il word of mouth diventa una vera e propria strategia commerciale. Oggi le battaglie di marketing si combattono a suon di visualizzazioni, condivisioni e "like" ricevuti. Ma non è semplice così come si pensa: non è affatto così scontato che si pubblicano dei contenuti e questi diventano immediatamente virali. Tutt'altro. I contenuti sul web devono rispondere a criteri ben precisi per poter diventare virali. Vediamo come:

La lunghezza del contenuto: quanto conta?

Siamo portati a pensare che i contenuti brevi sono anche quelli più letti. Chi legge da uno smartphone o da un tablet vuole contenuti veloci da leggere? Affatto. Secondo alcuni studi portati avanti niente di meno che dal New York Times, sembra che i contenuti più condivisi siano quelli  che contano dalle 3.000 alle 10.000 parole. Il motivo? Gli articoli lunghi sono anche più approfonditi sul tema, soddisfano chi legge e il desiderio di conoscenza, mentre i contenuti brevi rimangono superficiali.

Quando pubblicare?

Anche il giorno in cui si pubblica ha la sua importanza. Sembra che su  Facebook, Google + e Twitter si ottengano più condivisioni se si pubblica di martedì. Mentre su Pinterest di lunedì. Il motivo? Proviamo a fare un'analisi. Forse il lunedì si rientra a lavoro dopo il week - end e non si ha molta voglia di cercare contenuti e informazioni ma solo foto, argomenti che riguardano i nostri hobby (Pinterest per l'appunto) mentre il martedì si è tutti più efficienti. Sarà così?

Elenchi puntati e numerati

Quante volte abbiamo abbandonato un articolo perchè il disordine ci impediva di leggerlo? Gli elenchi puntati e numerati sono importantissimi. Servono a ricordare meglio e fissare le informazioni nella memoria. I famosi "dieci punti" oramai compaiono in tutti gli articoli, vero?

L'importanza delle immagini

Un buon testo se non accompagnato da una buona immagine è destinato a non essere virale. Anche l'occhio vuole la sua parte. Immaginate un contenuto su una pietanza gastronomica...come sarebbe senza foto? Allo stesso modo quando postiamo il link del nostro articolo su Facebook non dimentichiamo mai l'anteprima dell'immagine per suscitare interesse.

Ridere, emozionarsi, condividere

I contenuti positivi piacciono. Piacciono i contenuti che fanno ridere, che suscitano emozioni positive. Questo non significa che si debbano allora evitare contenuti seri: quello che deve essere positivo è l'approccio. Che inevitabilmente, infondendo serenità al lettore, indurrà anche a riflettere.

Ma dove vai se il quiz non ce l'hai

Contenuto permettendo, se nell'articolo piazzate un bel quiz, avete più chance di condivisione. Poche e semplici domande che non annoino il lettore ma che lo facciano interagire e che non lo facciano sentire come soggetto passivo che subisce il contenuto, ma che ad esso partecipa.

How to...come lo faccio?

Gli articoli in cui il lettore trova soluzione ai suoi problemi piacciono di più. Un contenuto deve essere utile e fruibile. Un contenuto su come (how to..) si fa la pasta frolla certamente verrà più letto rispetto all'articolo su che cos'è la pasta frolla. Perchè guarda all'aspetto pratico e si cala nella quotidianità del lettore.

Post e re - post

Postare è bene, re - postare è meglio. Riprendere un articolo già pubblicato e riproporlo ha indubbi vantaggi. Provare per credere!

Paese che vai influencer che trovi

Se vuoi diventare subito virale, dall'influencer devi farti aiutare!  Non c'è nulla da fare...le statistiche parlano chiaro: se un influencer ti cita, automaticamente sei più condiviso. Attrai gli influencer taggandoli. Chi trova un influencer trova un tesoro!

Autorevolezza

Autorevolezza significa non imporre il proprio punto di vista, ma piuttosto condividere le nostre esperienze, produrre contenuti di valore e oggettivamente chiari, stimolare una riflessione e la partecipazione democratica di chi interagisce con noi.

Lascia un commento