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LUISS, aperta la cattedra di "Open Innovation" in collaborazione con Maire Tecnimont

Contenuto curato da Massimo Chioni

L’Università LUISS Guido Carli ha aperto una nuova cattedra di Open Innovation, in collaborazione con Maire Tecnimont, un gruppo multinazionale impegnato nella trasformazione delle risorse naturale.

In una nota ufficiale pubblicata sul proprio sito, si legge che il gruppo “ha presentato la nuova cattedra in “Open Innovation” presso l’Università LUISS Guido Carli, assegnata al Professor Henry Chesbrough, Direttore del Garwood Centre for Corporate Innovation dell’Università della California a Berkeley e padre intellettuale del concetto di “Open Innovation”“.

La presentazione della cattedra si è svolta lunedì 2 dicembre presso il LOFT Luiss “con la partecipazione di Andrea Prencipe, Rettore Luiss Guido Carli, Fabrizio Di Amato, Presidente e azionista di maggioranza, Simona Romani Professoressa Luiss di Consumer behavior, Henry Chesbrough, Luiss University and University of California, Berkeley, Pierroberto Folgiero, Amministratore Delegato, laureato Luiss, e Maria Latella, giornalista de Il Messaggero, in veste di moderatrice del dibattito“.

Il dibattito, concluso da una sessione di domande e risposte e da un intervento di Paola Severino (Vicepresidente della Luiss) si è sviluppato attorno al concetto di “open innovation” secondo il quale le imprese non ricorrono soltanto a risorse interne ma anche a strumenti e competenze che provengono dall’esterno.

L’inaugurazione di questa cattedra” – ha commentato Fabrizio Di Amato -  “rappresenta un ulteriore passo avanti verso la Open Innovation, una vera e propria Rivoluzione Copernicana per le industrie di ogni settore. Credo, infatti, che oggi più che mai sia necessario un approccio open-minded che porti ad un’evoluzione delle Società da organizzazioni ‘chiuse’ ad organizzazioni ‘aperte’. Se l’innovazione è basata sulla capacità di cambiare mentalità, in modo tale da affrontate le sfide poste dalla digitalizzazione e dalla sostenibilità, dobbiamo, quindi, creare un ecosistema che coinvolga i diversi stakeholder”.

Nell’occasione è intervenuto anche il rettore dell’ateneo capitolino, Andrea Prencipe, che ha sottolineato come “l’elemento di differenziazione fondamentale tra l’Open Innovation e altre forme di collaborazione per l’innovazione risiede nella ricerca di partnership non ovvie che possano quindi offrire conoscenze, idee, competenze, informazioni non convenzionali, inaspettate, impensate ed a volte impensabili. I veicoli ed i canali di trasmissione di queste idee incoerenti e inattese sono informali e semplici; viaggiano attraverso strade digitali e passaparola“.

Non poteva mancare l’intervento del professor Henry Chesbrough, assegnatario della cattedra di Open Innovation. Il docente sarà impegnato anche nel lancio di un progetto di ricerca incentrato sull’analisi dei principi fondanti di questo modello di innovazione aziendale che, secondo il titolare del nuovo insegnamento, “deve far tesoro in maniera sistematica di collaborazioni, idee e risorse esterne rispetto al perimetro societario classicamente inteso. Dalle start-up al mercato globale delle idee e dei brevetti, questo modello illustra meglio dei precedenti perché un’azienda non abbia più bisogno di controllare, quasi di possedere, i processi di innovazione dall’inizio alla fine“.

L’organizzazione del corso

Come si apprende dal sito ufficiale della Luiss, il corso di Open Innovation sarà integrata nell’offerta formativa dell’ateneo sotto forma di Master, con l’obiettivo di “fornire una formazione mirata a manager, imprenditori, professionisti che desiderano acquisire nuove competenze per essere più competitivi nel mondo del lavoro“.

Il corso di studi si intitola “Master inter-ateneo di II livello in ‘Open innovation & Intellectual property’” (Open Innovation & IP) e verrà organizzato con il supporto dell’Università degli Studi di Torino – tramite la SAA School of Management. Il Master è indirizzato a diverse figure professionali: manager e imprenditori attivi nel settore della ricerca e dello sviluppo, funzionari e dirigenti della pubblica amministrazione, responsabili di uffici legali di aziende, esperti di trasferimento tecnologico, ricercatori e ingegneri impiegati in Università e Politecnici, laureati in discipline economiche e giuridiche. Va sottolineato come l’accesso alla Luiss, come si legge anche sul portale specializzato unidformazione.com -  sia subordinato al superamento di un test di ammissione.

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