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Chi è Greta Thunberg? La leader sedicenne contro il riscaldamento globale

Greta Thunberg
Contenuto curato da Massimo Chioni

Una delle figure più importanti degli ultimi tempi, che si batte in difesa dell'ecosistema con tutte le proprie forze, è la sedicenne Greta Thunberg. Nata a Stoccolma il 3 gennaio 2003, la ragazza è giovanissima ma già candidata al Premio Nobel per la pace: i suoi discorsi contro il riscaldamento globale hanno ispirato migliaia di persone, e continuano a essere alla base di una profonda sensibilizzazione che sta investendo la società odierna.

La studentessa svedese è colei che ha ideato i Fridays for Future, e che non lesina accuse anche pesanti rivolte ai maggiori responsabili dell'inquinamento e dei disastri ambientali. I governi mondiali che non seguono gli accordi sul clima rappresentano il principale bersaglio delle sue accorate parole, le quali non mancano mai di centrare il problema e di sottolineare il deperimento progressivo cui il nostro pianeta, man mano, sta andando incontro. A Greta, nel 2016, è stata diagnosticata la sindrome di Asperger, che si accompagna a disturbi ossessivo-compulsivi e ad episodi di mutismo: ciò vuol dire che la Thunberg si esprime soltanto quando è necessario, e lo fa con poche frasi, dirette e significative. La prodigiosa adolescente non esclude che questo particolare interesse per la tutela della natura sia dovuto anche allo spettro autistico, che la porta a vedere le cose da una diversa prospettiva rispetto ai coetanei.

La lotta della studentessa è iniziata tra le mura domestiche. I suoi genitori, spinti da convinzioni tanto forti e radicate, hanno adottato una dieta vegana e rinunciato all'auto a combustibile a favore di una elettrica. La madre, cantante lirica, ha abbandonato la carriera internazionale per non prendere più l'aereo, uno dei mezzi di trasporto più inquinanti in assoluto.

Con il passare dei mesi, il contributo di Greta si è esteso dalla famiglia alla città. L'adesione a un'associazione scolastica ha rafforzato la sua posizione, e lo stesso ha fatto uno sciopero contro le leggi sulla detenzione di armi tenutosi negli USA. Oggi, il volto della ragazza è automaticamente associato alla battaglia per la protezione dell'ambiente, ed è un'autentica icona per chi è sensibile a questi argomenti.

Il messaggio die i Fridays for Future

L'idea della giovane di Stoccolma si può riassumere in questo modo: la soluzione al riscaldamento globale consiste nel ridurre quanto più possibile le emissioni di anidride carbonica nell'atmosfera, rinunciando ai combustibili fossili e utilizzando solo macchinari e strumenti ecologici. La Thunberg non si attribuisce il merito di questa consapevolezza, già evidenziata nei diversi accordi sul clima, ma si scaglia con decisione verso quelle personalità politiche che ignorano tali disposizioni. L'impegno di Greta non è tanto scientifico quanto sociale, e ciò appare chiaro dai celebri Fridays for Future, le giornate dedicate interamente alla difesa della Terra.

All'inizio, le manifestazioni solitarie della studentessa si svolgevano tutti i giorni. L'attuale sedicenne, allora quindicenne, saltava quotidianamente le lezioni per mostrare il proprio disappunto davanti al Parlamento svedese, con l'unica compagnia di una tavola di legno con su scritto "skolstrejk för klimatet" ("sciopero scolastico per il clima"). Con il tempo le proteste furono riservate al venerdì, decisione da cui nacquero i Fridays for Future. Poco dopo, giunsero all'adolescente i primi inviti per la partecipazione a convegni di rilievo.

Greta Thunberg - skolstrejk för klimatet

Gli interventi nel corso delle conferenze

Nel 2018, la Thunberg si recò a Katowice e accusò senza appello i rappresentanti degli Stati che in quei giorni si erano riuniti per discutere degli accordi di Parigi del 2015. Le affermazioni della giovane suonarono come vere e proprie stilettate: "non siete abbastanza maturi per dire le cose come stanno", sono state le sue parole rivolte ai presenti; "voi avete paura di diventare impopolari". In questa occasione Greta dimostrò di non avere peli sulla lingua, e di non esitare nemmeno di fronte alle autorità più importanti. Gli astanti rimasero alquanto sorpresi, incerti sulle proprie sedie, ma intanto la ragazza aveva definitivamente catturato l'attenzione del grande pubblico internazionale.

Il suo contributo venne in seguito richiesto per il World Economic Forum della città svizzera di Davos. I partecipanti arrivarono con costosi jet privati, mentre l'attivista giunse sul posto dopo 32 ore di treno. La Thunberg pose l'accento sulla brama di denaro delle maggiori multinazionali, senza timore di risultare sgradita o malvista. La sua forza d'animo emerse poi nel febbraio 2019, di fronte ai commissari del Comitato economico e sociale presieduto da Jean-Claude Juncker. Anche in tali circostanze il discorso di Greta fu cristallino: i leader di tutto il mondo saranno ricordati come villain, "malvagi, farabutti", perché si sono rifiutati di agire.

La teenager ha esternato le proprie convinzioni persino davanti al Parlamento europeo e a Roma. Rimarranno nella storia il suo incontro con Papa Francesco in Piazza San Pietro, e le lodi della giovane a sostegno dell'enciclica Laudato si'. Non è molto frequente che una sedicenne mostri una simile personalità, e gli interventi di Greta sono destinati a restare per sempre nella memoria di chi si interessa delle sorti del pianeta.

La traversata oltreoceano

Un evento in particolare è emblematico del coraggio di Greta Thunberg. Si tratta del suo viaggio oltreoceano, compiuto su una barca a vela a zero emissioni per raggiungere il summit per il clima delle Nazioni Unite il 23 settembre 2019. Poco dopo, la ragazza si è recata alla Conferenza mondiale sul clima COP 25 a Santiago del Cile. Straordinariamente significative sono state le sue parole, semplici ma dirette, pronunciate al summit dell'ONU dopo l'ingresso del presidente Donald Trump: "how dare you?", "come osate?".

Il libro di Greta Thunberg: "La nostra casa è in fiamme"

Greta Thunberg - La nostra casa è in fiamme

«Ci troviamo di fronte a una catastrofe. Voglio che proviate la paura che provo io ogni giorno. Voglio che agiate come fareste in una situazione di crisi. Come se la vostra casa fosse in fiamme. Perché è quello che sta succedendo.»

Attualmente, è impossibile trovare qualcuno che non abbia mai sentito nominare Greta Thunberg. La studentessa originaria di Stoccolma costituisce un solido punto di riferimento per coloro che lottano per la salvaguardia dell'ambiente. L'adolescente è promotrice di un cambiamento che riguarda tanto i giovani quanto gli adulti: non solo i primi, ma anche i secondi devono impegnarsi per garantire a tutti un mondo migliore e più sicuro. Basti pensare che numerosi genitori, incalzati dai figli o spontaneamente, hanno unito la propria voce a quella di Greta, e stanno dando vita ad associazioni per la tutela della Terra. Il messaggio è stato lanciato, e si spera che faccia davvero la differenza in un futuro prossimo.

Greta Thunberg e gli haters

Greta Thunberg ci colpisce in pieno, ogni volta che parla e che prende una posizione, incredibilmente distante dalle parole e dagli atteggiamenti tipici della sua età. La si può amare oppure odiare, ma quello che è certo è che Greta suscita delle emozioni forti e non ci lascia indifferenti. Ed ecco che è accaduto ciò che, forse, nessuno si aspettava: Greta Thunberg non unisce ma divide. Infatti, la popolazione mondiale è palesemente schierata in due fronti opposti e lei è nel mezzo: tra chi la ammira proponendola per ricevere il Nobel per la pace e chi la disprezza, vantandosi di scorgere oltre i suoi teneri occhi azzurri un'insaziabile sete di potere e di fama. Il luogo privilegiato, che è destinato ad accogliere questo scontro epocale, è rappresentato dai social network, in cui tutto si esprime senza filtri, in tempo reale e senza la minima pietà. La colpa di Greta è quella di aver calamitato l'attenzione su un problema universale, comune a tutti in ogni parte del mondo e, purtroppo, ben conosciuto. Quello che dice e quello che rappresenta è il frutto della coscienza di ognuno di noi ed incarna la consapevolezza della verità che si cerca, in ogni modo, di non vedere, di rimandare e di sottovalutare. Quello che dice Greta è risaputo, infatti i suoi discorsi sono ricchi di ovvietà. Ma quello che colpisce più di ogni altra cosa è la serietà con cui l'adolescente svedese esprime le proprie idee e cerca di scuotere le nostre responsabilità. Nessuno della sua età prima di lei ha affermato gli stessi concetti in questo modo. Ed è così che lo scontro tra i sostenitori e i detrattori si svolge in rete, senza risparmiare alcun insulto e illazione alla piccola Greta, per il feroce desiderio frutto di un insano cinismo di smascherare una "nana deforme” e “mocciosa viziata pagata dai poteri forti", come è stata recentemente definita. Forse bisognerebbe concentrarsi più sul significato e sul messaggio di cui Greta è divulgatrice, perché che ci piaccia o no, ciò che esprime è sacrosanto. Quindi perché impegnare tempo e mezzi per cercare di scoprire i motivi che giustificano la determinazione di Greta nella difesa dell'ambiente, nella vile speranza che sotto sotto si nasconda qualcosa di ignobile e poco virtuoso? E se il motivo fosse, semplicemente, la ricerca del benessere di ognuno di noi?

Vertice Onu tenutosi a New York il 23 settembre 2019, Greta Thunberg attacca i leader mondiali

 

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