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Finanziamenti alle imprese: tra crowdfunding e finanza agevolata

Finanziamenti alle imprese
Contenuto curato da Massimo Chioni

Le imprese italiane, in particolare le piccole e medie imprese, trovano sempre maggiori difficoltà ad ottenere finanziamenti in banca.

Il motivo è che molto istituti bancari stando preferendo altre forme di investimento rispetto alla concessione di finanziamenti, in particolar modo alle imprese medio piccole.

A trovare maggiori difficoltà sono essenzialmente le micro imprese e le start up che, spesso, non dispongono di capitale proprio sufficiente.

Come scopriremo grazie al contributo degli esperti di FinanzaFacile.net, fortunatamente esistono molti canali alternativi di accesso al credito, che tutti gli imprenditori dovrebbero conoscere e prendere in considerazione per ampliare o sviluppare la propria attività.

In particolare, analizzeremo due realtà che nel nostro Paese sono già ben radicate ma purtroppo non conosciute in modo approfondito, soprattutto dalle piccole e medie imprese.

Stiamo parlando del crowdfunding e della finanza agevolata.

Cos’è il crowdfunding

Il termine crowdfunding, in italiano, significa letteralmente raccolta fondi ed in effetti parliamo proprio di un meccanismo grazie al quale un progetto imprenditoriale può raccogliere finanziamenti da una moltitudine di persone.

Come vedremo nel prossimo paragrafo, esistono varie tipologie di crowdfunding, ognuna delle quali si differenzia dall’altra per via del meccanismo con cui avviene tale raccolta fondi.

Ciò che accomuna tutte le sfumature di crowdfunding è che l’incontro tra investitori ed idea imprenditoriale da finanziare avviene online, mediante delle piattaforme che gestiscono l’intero iter di raccolta.

Analizzando le varie tipologie, indicheremo anche quali sono le principali piattaforme italiane di crowdfunding per ciascuna categoria.

Le diverse tipologie di crowdfunding

I tipi di crowdfunding a cui un’impresa o una start up può aspirare sono:

  • il reward based;
  • l’equity based;
  • il lending based;
  • il donation based.

Il reward based

Si tratta della forma di crowdfunding più diffusa perché si basa sul principio di reciprocità.

A ciascun investitore che decide di finanziare il progetto, viene riservata una ricompensa proporzionata all’entità del suo sostegno economico.

Reward, infatti, significa proprio ricompensa.

In Italia le principali piattaforme di reward based sono Eppela ed Ulele.

L’equity based

L’equity crowdfunding ha invece un funzionamento molto diverso perché prevede l’acquisizione da parte dei finanziatori di una quota dell’azienda.

In tal senso i sostenitori di un progetto tramite questo meccanismo diventano quindi soci, assumendosi in parte il rischio d’impresa.

Tra le principali piattaforme italiane, che operano sotto la vigilanza della Consob, citiamo Mamacrowd e Crowdfundme.

Il donation based

Il donation based viene utilizzato esclusivamente per il finanziamento di progetti di volontariato e senza scopo di lucro.

A differenza del reward based, non sono previste ricompense per i sostenitori.

Le piattaforme italiane a cui rivolgersi in questo caso sono, ad esempio, Let’s donation e Funditaly.

Il lending based

Il lending based crowdfunding permette di ottenere un vero e proprio prestito da restituire a rate ed in aggiunta ad interessi che sono leggermente più alti rispetto a quelli applicati dalle banche.

Solitamente più investitori privati, ed alcuni casi anche istituzionali, diversificano il loro portafoglio d’investimenti supportando più progetti contemporaneamente.

Per poter presentare un progetto secondo il meccanismo del lending crowdfunding è necessario dimostrare di essere in grado di restituire il prestito, presentando delle garanzie.

Le piattaforme di riferimento in Italia sono Prestiamoci, Smartika e Borsa del Credito.

Come funziona la finanza agevolata

Oltre al crowdfunding, un altro strumento prezioso per finanziare un’idea imprenditoriale è la finanza agevolata.

Per il 2020 di stima che in Italia sono disponibili circa 57 miliardi di euro in finanziamenti pubblici messi a disposizione da centinaia di enti erogatori differenti, tra Regioni, Stato italiano, Camere di commercio ed altri enti.

Il fine ultimo delle finanza agevolata è fornire finanziamenti a tassi agevolati ed a fondo perduto per supportare la nascita e lo sviluppo di aziende già esistenti o di nuova costituzione.

Un occhio di riguardo viene concesso, in particolare, alle aziende fondate da under 35, da donne o che operano in particolari aree disagiate del Paese, come il sud Italia.

Per accedere ai finanziamenti pubblici è necessario trovare il bando adatto alle proprie esigenze e presentare la domanda in modo conforme e nei tempi prestabiliti dal bando stesso.

Dove trovare i bandi per accedere ai finanziamenti agevolati

Uno degli enti a cui fare riferimento per essere costantemente aggiornati sui principali bandi pubblici disponibili è Invitalia, l’Agenzia nazionale per l’attrazione d’investimenti e lo sviluppo d’impresa.

Sul sito Invitalia.it sono disponibili una serie di aggiornamenti su tutti i bandi attivi più importanti come Resto al Sud, Nuove imprese a tasso zero e Smart e Start.

Per quanto riguarda l’imprenditoria femminile, un altro sito da tenere d’occhio è Imprenditricioggi.governo.it, il portale dedicato a misure di sostegno rivolte esclusivamente alle imprese al femminile.

Come presentare una domanda

Le domande di accesso ai bandi, che spesso sono inviate in modo telematico, devono essere presentate entro e non oltre il termine indicato dal bando stesso.

Il più delle volte accedere ai bandi non è semplice, tanto da richiedere l’intervento di un consulente specializzato in finanza agevolata, che può presentare la domanda per conto dell’imprenditore.

Uno degli elementi più importanti è la redazione di un business plan professionale, che possa convincere la commissione chiamata a valutare i progetti presentati, della bontà dell’idea da finanziare.

In tal senso gioca un ruolo cruciale la fattibilità e la redditività presunta del progetto.

Altre forme di finanziamento alternative per le imprese italiane

Oltre al crowdfunding ed alla finanza agevolata esistono altre forme di finanziamento alternative che, negli ultimi anni, stanno prendendo piede anche nel nostro Paese.

Una grande opportunità è rappresentata dagli investitori informali, meglio noti come business angels, imprenditori che decidono di investire parte dei loro capitali ed energie per supportare una start up nella sua fase di nascita e sviluppo.

Per i giovani imprenditori under 35, che vivono nelle regioni del sud Italia, è poi disponibile un ulteriore prezioso strumento di finanziamento, che prende il nome di prestito d’onore.

Questa forma di finanziamento viene di solito erogato come prestito a tasso agevolato nella misura del 90% dell’importo finanziato e per la restante parte a fondo perduto.

Il finanziamento agevolato viene restituito secondo un piano di rimborso che non può superare gli 8 anni.

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