Rudy Bandiera è un blogger, consulente Web, imprenditore e anche giornalista per non farci mancare niente.
Indice
- 1 Chi è Rudy Bandiera?
- 2 Quale è la formula segreta del successo personal professionale del ‘fenomeno Rudy Bandiera’?
- 3 Cosa diresti a chi cerca di imitarti per avere altrettanto successo?
- 4 A cosa ‘serve’,secondo te, essere presenti sui social?
- 5 Quali suggerimenti pratici daresti per declinare in modo ottimale la propria presenza sui principali social?
- 6 Nella tua visione, quale sarà il marketing dei prodotti e servizi del futuro?
Chi è Rudy Bandiera?
R: è un blogger, consulente Web, imprenditore e anche giornalista per non farci mancare niente
No dai, scherzo, in realtà è uno che si diletta nell’utilizzo della Rete e che di questo diletto ha fatto un mestiere.
Quale è la formula segreta del successo personal professionale del ‘fenomeno Rudy Bandiera’?
R: ecco… beh questa domanda mi incasina. Il punto sarebbe definire “il fenomeno Rudy Bandiera” ovvero cercare di capire se di fenomeno si tratta, se si tratta di “bolla” o di un momento o addirittura di nulla.
Una cosa è assolutamente certa ovvero che metto tutto quello che ho in tutto quello che faccio e questo penso si veda e si senta.
L’altra sera si parlava con degli amici sul come ci si deve costruire il personal branding e ne è uscito che… NON si deve costruire.
Il costrutto è qualcosa di artificioso. Anzi, artifizioso
Cosa diresti a chi cerca di imitarti per avere altrettanto successo?
R: ah di NON imitarmi!
Si tratta, come spesso accade, di percezioni: se qualcuno imita qualcun altro si vede e si sente subito. Lo si percepisce.
Ognuno di noi deve trovare la propria strada e seguire quella, copiando (non imitando) anche le cose che negli altri funzionano ma mutuandole su di noi.
Mi spiego: se vedo uno che fa dei video fichi posso decidere di farli a mia volta, ma non come li ha fatti lui altrimenti… sarei lui.
R: Riporto un passaggio del mio ultimo libro, ti rispondo con questo: si è sempre erroneamente sostenuto che la vita reale e la vita digitale siano distinte ma la verità è tutt’altra: la vita reale e la vita digitale sono due facce della stessa medaglia, anzi sono la stessa faccia della stessa medaglia.
Il punto è che quello che facciamo online si ripercuote sulla nostra vita offline e viceversa… chiedere quanto è importante essere online è come chiedere quanto sia importante essere offline… un sacco!
R: ci sono una moltitudine di cose che si possono fare, la prima è cercare di produrre contenuti che siano il più possibile diversificati, passando dalle cose relativamente personali a quelle di interesse comune.
Non ci possiamo sempre e solo lamentare o sempre e solo raccontare di noi o sempre solo parlare di cronaca o tecnologia. Dobbiamo essere diversificati, per non sembrare dei mono maniaci.
Nella tua visione, quale sarà il marketing dei prodotti e servizi del futuro?
R: passerà sempre di più per le persone. Circa i due terzi dei rapporti commerciali al mondo si basano sui rapporti umani, sul passaparola.
Direi che nei rapporti umani ci si potrebbe investire un bel pochino
Intervistatrice: Anna Fata