Marketing

Ecosistemi di Marketing: Intervista al Team di B&S Company

Ecosistema di marketing
Contenuto curato da Massimo Chioni

Il funnel marketing è un concetto che sta guadagnando sempre più attenzione nel mondo degli affari, ma per molte aziende rimane ancora un'idea poco chiara. Quando parliamo di "funnel marketing", non ci riferiamo a un singolo strumento o pagina web, ma a un intero ecosistema integrato che guida il cliente dal primo punto di contatto fino alla conversione finale. Come per ogni aspetto del marketing, anche la creazione di un funnel richiede una strategia ben pensata e adattata alle specifiche necessità di ciascun business. Questo è un concetto che molte imprese non comprendono pienamente, spesso limitandosi alla costruzione di un semplice sito web.

Abbiamo avuto l'opportunità di discutere con il team di B&S Company, per scoprire quali sono gli errori più comuni che le aziende commettono quando cercano di implementare un funnel e come evitare questi ostacoli.

Qual è l’idea alla base del Funnel Marketing?

Il funnel marketing è potente perché permette di trasformare un processo complesso, come quello della vendita, in un percorso chiaro e misurabile. L’idea è accompagnare il cliente attraverso diverse fasi: dalla scoperta del brand fino alla decisione d’acquisto e oltre, fidelizzandolo. Il segreto per approcciarlo è partire sempre dal cliente, non dal prodotto. Capire chi è il tuo cliente ideale, quali problemi vuole risolvere e quali emozioni guida le sue decisioni è la base. Solo dopo aver chiarito questi aspetti si può costruire un funnel che sia davvero efficace.

Molti imprenditori pensano che basti creare un funnel per vedere i risultati. Quali sono, invece, gli errori più comuni?

L'errore più comune è credere che il funnel sia solo una sequenza di email o di pagine di vendita. In realtà, il funnel è un ecosistema. Ogni elemento deve lavorare in sinergia: le ads, i contenuti organici, le email, il copy, persino l’assistenza clienti. Inoltre, c’è spesso una mancanza di attenzione alla misurazione. Senza dati è impossibile ottimizzare. Un altro errore è non considerare la retention: il funnel non termina con l’acquisto, ma con il cliente che diventa ambasciatore del tuo brand.

Hai parlato di ecosistema. Come definireste un ecosistema di marketing ben progettato?

Un ecosistema di marketing è l’interconnessione di tutte le strategie e i canali che un business utilizza per acquisire e fidelizzare clienti. Pensalo come un’orchestra: ogni canale – Instagram, email, ads, blog – è uno strumento che deve suonare in armonia con gli altri. Un ecosistema ben progettato ha tre caratteristiche principali:

  1. Coerenza del messaggio: indipendentemente dal canale, il messaggio e i valori del brand devono essere chiari e riconoscibili.

  2. Automazione intelligente: non si tratta solo di risparmiare tempo, ma di personalizzare l’esperienza del cliente a livello scalabile.

  3. Flessibilità: i mercati cambiano continuamente. Un ecosistema deve essere adattabile alle nuove tendenze e ai comportamenti dei consumatori.

Come dovrebbe iniziare un imprenditore che non ha mai creato un ecosistema?

Il primo passo è sempre la chiarezza. Identifica il tuo cliente ideale e mappa il suo percorso d’acquisto: quali problemi ha? Dove cerca soluzioni? Quali emozioni lo spingono? Una volta fatto questo, scegli uno o due canali principali per iniziare e integra altri strumenti gradualmente. Inoltre, usa la tecnologia a tuo favore. Ci sono strumenti come CRM, software di automazione e piattaforme di analytics che semplificano il lavoro. Ma attenzione: tecnologia senza strategia non porta risultati.

Il marketing sta diventando sempre più tecnologico. Quanto conta ancora l’aspetto umano?

È fondamentale. La tecnologia è uno strumento, non il fine. Le persone vogliono sentirsi capite, ascoltate e connesse. Anche nel funnel più automatizzato, un messaggio che sembra autentico può fare la differenza. Inoltre, il rapporto umano diventa cruciale nelle fasi di assistenza clienti e follow-up. Le aziende che riescono a bilanciare tecnologia e empatia umana saranno quelle che avranno successo nel lungo termine.

Qual è la vostra visione per il futuro del funnel marketing e dell’ecosistema di marketing?

Pensiamo che il futuro sia nell'iper personalizzazione e nelle esperienze ibride. Le persone si aspettano esperienze su misura, ma senza sentirsi invase. Ci sarà sempre più spazio per l’intelligenza artificiale, ma il focus rimarrà sulle emozioni. E, soprattutto, vedo una crescita dell’ecosistema inteso non solo come canali, ma come comunità: brand che costruiscono tribù di clienti che si sentono parte di qualcosa di più grande.

Un consiglio pratico per chi legge?

Non cercate la perfezione, cercate la progressione. Un funnel o un ecosistema di marketing non saranno mai perfetti al primo tentativo. Testate, analizzate e adattate. Ma, soprattutto, ricordate che il marketing non è vendere. È creare relazioni.