Business

Artigianato: come proteggere il business e rendere il proprio marchio più famoso

Contenuto curato da Massimo Chioni

Il settore dell’artigianato è in ripresa. Sono sempre più numerosi infatti i consumatori che vogliono fare acquisti di alto livello, niente a che vedere insomma con i prodotti spesso dozzinali e realizzati in serie della grande distribuzione. Sono consumatori alla ricerca di prodotti originali, se non addirittura unici nel loro genere. Desiderano acquistare prodotti realizzati con materiali di prima scelta, preferibilmente naturali e quanto più possibile ecosostenibili.

Questo è un bene per gli artigiani, che finalmente hanno una platea più vasta a loro disposizione. Peccato però che con la concorrenzialità crescente, cresca anche il rischio che i propri prodotti ed idee vengano rubati e contraffatti. Se la concorrenzialità è alta, è anche necessario rendere quanto più possibile famoso il proprio marchio. Come riuscire a proteggere il business e allo stesso tempo rendere il marchio sempre più famoso? Sono molti i piccoli escamotage che è possibile far scendere in gioco. Tra questi, dobbiamo ricordare anche i timbri a fuoco.

Timbri a fuoco, una valida scelto per proteggere il proprio marchio e farlo conoscere

I timbri a caldo, o a fuoco che dir si voglia, permettono di stampare il marchio, il logo dell’artigiano e il nome in modo semplice e veloce sui prodotti artigianali realizzati. In questo modo è possibile renderli ben riconoscibili nella massa delle realizzazioni artigianali disponibili sul mercato. Si evita così che il consumatore acquisti un prodotto credendolo originale quando invece si tratta solo di una copia.

Stampando il marchio in bella vista inoltre, un numero maggiore di persone può entrare in contatto con il logo o il nome dell’artigiano, arrivando a conoscerlo, a scoprirlo. È uno strumento di marketing insomma a tutti gli effetti, che fa circolare un marchio, che fa circolare un nome e che rende possibile per un artigianato catturare l’attenzione e di conseguenza ottenere un maggior numero clienti e guadagnare di più.

I timbri a caldo possono essere utilizzati su molte diverse tipologie di materiali, tipiche del settore artigianale. Pensiamo ad esempio al legno e al truciolato, al sughero, al cuoio, al cartone. Anche la gomma e la plastica possono essere stampate con un timbro a caldo senza alcuna difficoltà. Senza dimenticare il settore alimentare. Sì, i timbri a caldo sono utili anche per marcare alcuni alimenti come carni e formaggi.

Dare visibilità al marchio e fidelizzare i clienti

I timbri a fuoco sono un piccolo escamotage che è possibile far scendere in gioco quando si desidera proteggere il brand e far sì che possa essere conosciuto da una platea vasta. Ovviamente ogni altro strumento o macchinario che permetta di marchiare un prodotto è una scelta altrettanto valida.

Credere però che solo questo genere di strumenti sia adatto allo scopo è del tutto sbagliato. Oggi come oggi per poter ottenere la giusta visibilità e rendere riconoscibili i prodotti realizzati, gli artigiani hanno a loro disposizione anche il web, social network in modo particolare. I social network offrono agli artigiani la possibilità di raccontarsi e di raccontare il loro lavoro. Attraverso questi racconti, gli artigiani possono differenziarsi dalla massa, spiegando quali siano quei dettagli che li rendono diversi da tutti gli altri. Possono parlare di tematiche interessanti, così da ottenere un maggior numero di seguaci, che possono poi con il tempo essere trasformati in clienti a tutti gli effetti. Parlando di tematiche interessanti, è anche possibile mantenere nel tempo i clienti che è già stato possibile ottenere in passato, fidelizzarli insomma, far sì che non vadano alla ricerca di altri artigiani.