Innovazione

Uno dei 5 supercomputer più potenti del mondo sarà installato al Tecnopolo di Bologna

Computer più potente del mondo
Contenuto curato da Massimo Chioni

Verrà installato in Italia, e più precisamente a Bologna, uno dei 5 computer più potenti al mondo, il più performante a livello europeo. Il nostro Paese, infatti, è stato scelto per accogliere uno dei centri di super calcolo più all'avanguardia a livello globale: la location individuata è quella degli spazi del Tecnopolo di Bologna, ed è qui che sarà collocata una macchina in grado di elaborare ogni secondo un miliardo di miliardi di calcoli.

Quando inizierà a lavorare il computer?

Nel caso in cui tutto andasse come previsto, passerà poco più di un anno prima che il dispositivo possa essere operativo, visto che il computer dovrebbe entrare a regime entro la fine del prossimo anno. La sua potenza, grazie a specifici applicativi cloud, sarà messa a disposizione delle aziende, degli istituti di ricerca e delle università. L'apparecchio avrà la capacità di risolvere problemi che, dal punto di vista computazionale, sono caratterizzati da un livello di complessità così elevato che i computer generici non sono in grado di farvi fronte. In pratica, nel giro di un'ora questo super computer riuscirà a fare ciò che i dispositivi normali sono in grado di fare nel corso di molti anni.

Il super computer più potente del mondo negli Stati Uniti

Al momento, si trova negli Stati Uniti il super computer che garantisce le performance più potenti al mondo: esso occupa una superficie di più di 500 metri quadri, e il suo nome è Summit. A finanziarlo è stato direttamente il governo americano, che a questo proposito ha stanziato una cifra pari a 200 milioni di dollari, indispensabili per sostenerne i costi. Basti pensare che il suo consumo di energia corrisponde a quello richiesto da 8mila case, e non potrebbe che essere così, vista la potenza di 200 petaflop (questa unità di misura serve a indicare la quantità di operazioni che vengono effettuate in un solo secondo).

Una novità per l'Europa

Il super computer di Bologna, dunque, sarà una novità, almeno a livello europeo, e lo sarà a maggior ragione per il nostro Paese. Gli esperti sottolineano che, allo stato attuale, un dispositivo che abbia caratteristiche paragonabili a quelle dell'apparecchio destinato a essere installato nel capoluogo emiliano non esiste ancora. La potenza del super computer bolognese, infatti, sarà superiore a quella di Summit, nell'ordine dei 270 petaflop. Il suo nome - scelto, a dir la verità, senza sforzi di fantasia eccessivi - sarà Leonardo, scelto ovviamente per omaggiare il genio fiorentino di cui nel 2019 ricorrono i 500 anni della morte; il suo costo, invece, sarà di 240 milioni di euro. O, almeno, questo è l'importo che è stato stanziato a proposito: metà proviene dal nostro Paese e metà proviene dalla Ue.

A che cosa servirà il super computer

Uno degli ambiti in cui sarà utilizzato il super computer di Bologna è quello medico: grazie ad esso, infatti, si avrà la possibilità di sensibilizzare nuove molecole. Ma non è tutto, perché un dispositivo così potente è anche in grado di capire ed esaminare in modo più efficace rispetto a ciò che avviene oggi la natura del cancro e di altre malattie, ma anche le mutazioni genetiche. La genomica è un'altra delle applicazioni previste, ma non vanno dimenticate la pianificazione urbana, l'industria, la difesa e la cyber sicurezza. A tal proposito, l'impianto bolognese consentirà di identificare la provenienza degli attacchi informatici, in modo tale che sia possibile rispondere di conseguenza. Le forze dell'ordine avranno a disposizione strumenti più efficienti per le indagini, e inoltre non sarà impossibile eseguire simulazioni nucleari.

Quali benefici per i cittadini comuni

Non è difficile, insomma, intuire che anche i cittadini comuni potranno trarre diversi vantaggi dalle funzionalità di questo apparecchio, a cui si potrà ricorrere anche per favorire e promuovere lo sviluppo di smart cities: le cosiddette città intelligenti, infatti, non possono prescindere dalle analisi in tempo reale dei dati che vengono raccolti, anche per la gestione e il monitoraggio delle infrastrutture di trasporto più grandi.

I vantaggi per l'ambiente

La tecnologia permetterà, ancora, di comprendere con più facilità l'evoluzione dei modelli meterologici e del clima, per esempio per riuscire a prevedere i percorsi delle inondazioni o la destinazione delle bombe d'acqua. In presenza di fenomeni climatici estremi, pertanto, sarà più semplice attivare tutti i sistemi di allerta del caso. A livello industriale, inine, i cicli di produzione delle auto saranno più che dimezzati, passando da 5 a 2 anni, e anche le imprese del settore aereo si potranno avvalare del super calcolo per testare aeromobili o singoli componenti, oltre che per provvedere a simulazioni molto più complesse.

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