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Stories IG: accedere alle storie di Instagram senza registrarsi

Contenuto curato da Massimo Chioni

Story Insta e Storiesig sono due strumenti del tutto gratuiti che permettono di consultare le ultime storie di utenti di Instagram e, se lo si desidera, di scaricarle, sia che si tratti di foto sia che si tratti di video. Entrambi i tool possono essere usati da browser web e offrono un vantaggio significativo, visto che le storie Instagram altrui possono essere visualizzate senza che occorra essere iscritti al social. I due siti possono essere paragonati, dal punto di vista del funzionamento, a dei proxy che agiscono come intermediari tra la piattaforma di Instagram e il sistema client degli utenti. Tutto quello che si deve fare è digitare il nome utente del profilo Instagram che si vuole visualizzare nella casella di ricerca apposita: a quel punto, dopo aver premuto Invio, sarà possibile accedere alle storie e, nel caso in cui si sia interessati, effettuare il download.

Il trattamento dei contenuti altrui

Poco tempo fa Instagram ha reso noto che i contenuti che altri utenti pubblicano sul social non possono essere ripubblicati da altre parti in maniera automatica. In particolare, si potrebbe verificare una violazione dei diritti di autore altrui anche se si ricorresse alla pratica ormai diffusa dell’embedding, che prevede di inserire nelle proprie pagine web i contenuti di altri profili Instagram attraverso il codice che il social stesso mette a disposizione. Lo stesso discorso vale per le storie, che sono contenuti che 24 ore dopo essere stati pubblicati giungono al termine del proprio ciclo di vita.

Come si usano Storiesig e Story Insta

Se si decide di utilizzare Story Insta, per accedere ai contenuti che sono stati pubblicati più di recente è sufficiente fare clic sul cerchio “Posts” che si trova sulla destra della foto del profilo Instagram con l’icona di una fotocamera. Che si usi Storiesig o un altro servizio dello stesso tipo, è in ogni caso possibile visualizzare le storie di Instagram che altri utenti hanno pubblicato senza che si sia costretti a fornire informazioni a proposito della propria identità. Vale la pena di precisare che né Story Insta né Storiesig offrono informazioni precise in relazione alle policy che riguardano la gestione dei dati. È molto probabile, comunque, che solo l’indirizzo IP del sistema client adoperato venga memorizzato. Volendo, è sempre possibile navigare in modo anonimo, attraverso Tor Browser.

Le storie di Instagram

Le storie di Instagram sono state introdotte più di quattro anni fa, nell’estate del 2016: si tratta di una funzione per mezzo della quale è possibile condividere video e foto che sono stati realizzati in modalità portrait, e cioè in verticale, per non più di 24 ore. In questo arco di tempo tutti i follower di un profilo possono vedere la sua storia, o le sue storie; al termine delle 24 ore, poi, esse vengono rimosse in automatico. Le storie, però, non spariscono del tutto: infatti restano pubblicate in privato sul profilo dell’utente. I contenuti destinati alle storie di Instagram vanno acquisiti in formato Full HD, e cioè con risoluzione da 1920 x 1080 pixel. Le storie in formato video non durano più di 15 secondi.

Come si creano le storie

Sono numerose le opportunità a disposizione per personalizzare le storie di Instagram: per esempio, è possibile fornire informazioni a proposito della propria posizione, aggiungere tag o includere link diretti a una pagina web. Ancora, è possibile applicare delle gif, degli adesivi o dei filtri, ma anche ricorrere a brani musicali. Solo le proprie storie possono essere scaricate e poi salvate in locale: non si può fare lo stesso, invece, con le storie altrui, a meno che non si ricorra a strumenti come Story Insta e Storiesig.

La questione del copyright

Chi decide di integrare su un sito i post che un’altra persona ha pubblicato su Instagram dovrebbe prima richiedere una apposita autorizzazione. Se così non avviene, gli autori dei contenuti embeddati in teoria hanno il diritto di contestare una potenziale violazione del copyright. Instagram ha reso noto che le sue API non garantiscono ai terzi una licenza per procedere con l’integrazione dei contenuti. Le API, che pure sono fondamentali per embeddare i post, non danno diritto di ripubblicare altrove i contenuti.

Le parole di Instagram

Una richiesta di delucidazioni a tal proposito era giunta qualche tempo fa da Ars Technica, e i responsabili di Instagram hanno specificato che le policy adottate impongono ai terzi che intendono ripubblicare i contenuti di acquisire i diritti del caso. Non è prevista la concessione di una sub-licenza per chi utilizza le API ufficiali per attivare l’embedding. Il mancato diritto di embedding è implicito e non esplicito, e rischia di rappresentare un piccolo ostacolo per tutti i gestori di siti web. Ad approvare tale provvedimento potrebbero essere, però, i fotografi professionisti che vengono non di rado saccheggiati delle proprie opere.

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