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SEO AI: come l’Intelligenza Artificiale sta cambiando il mondo della SEO

SEO AI
Contenuto curato da Massimo Chioni

Oggi si sente parlare spesso di Intelligenza Artificiale, una tecnologia applicata in parecchi contesti, e una delle novità più interessanti è quella che viene definita GEO (Generative Engine Optimization). Per capire meglio che cosa sia la GEO, e quali influenze avrà l’Intelligenza Artificiale sull’ottimizzazione dei contenuti web, ne abbiamo parlato con Christian Cilli di SEO Leader.

Che cosa è esattamente la GEO

Si tratta, in sintesi, della possibilità di utilizzare l’intelligenza artificiale per incrementare la visibilità sul web in riferimento a motori di ricerca che utilizzano l’AI generativa.

Ciò significa ottimizzare i contenuti web in modo che possano essere rilevati e utilizzati dai sistemi di AI generativa, migliorandone la visibilità ma anche perfezionando le risposte generate dall’AI alle query degli utenti di un motore di ricerca. Strumenti di ultima generazione, come AI Overview di Google o SearchGPT di OpenAI, richiedono metodi di ottimizzazione differenti da un motore di ricerca tradizionale.

SEO tradizionale e GEO: differenze e similitudini

Sia la SEO che la SEO AI, ovvero l’ottimizzazione che soddisfa i criteri dell’AI generativa, sono strategie create per dare visibilità ad un sito, aumentarne l’autorevolezza e incrementarne il traffico.

Entrambe le strategie richiedono la realizzazione di contenuti di qualità, che rispondano alle richieste sia degli utenti che dei motori di ricerca. Ovviamente, la GEO necessita di contenuti compatibili con i meccanismi che l’Intelligenza Artificiale utilizza per generare le risposte.

Considerando che i motori di ricerca si evolvono continuamente, chi si occupa di SEO e di ottimizzazione contenuti deve saper creare, modificare e gestire le strategie utilizzate per garantire la visibilità, sia con la SEO tradizionale, sia per l’AI search e la GEO.

Cosa rende simile la GEO alla SEO tradizionale

AI Search e Search Engine Optimization si assomigliano sotto diversi aspetti, una caratteristica che facilita il lavoro di ottimizzazione dei contenuti.

Sia la SEO che la Generative Engine Optimization si basano sulla presenza di parole chiave e frasi che gli utenti utilizzano nelle query: inserire correttamente le keywords significa ottenere un risultato migliore e una maggiore visibilità.

Entrambe le strategie richiedono contenuti originali, in grado di fornire informazioni precise e di soddisfare gli utenti. È quindi importante capire con precisione quella che è la reale intenzione di ogni utente, al fine di fornire i contenuti ideali in base alla ricerca.

Da non dimenticare sono gli aspetti tecnici che rispondono alle normative SEO: velocità di caricamento, accessibilità del sito, visibilità sui dispositivi mobili, esperienza utente, sono tutte caratteristiche necessarie per la Generative Engine Optimization. In sostanza, un sito dalle ottime performance, sicuro e facile da navigare è la base di partenza ideale per entrambe le strategie.

A tutto ciò si aggiunge l’autorevolezza e l’affidabilità del dominio, uniti alla presenza di backlink di qualità, elementi immancabili anche quando la strategia adottata si orienta verso i motori di ricerca generativi.  

Quali sono le principali differenze tra SEO tradizionale e SEO AI

Ovviamente, per quanto la finalità sia sempre quella di migliorare la visibilità di un sito e portarlo ai primi posti nei risultati di una ricerca online, esistono alcune differenze sostanziali dovute proprio all’applicazione dell’Intelligenza Artificiale.

L’ottimizzazione GEO deve essere in sintonia con gli algoritmi di un sistema di AI, tramite la creazione di contenuti che rispondono alle query e l’analisi dei dati che possono favorire l’AI nella comprensione.

Occorre prestare attenzione alla formattazione del testo, inserendo elenchi, sommari e FAQ, diversamente dalla SEO tradizionale, che prevede contenuti lunghi e articolati. Anche perché le query in ottica GEO sono molto più sintetiche ed essenziali per poter trovare risposta grazie all’AI.

Anche l’applicazione dei principi EEAT (Experience, Expertise, Authoritativeness, Trust) è fondamentale, sebbene la SEO generativa richieda di focalizzarsi su informazioni specifiche. La strategia GEO potrebbe richiedere maggiore attenzione sulle funzioni tipiche dell’AI, con la necessità, nel corso del tempo, di elaborare un nuovo linguaggio markup o implementare altre tecniche che garantiscano la correttezza e l’efficacia dei contenuti.

Come adattare una strategia SEO alle funzionalità dell’AI

Per elaborare una strategia GEO, ovvero per modificare le tecniche SEO e adattarle alle esigenze dell’AI, occorre focalizzarsi principalmente sulle richieste degli utenti di un motore di ricerca generativo e utilizzare strumenti di analisi dei dati.

Creazione di contenuti di alta qualità

Se è vero che l’AI generativa richiede contenuti più semplici e diretti, è altrettanto vero che la qualità deve essere sempre ineccepibile, avvalendosi di fonti autorevoli. Effettuare un approfondito SEO audit è un ottimo punto di partenza per soddisfare anche l’AI generativa.

Usare i tools di analisi dati e ricerca keyword

Analizzare l’efficacia delle parole chiave in base alle esigenze di visibilità utilizzando strumenti adeguati, come Ahrefs o SEMRush, favorisce la realizzazione di contenuti efficaci, in linea con quanto imposto dall’AI.

Resta sempre valido il metodo di distribuzione equilibrata delle keyword, in modo che appaiano naturali e non forzate. Uno stile di scrittura fluido, con ampio uso di sinonimi è la scelta migliore per rispondere alle query, aumentare il livello di ottimizzazione e ottenere la preferenza da parte dell’AI generativa.

Aggiornamento continuo

Anche la presenza di contenuti sempre aggiornati e ricchi di informazioni utili e interessanti, oltre che, ovviamente, autentiche, è determinante per migliorare la reputazione e l’affidabilità del sito e, di conseguenza, ottenere risultati eccellenti anche con i motori di ricerca generativi.