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La formazione in Italia è una necessità

Contenuto curato da Massimo Chioni

Nel mercato del lavoro attuale la formazione non può essere considerata un lusso, ma è a tutti gli effetti una necessità da cui non si può prescindere. Al giorno d’oggi nessuno si può permettere di non imparare, e ciò è vero a maggior ragione per alcune specifiche categorie di professionisti: nel caso dei dottori commercialisti, degli avvocati, dei giornalisti e dei medici, infatti, è obbligatoria la formazione professionale continua. Va detto che, stando ai dati Istat più recenti, in Italia 6 imprese attive su 10, tra quelle che contano almeno 10 dipendenti, hanno garantito attività di formazione professionale ai propri addetti.

I corsi di formazione di Fiorerosalba.com

Nel novero dei corsi di formazione professionale di cui è possibile usufruire oggi ci sono quelli a distanza proposti da Fiorerosalba.com: l’offerta è decisamente completa e variegata, e permette lo svolgimento di lezioni in videoconferenza in abbinamento con un tutoraggio costante per l’intera frequenza. Fiorerosalba.com vanta costi convenienti e mette a disposizione bonus per l’acquisto di computer: le imprese che desiderano far frequentare ai propri dipendenti dei corsi di aggiornamento hanno la possibilità di scegliere tra consulenze informatiche, corsi di formazione erogati in loco e sviluppo di software. Sconti e prezzi competitivi rappresentano solo alcuni dei motivi per cui conviene rivolgersi a questa realtà, insieme con tirocini e stage.

L’importanza della formazione

Alcune delle personalità mondiali di maggior rilievo hanno messo in pratica nella propria vita quotidiana gli insegnamenti che provengono da chi sottolinea il valore della formazione. Bill Gates, per esempio, non ha mai mancato di leggere un libro a settimana nel corso della propria carriera; anche l’ex presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha l’abitudine di dedicare allo studio un’ora al giorno. Warren Buffett, invece, ha dichiarato di aver investito nella riflessione e nella lettura l’80 per cento del proprio tempo. La conoscenza, insomma, oggi è un valore, se non addirittura una moneta di scambio: soprattutto perché ci troviamo in un periodo contraddistinto dalla rivoluzione robotica e da una veloce demonetizzazione.

La conoscenza ha un valore

Si sta verificando un notevole mutamento nel rapporto tra la conoscenza e il denaro, anche se la maggior parte del nostro tempo lo passiamo spendendo i soldi che abbiamo accumulato e pensando al denaro. Con questa scusa ci diciamo di non avere tempo a sufficienza per apprendere cose nuove, ma è solo una scusa. Il problema è che le tecnologie più recenti hanno reso gratuite, o comunque disponibili a prezzi ridotti, esperienze e merci che un tempo erano molto costose.

I posti di lavoro svaniscono

Il quadro sociale ed economico attuale è caratterizzato dalla progressiva scomparsa di numerosi posti di lavoro a causa delle tecnologie digitali. Queste, ovviamente, non hanno solo svantaggi: l’intelligenza artificiale, per esempio, è destinata a fornire un prezioso contributo alla ricerca medica, perché permette di ridurre i costi e di indirizzare la sanità non più verso la cura ma in direzione della prevenzione. Chi non ha il tempo o la voglia di imparare qualcosa di nuovo corre il rischio di restare in basso nella piramide della competizione mondiale, come gruppo a rischio.

Le competenze giuste

Insomma, il vero problema non sta tanto nella mancanza di posti di lavoro a disposizione, quanto nella mancanza di lavoratori che abbiano le competenze necessarie per accaparrarsi le posizioni vacanti o che il mondo del lavoro ha contribuito a creare da poco. Chi si trova in cima alla piramide può contare su più occasioni e ha diritto a una retribuzione maggiore; in sintesi, investire il proprio tempo nella conoscenza permette di ottenere retribuzioni più alte sul lungo periodo.

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