Come i like sui Social influiscono sul cervello

Perché a tutti piace piacere
di Anna Fata

A tutti noi piace essere accettati accolti, amati. Tutti desideriamo ricevere l’attenzione del prossimo, l’ascolto, il poter essere se stessi, senza venire giudicati o costretti ad essere o agire in modo diverso da come realmente siamo o ci sentiamo.

Nel Web e nei Social Network molti di noi hanno trovato il contesto ideale in cui potersi esprimere liberamente, in cui mostrare le parti migliori (o peggiori) di noi, in cui interagire con gli altri, in cui ricevere complimenti, conforto, calore e, in ultima analisi, magari anche un po’ di amore.

Per tale motivo alcuni di noi dedicano una parte del proprio tempo, pressoché quotidianamente, per aggiornare il proprio sito Web o il proprio profilo sui Social, per fare bella mostra delle proprie immagini, del corpo, degli abiti, dei successi professionali, dei luoghi che visitiamo, degli amori o delle amicizie in cui siamo coinvolti.

Come il cervello reagisce ai like

Quando riceviamo uno o più apprezzamenti, i cosiddetti like, le ricerche neuroscientifiche hanno messo in luce che nel nostro cervello si attivano alcuni circuiti legati alla ricompensa, esattamente come accade quando riceviamo una cospicua somma di denaro.

Questo meccanismo cerebrale induce a sua volta a ricercare ulteriori like, ecco perché spesso si dice che nei Social tendiamo a diventare tutti un po’ egocentrici. In questo senso soprattutto Facebook e Instagram sembrano promuovere in modo particolare il fenomeno del culto dei selfie.

Le ricerche, tuttavia, hanno anche messo in evidenza che il circuito cerebrale del piacere non si attiva solo quando riceviamo un like, ma anche quando a nostra volta lo apponiamo sulle foto, i post, i link pubblicati dai nostri amici.

In pratica, pare che esista un piacere intrinseco non solo nel ricevere, ma anche nel dare.

Il piacere di dare e ricevere i like

In una ricerca condotta presso la University of California, Los Angeles (UCLA), su 58 partecipanti, è stato chiesto di postare numerose loro fotografie, già pubblicate in precedenza, su un Social network interno simile a Instagram. Alle persone è stato fatto credere che le 148 fotografie di tale network fossero quelle postate da tutti i partecipanti alla ricerca. In realtà alle persone veniva presentata una collezione di fotografie selezionate a caso da Instagram insieme alle foto consegnate dai partecipanti stessi.

Ciascuna fotografia era accompagnata da un numero di like che si supponeva fosse stato assegnato dagli altri partecipanti alla ricerca, ma che in realtà era stato attribuito a caso dai ricercatori stessi.

Mentre le persone visionavano le 148 fotografie in successione e decidevano se apporre il like o passare direttamente all’immagine successiva, venivano sottoposte a risonanza magnetica.

Al termine dell’esperimento, analizzando i dati della risonanza magnetica, si è rilevato che l’atto di apporre un like attiva gli stessi circuiti cerebrali della ricompensa che entrano in funzione quando lo si riceve. Questo significa che quando si apprezza il contenuto di un post, di un’immagine pubblicata su un social network si ottiene una gratificazione pari a quella che si riscuote quando si fornisce il medesimo riscontro positivo a propria volta.

Coltivare le relazioni per essere tutti più felici

I risultati di questa ricerca possono rivelarsi interessanti per le implicazioni che comportano e che potrebbero meritare ulteriori approfondimenti. Ad esempio, la Psicologia Positiva ha più volte confermato con numerose ricerche come il benessere, la soddisfazione, la felicità aumentano non solo nel ricevere, ma anche e soprattutto nel dare.

In questo senso i Social network, se usati in modo costruttivo, possono contribuire a consolidare le relazioni tra le persone e, a partire da semplici like, possono stimolare l’interazione, lo scambio, l’incontro di persone e vere e proprie amicizie che possono concorrere a nutrire l’autostima, la sicurezza personale, l’auto e l’etero accettazione e la felicità.

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