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Attenzione ai dati: come evitare guai con i backup

BACKUP
Contenuto curato da Massimo Chioni

L’ultima edizione del World Backup Day ha confermato – qualora ce ne fosse bisogno – l’importanza e l’urgenza di curare la gestione dei dati e di assicurare l’esistenza di copie di riserva a cui fare riferimento negli scenari peggiori. Questo non sempre accade, tuttavia, ma ci sono alcuni interventi pratici che evitano brutte sorprese e guai.

La giornata mondiale per la protezione di dati, documenti e risorse

Il World Backup Dayè la giornata mondiale dedicata allecopie di riserva di dati, documenti, file e risorse archiviati in qualsiasi tipo di sito o dispositivo, come hard disk o memorie di smartphone, tablet, PC, notebook e computer in generale. Istituito esattamente dieci anni fa, questo evento serve a sensibilizzare sulla necessità di fare backup di sicurezza e a fare il punto sullo “stato dell’arte”.

I nemici dei dati

Le principali minacce alla sicurezza dei dati possono essere di tipo fisico o tecnico – problemi legati a guasti, malfunzionamenti, errori o cose simili nelle periferiche di archiviazione – o legati agli attacchi di criminali informatici, come nel caso dei temibili ransomware che mettono a repentaglio intere infrastrutture web, server compresi.

In questo caso, come ricorda anche l’hosting provider italiano Flamenetworks.com, la soluzione di sicurezza è rappresentata dalle garanzie offerte dal sistema di cloud server acquistato: ad esempio, l’azienda mette a disposizione dei clienti sistemi di backup su unità di storage dedicate, che assicurano un ulteriore livello di protezione per i propri dati.

I numeridel World Backup Day 2020

In occasione dell’edizione 2020, la nota società Acronis ha presentato i risultati di una ricerca sulle abitudini di aziende e utenti rispetto ai backup; i dati sono piuttosto sconfortanti perché dipingono un quadro di scarsa attenzione e alto rischio di perdita di informazioni.

In particolare, emerge che:

  • Quasi un’azienda su due ha ammesso di aver persovari tipi di dati nel 2019.
  • Per il 42 per cento delle aziende, la perdita di dati ha avuto come conseguenzadei periodi di inattività nel corso dell’anno.
  • Il 41 per cento delle aziende attribuisce cali di produttività o perdite di denaro a situazioni legate all’inaccessibilità dei dati.
  • Il 10 per cento delle aziende non esegue mai un backup: una trascuratezza che può avere effetti gravi, perché in caso di guasti o cancellazioni di dati sarebberoirrimediabilmente persi.
  • La frequenza dei backup è ancora troppo bassa: solo il 15 per cento delle aziende esegue copie più volte durante la giornata, mentre il 26 per cento ne crea solo una ogni 24 ore, il 28 per cento su base settimanale e il 20 per cento su base mensile.
  • La maggior parte degli utenti – quasi il 70 per cento – prede i propri dati a causa di scarsa attenzione e cura dei backup: oltre a guasti a componenti hardware e software (a cui si potrebbe ovviare con i salvataggi costanti), molto alta è la quota di eliminazioni accidentali e involontarie. Tra i file personali che si perdono più frequentemente ci sono documenti importanti con informazioni sensibili, ma anche video e foto di amici e familiari.
  • Le best practices in materia di salvataggi e copie prevedono di eseguirebackup ibridi, ovvero copiare i dati sia supporti locali e fisici che nel cloud: ad oggi, solo 17 utenti finali su 100 e 20 professionisti IT su 100 si attengono a queste indicazioni.

Questa soluzione mista, infatti, mette al repentaglio da ogni tipo di problema: significa assicurare una copia di dati su un supporto fisico (hardware esterno o flash drive, oppure servizio di rete locale tramite un FTP privato) e, al tempo stesso, usare un sistema alternativo a maggiore garanzia, come un servizio di backup online su cloud.

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