Verificare la copertura della fibra ottica è un passo necessario da compiere prima di scegliere il fornitore e l’offerta relativa alla nostra linea.
Per avere informazioni in merito a quale sia la copertura generale della fibra ottica nel nostro paese e come siamo messi rispetto agli altri paesi europei, abbiamo interpellato FBC Italia: leader nel campo dell’Utility Management, un settore in piena crescita che conferma ancora una volta quanto un consulente specializzato in questo tipo di faccende è un beneficio che nessuna azienda può sottovalutare. Demandare la gestione delle utenze telefoniche aziendali ad un consulente per la telefonia fa risparmiare tempo e risorse preziose alle aziende.
La copertura fibra ottica in Italia
L’Italia, rispetto ad altri Paesi europei, è un po’ indietro per quanto riguarda la diffusione della fibra ottica nel territorio nazionale, anche se il divario si sta velocemente colmando.
Secondo quanto riportato da FTTH Council Europe, l’associazione che riunisce oltre 150 aziende del settore e che promuove lo sviluppo delle reti in fibra in Europa, il numero di unità immobiliari raggiunte dalla fibra ottica in Italia nel 2020 è secondo solo alla Francia.
Il motivo principale è da ricercare nel cosiddetto decreto “Sblocca Italia”, ovvero la Legge n.164/2014 che ha previsto l’obbligo per le nuove costruzioni, approvate dopo il luglio 2015, di essere dotate di impianti che consentono l’installazione della fibra ottica nei singoli appartamenti.
Al decreto Sblocca Italia ha fatto seguito il decreto 33/2016 “Fibra Ottica” che, in ottemperanza della direttiva europea 6/2014, ha reso possibile:
- La riduzione dei costi dell’installazione di reti di comunicazione elettronica ad alta velocità;
- L’accelerazione dei tempi di posa della fibra ottica;
- L’utilizzo delle più moderne tecnologie in materia di scavo.
Secondo il piano strategico per la banda larga approvato dal governo italiano la previsione era di raggiungere il 100% di copertura entro il 2020 con la rete FTTC (Fiber to the cabinet) alla velocità di 30 Mbps, mentre la connettività basata su FTTH (Fiber to the home) alla velocità di 100 Mbps sarebbe dovuta essere disponibile nella totalità degli edifici pubblici italiani e raggiungere l’85% della popolazione.
Questi piani di azione hanno subito una parziale battuta d’arresto a causa dello scoppio dell’emergenza sanitaria a Marzo 2020.
Oggi a livello nazionale la banda ultralarga ad almeno 30 Mbps ha raggiunto il 66% del nostro paese, mentre la banda ultralarga ad almeno 100 Mbps copre il 20,3% del nostro territorio (dati relativi al 2019 forniti dal Piano strategico Banda Ultralarga).
Se guardiamo alla percentuale di unità abitative raggiunte dalla fibra, ecco che questa varia a seconda delle diverse regioni italiane.
La regione in cui la banda larga è più diffusa è il Piemonte, il cui tasso di copertura è pari al 95%, segue l’Umbria con una copertura pari al 93,8% e la Liguria con il 91,9%.
Tra le regioni che vedono una minor percentuale di edifici raggiunti dalla fibra ottica abbiamo l’Emilia Romagna con solo il 69,6% di copertura e la Sardegna con il 66,1%.
Come verificare la copertura fibra ottica
Verificare la copertura fibra ottica è un’operazione semplice che può essere conclusa in pochi minuti dal proprio pc.
Bisogna collegarsi ai siti delle seguenti compagnie che offrono internet con la fibra:
- TIM;
- Fastweb;
- Vodafone;
- WindTre;
- Tiscali.
La procedura di verifica copertura è molto simile per tutte le compagnie e si esegue compiendo i seguenti passaggi:
- collegarsi alla home page della compagnia;
- cercare la sezione del sito dedicata alla fibra ottica;
- cliccare sul bottone verifica copertura.
A questo punto possono aprirsi diverse modalità a seconda della compagnia, ma generalmente vi verrà richiesto di inserire l’indirizzo presso cui desiderate attivare la connessione con la fibra ottica o il vostro numero di telefono a seconda dei casi.
Dopo qualche minuto di attesa avrete l’esito del test e scoprirete se la vostra zona è coperta o meno dalla fibra.