Uno degli optional più richiesti all'interno delle strutture dell'hotellerie è la cassaforte: uno strumento che permette di tutelare beni di valore e contanti qualora un soggetto indesiderato si introducesse nella struttura.
L’uso di questo apparecchio è pensato per gli ospiti che necessitano di custodire documenti e altri oggetti la cui perdita potrebbe provocare un danno materiale ed economico; tali situazioni possono verificarsi sia nella vita di tutti i giorni, sia quando si è fuori dalle mura domestiche per lavoro o per piacere.
Per chi gestisce un'attività alberghiera, dotare i propri spazi di una cassaforte per hotel - e in particolare le camere degli utenti - si rivela pertanto una priorità. Scopriamo quali sono le caratteristiche principali di questo oggetto, alla luce delle responsabilità cui è tenuto a ottemperare chi è a capo di un'attività di questa tipologia.
Indice
Le responsabilità dell’albergatore verso la clientela
C'è un aspetto che molte persone ignorano, sia tra gli addetti ai lavori che tra chi usufruisce dei servizi delle strutture dell'hospitality: l'albergatore ha infatti delle responsabilità verso l'ospite qualora si verifichino situazioni di deterioramento o sparizione dei beni personali che l'utente ha lasciato all'interno della propria camera.
Attenzione: non stiamo dicendo che debba obbligatoriamente fornire uno strumento per la custodia dei propri beni; tuttavia, qualora fossero presenti cartelli in cui si afferma che la struttura non è responsabile di tali situazioni, in realtà ciò non corrisponde esattamente alla verità. Nulla vieta di apporre simili indicazioni, che però non hanno di per sé alcun valore legale.
Ecco allora che dotarsi di una cassaforte si rivela certamente un'ottima idea, poiché, pur non essendo obbligatorio, permette all'albergatore di tutelarsi meglio in merito alle proprie responsabilità.
Le situazioni in cui l'albergatore può declinare la responsabilità
L'albergatore ha l'obbligo di accettare la custodia di beni di valore come gioielli, carte di credito o contanti.
Ci sono, però, dei casi in cui può declinare tale responsabilità: si tratta di situazioni in cui gli oggetti hanno una natura pericolosa oppure presentano un valore talmente elevato che la struttura non è in grado di garantirne la custodia in modo adeguato. Rientrano in tale categoria i beni che denotano un ingombro importante.
In alternativa, il titolare dell'attività può richiedere che l'oggetto in questione gli venga consegnato con l'apposizione di un sigillo.
La giusta cassaforte per l’hotel: perché installarla e le tipologie principali
Alla luce di quanto detto finora, predisporre una o più casseforti all'interno dell'hotel si rivela una scelta che permette agli albergatori di tutelarsi il più possibile da imprevisti e situazioni indesiderate, offrendo comunque un servizio di qualità alla propria clientela.
Questa soluzione si dimostra proficua per entrambe le parti, garantendo una tutela aggiuntiva e trasmettendo una sensazione di maggiore tranquillità.
Le caratteristiche della giusta cassaforte per hotel
Una cassaforte per hotel deve essere di qualità e rispondere a specifiche caratteristiche tecniche, a cominciare dalla serratura: una componente che tutela le altre superfici e interagisce con il meccanismo complessivo del dispositivo. Più è solida, più il soggetto malintenzionato incontrerà difficoltà nella sua azione.
La serratura può essere di tipo manuale o digitale, un fattore da valutare in base al budget da investire, alle performance desiderate e alle proprie abitudini.
Un altro aspetto a cui occorre prestare attenzione sono i materiali utilizzati, che dovranno essere di pregio e qualità, in grado di coniugare robustezza, design e un’estetica gradevole, oltre che l’opportuna semplicità d’uso.
Infine, la cassaforte viene inserita in un contesto che, di per sé, dovrebbe offrire un ambiente piacevole e rilassato, contribuendo, pur nella sua funzionalità.
Cassaforte per hotel e sicurezza
La cassaforte, per essere davvero affidabile, deve rispondere a determinati standard di sicurezza, da valutare alla luce dei parametri visti in precedenza.
A seconda delle norme predisposte per lo specifico modello, il livello di difficoltà per smantellarla sarà più o meno elevato. Ecco le certificazioni più comuni, da considerare con attenzione:
- EN 14450: questo tipo di classificazione viene predisposto in genere per armadi e casseforti private. Viene conseguito secondo due classi differenti (01/02), attraverso severi test che valutano l'attacco effettuato con attrezzi comuni come piede di porco, martello, leva e trapano elettrico.
- EN 1143-1: questa norma è invece il riferimento per le cassaforti più professionali ed è articolata in livelli di resistenza che vanno da 0 a 13. I test comprendono tentativi di accesso sia totale che parziale.
Esistono poi classi prettamente ignifughe. Ecco le più diffuse:
- EN 15659: indica i parametri da adottare per armadi ignifughi leggeri.
- EN 1047-1: considera condizioni più estreme, come una prova d'urto da un'altezza di 9,15 m.
- NT FIRE 017: prevede test che valutano condizioni ancora più particolari, in relazione al tipo di contenuto custodito.
- EN 14470: è specifica per valutare il design e la resistenza al fuoco quando si custodiscono liquidi infiammabili.
Infine, merita una menzione la norma EN 1300, che stabilisce standard specifici per le serrature, a seconda che siano a chiave, elettroniche oppure con combinatore meccanico.
La conoscenza di questi standard, e la loro stessa presenza nello specifico modello, è indice di qualità. Permette di individuare la soluzione più adatta in ogni contesto, assicurando prodotti certificati e, quindi, in grado di tutelare a 360°.