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Rilascio del visto di conformità iva, documentazione necessaria

Rilascio del visto di conformità iva
Contenuto curato da Massimo Chioni

Il visto di conformità è un documento necessario in caso si voglia richiedere la compensazione dei crediti fiscali. Detto anche 'visto leggero', il visto di conformità - introdotto con il Decreto Legislativo n.241 del 9 luglio 1997 – serve proprio a verificare la corretta applicazione delle norme tributarie.

Con il visto di conformità, infatti, si accerta che il credito è esistente e non è soggetto a verifiche, pertanto viene data via libera alla compensazione fiscale. Questa procedura consente all'utente di compensare i crediti e i debiti maturati nei confronti dello Stato, dell'INPS e dei vari enti.

Per essere più chiari, se si ha un debito tributario lo si può fortemente ridurre proprio tramite i crediti del contribuente che emergono dalle dichiarazioni. Le compensazioni fiscali possono essere di due tipi: quelle verticali sono 'imposta da imposta' e riguardano le compensazioni che avvengono all'interno della stessa tipologia di imposta, mentre quelle orizzontali – dette anche esterne – favoriscono la compensazione di imposte differenti tra loro.

Visto di conformità: quando è obbligatorio e quali sono i documenti necessari

Tuttavia, come accennato, ci sono alcune limitazioni che richiedono in determinati casi l'applicazione del visto di conformità. Ad esempio quando è richiesta una compensazione orizzontale (con le verticali non ci sono limitazioni anche in presenza di importi superiori al limite) per un importo che supera la soglia di 5.000 euro.

In casi come questo, infatti, è necessario rivolgersi a soggetti abilitati a questo scopo per apporre il visto di conformità nella dichiarazione annuale. Un passaggio fondamentale per proseguire poi con la presentazione del modello F24.

Ma quali sono i documenti da presentare per il rilascio del visto di conformità IVA? Per ottenere questa importante certificazione è necessario presentare alcuni documenti che confermino come tutte le informazioni, sia fiscali che tecniche, siano davvero complete.

Servono anzitutto i documenti del contribuente, vale a dire un documento di identità – ovviamente in corso di validità – e il codice fiscale, oltre alla dichiarazione dei redditi se necessaria ai fini del credito fiscale.

Per quanto riguarda invece la documentazione fiscale, il contribuente dovrà presentare le fatture o le ricevute di pagamenti anticipati o acconti, oltre ai bonifici parlanti indispensabili per i pagamenti delle spese detraibili.

Infine è necessario che il visto di conformità fiscale venga emesso dal professionista abilitato, assieme a tutti gli altri documenti che possono essere richiesti per eventuali crediti fiscali specifici.

ISY per il rilascio del visto di conformità: la scelta più giusta

Per raccogliere tutti questi documenti senza incappare in errori conviene anzitutto digitalizzarli e dividerli in cartelle, così da avere tutto molto più chiaro. Fatto ciò, l'ideale è affidare tutti i documenti a una società abilitata per il rilascio del visto di conformità IVA.

Tra i tanti servizi professionali messi a disposizione da ISY Srl Servizi Professionali figura anche la possibilità di ottenere il visto di conformità. Con ISY, infatti, sia i professionisti (e gli studi professionali) che le aziende possono riceverlo online su tutto il territorio nazionale.

Ovviamente ci sono dei costi per ottenere il visto di conformità IVA (Irpef, Irap, Ires) per la compensazione fiscale tramite ISY Servizi Professionali. Se l'importo per cui si richiede il visto di conformità non supera i 15.000 euro la tariffa è di 450 euro, IVA esclusa.

Si sale a 700 euro per gli importi da 15.001 a 50.000 euro, 1.000 euro per gli importi da 50.001 a 100.000 euro e così via, fino ad arrivare a un costo di 2.500 euro se l'importo da vistare va da 250.001 a 300.000 euro (oltre 300.000 euro la spesa è di 2.500 euro + 1% oltre importo).

Ma quanto tempo è necessario prima che ISY fornisca al contribuente il visto di conformità? In genere si tratta di tempi piuttosto brevi, vale a dire 3-4 giorni lavorativi. Chi ha bisogno della certificazione in tempi più brevi può farne richiesta pagando il 10% in più sulla tariffa indicata.