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Pagamento POS, tutto quello che c'è da sapere

Pagamento POS
Contenuto curato da Massimo Chioni

Con la legge di stabilità 2020 si è deciso di attivare l'obbligatorietà per il pagamento tramite POS. Il pagamento POS è una forma di pagamento digitale che ha come scopo quello di combattere l'evasione fiscale e cercare di garantire un circuito in digitale, in modo tale da tenere la tracciabilità dei conti.

Esercenti, commercianti e liberi professionisti quindi, devono obbligatoriamente dare la possibilità ai loro consumatori di gestire un pagamento tramite POS.

Ma che cos'è il POS? Come funziona un pagamento tramite POS? Il POS è un dispositivo mobile o anche un terminale attaccato alla linea telefonica che permette il pagamento in digitale a seguito di un contratto con un istituto bancario con cui precedentemente si è stabilito un accordo. Vediamo nel dettaglio quali sono i termini per il pagamento POS.

I differenti tipi di POS

Quando si decide di installare un bancomat POS all'interno della propria attività commerciale, è importante fare particolare attenzione a quelle che sono le condizioni di utilizzo del dispositivo. La cosa principale da dire è che esistono vari tipi di POS. Vi è il terminale POS classico che è collegato alla linea telefonica, poi vi è il POS WiFi oppure POS Mobile.

Queste tipologie particolari di dispositivi, danno l'opportunità di fare il pagamento digitale attivando in collegamento con l'istituto bancario. Il pagamento POS avviene inserendo la carta nel dispositivo attraverso la lettura della linea magnetica oppure del chip. Esistono anche altre tipologie di pagamento POS molto in voga dell'ultimo periodo. Parliamo dei pagamenti via link. Oltre al bancomat POS quindi, è anche possibile pagare attraverso uno specifico collegamento internet.

I vari tipi di pagamento POS

Esistono vari tipi di pagamento POS da prendere in considerazione. Innanzitutto, vi è il pagamento POS che avviene con il contatto tra la carta e il dispositivo, inserendo la carta all'interno dell'apposito scompartimento. Troviamo poi anche i pagamenti contactless.

Il pagamento contactless avviene quando la carta tocca direttamente il dispositivo ed il pagamento avviene senza l'inserimento del codice. Per adesso il limite per questo tipo di pagamento è di 25 euro, ma a partire dal 2021, a fino gennaio, arriverà fino a 50 euro.

Tra gli altri tipi di pagamento via POS vi è anche quello che avviene invece con il link. Il POS WiFi, a differenza del bancomat POS, danno la possibilità di generare un link che si dà al cliente per effettuare il pagamento con dispositivi tipo G-Pay oppure Apple Pay.

I costi del pagamento POS

Vi sono degli specifici costi per il pagamento via POS che dipendono dalla realtà con cui si è stabilito il contratto di attivazione del dispositivo per il pagamento digitale. Tra i costi principali vi sono quelli dell'attivazione del canone mensile o annuo e anche quello per le commissioni sulle singole transazioni.

Se si attiva un POS portatile, molto spesso non vi è un costo di attivazione né un canone annuo, ma solo quello per l'acquisto del dispositivo. Per quanto riguarda le transazioni, in alcuni tipi di contratti per il pagamento POS vi sono delle commissioni che cambiano a seconda del tipo di carta utilizzato al cliente. In altri casi invece, ci sono altri tipi di accordi, più vantaggiosi.

Alcuni contratti vantaggiosi per il pagamento POS

Alcune realtà, come ad esempio SumUp, offrono l'opportunità di non pagare né il canone annuo né i costi di attivazione e avere dei vantaggi anche sulle commissioni ad ogni singola transazione. Infatti, il vantaggio è quello che le commissioni sulle transazioni sono fisse.

In pratica, sia se si paga con un circuito MasterCard, che con un circuito American Express, si ha la possibilità di avere sempre la stessa commissione che non supera i due punti in percentuale, ovvero 1,95%.

Invece, nel caso delle transazioni che avvengono con i pagamenti via link, la commissione risulta leggermente maggiore.  C'è comunque il vantaggio di non avere costi fissi e quindi, se non si ha una portata grandissima relativamente all'acquisto con i pagamenti digitali, conviene scegliere questo tipo di dispositivo.

Il bonus pagamento POS 2020

A seguito della manovra fiscale del 2020 per l'obbligatorietà del POS a partire dal primo luglio 2020, è stato stabilito anche un credito d'imposta. I commercianti, liberi professionisti, attività imprenditoriali e produttive che devono attivare il POS hanno diritto anche al credito del 30% in merito a quelli che sono i costi effettuati per il pagamento del POS. Questo è il bonus POS.

Il rimborso come credito d'imposta del 30% vale non solo per i costi di attivazione e di noleggio, ma anche per quanto concerne invece i costi POS relativi alle commissioni sulle transazioni.
Si tratta di un incentivo importante per iniziare a garantire i pagamenti digitali e soprattutto, per abbassare giorno dopo giorno, l'evasione fiscale, così come previsto anche dall'obbligatorietà di legge.

Un passo in avanti per dare una mano a tutti i destinatari dell'obbligo POS che hanno dovuto fare l'adeguamento previsto dalla normativa vigente.