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Young Signorino: intervista al figlio del trap tra genio e follia

Contenuto curato da Massimo Chioni

Per prendere in esame il valore e l'evoluzione della comunicazione musicale nell'epoca dei social non si può che fare riferimento all'analisi del fenomeno Young Signorino: ecco perché.

Come funziona la comunicazione musicale ai tempi di Facebook e Instagram? Per provare ad approfondire la questione si può scegliere come punto di partenza la popolarità di Young Signorino, fenomeno del web - e non solo - che decostruisce in maniera completa i canoni linguistici e musicali ed eleva lo stereotipo ai livelli più elevati. Lo stesso discorso, per altro, può essere esteso anche alla Dark Polo Gang, che pure sta diventando sempre più mainstream e, in un certo senso, si sta addomesticando.

Tra parodia e realtà

I due fenomeni in questione offrono una perfetta - e, per certi versi, spaventosa - dimostrazione di come non siamo più in grado di porre una linea di confine tra la realtà e la sua parodia. Se si dà uno sguardo al panorama musicale del nostro Paese, lo scenario è fin troppo chiaro e preoccupante, con una moltitudine di brani che nei migliori dei casi sono infantili e superflui: le canzoni sono ripetitive e puerili, quasi identiche le une con le altre, all'insegna di una vacuità che è deliberata perché finalizzata all'omologazione.
Il pubblico a cui mira la musica trap è quello degli adolescenti, se non addirittura dei bambini, privo di una concezione estetica ben costruita e di un gusto musicale riconoscibile.

Il target di riferimento

I problemi aumentano nel momento in cui l'età del target sale, e si ha a che fare con una massa di adulti che ogni giorno fruisce in modo spasmodico di canzoni che non propongono stimoli: un flusso del tutto appiattito da un punto di vista culturale che è diretto a un pubblico che ha smesso di pensare e di approfondire. Anche per questo motivo i social network sono diventati il regno delle parodie, che assumono le forme più diverse e che ironizzano gli artisti ma non si accorgono che in realtà è il pubblico stesso a essere caduto nella trappola. Quando si contempla e si deride il ridicolo di Young Signorino & co. si fa il suo stesso gioco, perché è proprio quello l'obiettivo che lui intendeva raggiungere.

Senza discernimento critico

La scomparsa o comunque l'affievolirsi di una benché minima capacità critica sono al tempo stesso la causa e la conseguenza di questo fenomeno, in cui la vanagloria viene esaltata da un pubblico di massa che è sempre più ingenuo. Secondo molti, il periodo storico che stiamo vivendo è caratterizzato da una finzione che diviene sempre più reale e da una realtà che diviene sempre più finta.

Da Manzoni a Young Signorino

A questo punto si potrebbe obiettare che in realtà la tendenza non è così nuova, a fin dall'arte moderna del secolo scorso si è innescato un meccanismo per il quale l'arte non è più espressione delle abilità creative e intellettuali di chi la produce ma solo vana provocazione, che chiama in causa la reazione di chi ne fruisce. Un esempio tra i più celebri è quello della ormai famigerata "Merda d'artista" di Piero Manzoni, che consisteva in oggetti senza valore (le feci del Manzoni stesso racchiuse all'interno di una scatoletta) e che però oggi vengono commercializzate per centinaia di migliaia di euro.

Che fine ha fatto l'industria culturale?

In questo senso Young Signorino può essere considerato un perfetto esponente dell'arte contemporanea, se non addirittura del sistema dell'industria culturale tout court, e non è sufficiente la giustificazione secondo la quale in questo modo si intende denunciare una realtà che ormai è mercificata e del tutto corrotta, specialmente perché si continua a farne parte e la si propaga.

Che cosa fa Young Signorino?

In sostanza, l'opera e il comportamento di Young Signorino non si discostano poi molto da quelli di Manzoni, ma anche - per citare un altro artista a noi vicino - di Marcel Duchamp. Una rottura epistemologica come quella che si è creata nel Novecento e che non si è ancora rimarginata continua a produrre mostri, e tra le canzoni poco intelligenti di Young Signorino e l'orinatoio di Duchampo non c'è un divario così ampio. I brani trap del giovane cantante non hanno senso e sono costruiti proprio a questo scopo: la mancanza di significato diventa significante, sulla base di un'operazione concettuale che certo non è presente ai 12enni e ai 13enni che lo ascoltano, ma che merita di essere analizzata.

I canoni linguistici si smarriscono

Si può dedurre, dunque, che la storia non insegna niente e che anzi è stata intrapresa una china che condurrà verso l'abisso? Quel che è certo è che i canoni linguistici e musicali si avviano verso una evidente decostruzione, mentre gli stereotipi non solo non vengono rinnegati, ma anzi sono messi in risalto. La mancanza di cultura, lungi dal rappresentare un motivo di disdoro, è in realtà ragione di orgoglio, così come si è orgogliosi di testi che sono realmente privi di un significato ben riconoscibile.

Intervista a Young Signorino

Personal, la prima intervista di Young Signorino

Intervista Young Signorino - Ossigeno 25/04/2019

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