Marketing

Strategia del vintage marketing: la moda che ritorna e che fa guadagnare

Vintage marketing
Contenuto curato da Massimo Chioni

In questo articolo guida disquisiremo su di un argomento molto in auge in questi ultimi anni, ovvero il vintage marketing. Altro non è che una strategia di vendita detta anche “nostalgia marketing”, attraverso cui un bene di ieri viene riproposto oggi in chiave moderna, adattandosi alle nuove esigenze di consumo.

Cercheremo quindi di spiegare in parole povere cos’è il vintage marketing, su cosa si poggia e come funziona.

Parlare di vintage (approfondisci il topic sul portale https://www.vintageit.it/) oggi vuol dire descrivere un vero e proprio modo di essere, di vivere, di rappresentare il proprio io.

Sull’assunto per il quale la moda è una storia ciclica destinata a tornare, i beni, gli oggetti, i prodotti appartenuti ad altre epoche, vengono considerati nella società come uno status symbol caricati di un simbolismo quasi maniacale in cui ritrovare le proprie origini, e grazie ai quali far resuscitare emozioni e ricordi ormai sepolti.

Soprattutto da una decina di anni a questa parte, i consumatori sono tornati ad innamorarsi di oggetti cult retrò, forse spinti dal guardare con un po' di nostalgia gli iconici anni ’60, anni ’70 e soprattutto i mitici anni ‘80.

Questa nuova tendenza ha fatto sì che le aziende già esistenti, o quelle in erba, basassero la propria produzione su questi elementi vintage che tanto piacciono la gente “di una certa età”.

Questa voglia della gente di rimanere ancorata al passato ha portato anche alla nascita del concetto del vintage marketing.

Che cos’è il vintage marketing

Per vintage marketing si intende una strategia di vendita di oggetti, prodotti tipici di anni passati, facendo leva nei potenziali clienti sulla “nostalgia” o sull’amore per lo stile retrò.

Grazie a questo nuovo modo di approcciarsi alla vendita e alla produzione, le aziende si sono ispirate ai più grandi brand che hanno fatto la storia del settore di riferimento.

Vengono così portati sul mercato, riaggiornati in chiave moderna, degli oggetti che rievocano alla mente il tipico stile old che un tempo furoreggiava.

Le aziende che si occupano di vintage marketing non solo si rivolgono a chi quegli anni li ha vissuti e vorrebbe riviverli, ma anche a chi, affacciandosi ora alla vita, ha imparato a fare la differenza tra il “ieri” che non ha potuto vedere e l’ “oggi” che invece sta vivendo.

La moda che ritorna

Il vintage marketing ha fondato la sua ragion d’essere su questa idea che ogni cosa torna di moda ciclicamente.

I tempi ormai passati vengono ricordati sempre con il sorriso, e vengono sempre positivamente paragonati a quelli attuali. Se una borsa, un gioiello, un elettrodomestico, dopo un paio di anni dalla loro uscita venivano etichettati come demodè, adesso sono invece ricordati con estremo fascino, un po’ come quando solo oggi alcuni film sono diventati cult apprezzati da chiunque, ma all’uscita erano considerati dei fiaschi totali.

Il fatto che alcuni di questi oggetti siano stati ben acclamati anche in passato, rende più forte nel presente il desiderio di volerli comprare (o ricomprare) per soddisfare quella voglia mai sopita di far rivivere il nostro passato felice.

Il vintage marketing funziona?

Facciamo un esempio pratico, a dimostrazione del fatto che il vintage marketing c’è, esiste e funziona.

L’anno 2018 è stato considerato il miglior anno di vendita per gli iconici 33 giri. Per quanto oggi lo streaming, le piattaforme musicali, gli mp3, siano considerati un must per l’ascolto della musica, c’è chi non rinuncia al piacere di ascoltare quei dischi in vinile, che tanto hanno fatto furore negli anni ‘60.

Solo nei primi 3 mesi del 2018, si è registrata una vendita di oltre 7 milioni di pezzi, poi duplicatasi nei mesi successivi e moltiplicatasi nel corso degli anni.

Sono questi i dati a dir poco sorprendenti, a dimostrare con estrema semplicità come, per quanto la tecnologia vada avanti, la tradizione resti vivida nel cuore dei nostalgici.

E infatti, oggi, capita spesso di trovare nei negozi gli scaffali piene di vinili, cd e vecchie radio.

La stessa cosa è accaduta con la Polaroid. Chi non ricorda quella piccola macchina fotografica tanto speciale che istantaneamente cacciava fuori la foto, lasciandoti il ricordo indelebile del momento immortalato?

Ebbene, tra selfie, macchine digitali e quant’altro, oggi la Polaroid è tornata di moda, certo migliorata, resa più prestante e più moderna, ma conservando quel sapore unico che aveva per le persone.

A chi si rivolge il vintage marketing

Qualcuno può pensare che la strategia del vintage marketing si rivolga a generazione datate, che hanno già vissuto quel determinato oggetto e che dunque desiderano fare un tuffo nel passato. In realtà non è così.

Esistono certo i nostalgici dei bei tempi, ma anche i giovanissimi, le nuove generazioni, vivono con la curiosità di potersi interfacciare con una moda che non hanno potuto realmente vivere.

Anzi proprio il fatto di non aver mai avuto e usato certi prodotti, spinge i ragazzi a volerli testare: ecco quindi qual è il target principale di questa tecnica commerciale, non gli over, ma i giovanissimi.

La storia deve essere reinterpretata in chiave moderna: questo è il segreto della strategia in esame.

Un brand che oggi punta su un prodotto vintage deve poterlo rivisitare ed adattare al contesto attuale senza dimenticare l’essenza stessa dell’oggetto.

Il vintage marketing è perfetto per trapelare in ogni canale di comunicazione. Sfruttando i social, il web in generale, un brand può diventare il 2.0 di quel prodotto che ha fatto furore molti anni orsono. Lo scopo diventa quello di fungere da passaggio tra il passato e il presente, rendendo un prodotto retrò icona della modernità.

Questa tipica strategia dovrebbe essere riutilizzata anche dai marchi che hanno scritto la storia della moda trascorsa.

Riportare a galla un prodotto e renderlo moderno per riconquistare il pubblico potrebbe essere un passo astuto per cavalcare di nuovo l’onda del successo. Non è poi difficile abbracciare quelle che sono le logiche del vintage marketing. Perché si sa, la moda “non passa mai di moda”.

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