Innovazione

Smart factory e computer industriali

Smart Factory e computer industriali
Contenuto curato da Massimo Chioni

Quando si parla di rivoluzione industriale la mente va subito alle prime macchine a vapore e ai primi sistemi industriali meccanizzati che sbrigavano gran parte del lavoro pesante altrimenti destinato a giovani lavoratori. Qualche anno più tardi, si è verificata una seconda rivoluzione industriale con l’avvento dell’elettricità, delle catene di montaggio e la nascita della produzione di massa. Poi, a seguire, abbiamo assistito a una terza rivoluzione con l’introduzione di computer industriali e un principio di automazione, dove robot e particolari apparecchiature meccaniche hanno letteralmente preso il posto della risorsa umana sottraendola alle linee di montaggio.

Adesso, invece, stiamo attraversando una nuova fase conosciuta come industria 4.0, in cui una perfetta combinazione tra computer industriali e impianti di automazione generano un profilo industriale innovativo. L’applicazione della robotica connessa a sofisticati impianti informatici permette di elaborare algoritmi di apprendimento e “imparare” a gestire l’intera robotica tramite piccoli input forniti dal personale umano. In pratica, l’industria 4.0 ha dato inizio a un nuovo ciclo conosciuto come “fabbrica intelligente”, in cui gli impianti informatici analizzano i processi fisici dell’azienda prendendo decisioni decentrate. I sistemi fisici diventano dei veri e propri oggetti che si interfacciano tra loro aiutando la forza lavoro umana.

Quali sono gli standard della Smart Factory?

In base ai protocolli della nuova industria 4.0, la Smart Factory deve comprendere alcuni punti essenziali, quali l’interoperabilità, la trasparenza delle informazioni, l’assistenza tecnica e il decentramento del processo decisionale. Macchinari e dispositivi devono connettersi tra loro in maniera facile ed efficace (interoperabilità), essere in grado di eseguire un’attenta analisi delle informazioni e contestualizzarle allo stesso tempo (trasparenza dei dati). Inoltre, questi sistemi automatici dovranno essere capaci di supportare la forza lavoro umana nel prendere iniziative importanti e risolvere problematiche di un certo livello (assistenza tecnica), oltre alla capacità di prendere decisioni in completa autonomia diventando il più “autonomi” possibili.

I vantaggi

Le caratteristiche positive dell’industria 4.0 sono attuabili solo attraverso l’utilizzo di computer industriali capaci di gestire una gran mole di dati. E’ necessario puntare su dispositivi di alta gamma e con una grande rapidità di calcolo al di sopra della media, come ad esempio i computer industriali prodotti realizzati da Sesitek (www.sesitek.it) che, attraverso l’ampio panorama delle sue apparecchiature, assicura la sicurezza dei dati, un elevato grado di affidabilità e stabilità, oltre a una migliore integrità dei processi produttivi.

In contesti lavorativi piuttosto pericolosi, la salute e la sicurezza delle risorse umane subisce un notevole miglioramento, grazie all’ottima comunicazione di queste macchine e al loro auto-apprendimento in ogni livello di processo di fabbricazione. D’altronde, un eccellente controllo informatico può solo apportare benefici aumentando la produttività, garantendo una filiera più affidabile e risultati economici in netta crescita su tutti i fronti aziendali (ricavi, quote di mercato e profitti).

Sesitek è una delle poche realtà che si è mossa per prima verso questa nuova direzione, implementando i propri computer industriali verso il sistema 4.0, per generare indotti aziendali maggiormente produttivi con tempi di risposta notevolmente ridotti.

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