Business

La CNN scopre migliaia di siti web intestati a Donald Trump

Donald Trump Websites
Contenuto curato da Massimo Chioni

Donald Trump possiede quasi 4mila siti web: a scoprirlo è stata la Cnn, che di recente ha diffuso e fatto conoscere un'altra delle stranezze relative al nuovo presidente degli Stati Uniti. Anche se, in questo caso, più che di stranezze sarebbe opportuno parlare di presunte tali, visto che dietro questo "shopping" di domini non si nasconde un ego vanitoso o narciso, ma una logica ben precisa, frutto di una pianificazione attenta e di una programmazione ben curata.

Tutti i segreti

Sembra quasi incredibile che Trump abbia deciso di acquistare migliaia di siti e di domini che riportano il suo nome e/o il suo cognome, ma la realtà è proprio questa. In molti casi, infatti, accanto alla parola "Trump" sono associate delle parole con una forte connotazione negativa, dei termini che in alcuni casi possono sfiorare l'insulto - come avviene perDonaldTrumpSuck.com, che suggerisce quanto il nuovo inquilino della Casa Bianca sia spregevole -. Non mancano, per altro, i siti più ironici, come SendTrumpToTheMoon.com, che vuol dire più o meno "Mandate Trump sulla luna", o BiglyTrumpHands: domini che nelle mani degli oppositori politici o comunque degli avversari del presidente americano avrebbero potuto essere fonte di danni o di effetti collaterali difficili da tenere sotto controllo, e che invece così sono stati resi innocui.

I siti per affittare bus limousine

Spulciando nei tool di gestione siti web per rintracciare la lista di questi domini si scoprono delle curiosità davvero interessanti: nella lista dei siti di proprietà di Trump ce n'è, per esempio, uno che si chiama TrumpOnTheBeachOnline.net, grazie al quale viene offerta agli utenti l'opportunità di prendere a noleggio per una sera dei bus limousine a bordo dei quali organizzare dei veri e propri party a Washington.

La storia dei siti di Donald

Non si pensi, comunque, che l'iniziativa di Trump sia recente, magari frutto del boom dei social network o innescata dalla diffusione della navigazione sul web in mobilità. Tutt'altro: la lungimiranza dell'imprenditore americano - e, evidentemente, dei suoi collaboratori che lo hanno ben consigliato - si può notare dal fatto che il primo dominio a essere comprato,DonalddjTrump.com, sia stato acquistato addirittura nel lontano 1997. Era il 20 gennaio di venti anni fa, infatti, quando quel sito divenne il primo di una lunga lista che con il tempo si è allungata sempre di più: e si può stare certi che anche in futuro si estenderà. Accanto a domini intuitivi e di cui si può ben capire l'impiego, comeTrumpBuilding.com eTrumpOrganization.com, se ne possono scovare altri che fanno perfino sorridere.

I siti più curiosi e assurdi

Ecco, per esempio, ImBeingSuedbyTheDonald.com, che può essere tradotto come "Sono stato querelato da The Donald", che è stato registrato nel 2009: insomma, se a qualcuno fosse venuto in mente di realizzare un sito con quel nome, magari per radunare tutte le persone che nel corso degli anni sono state citate in giudizio da Trump, non avrebbe potuto farlo perché il dominio era già stato preso. Vale la pena di segnalare, poi, che l'attuale presidente statunitense nel 2012 ha acquistato i siti NoMoreTrump.com eVoteAgainstTrump.com, anche in questo caso per evitare che potessero essere sfruttati da avversari e nemici: un indizio del fatto che la sua corsa alla Casa Bianca è stata pianificata prima di quel che si potesse immaginare.

Lascia un commento