Interviste

Pranzare in ufficio: alimentazione, stress ed episodi bulimici

Pranzare in ufficio
Contenuto curato da Massimo Chioni

Intervista al Dr. Neri

Molte persone, a causa degli orari di lavoro, sono costrette a pranzare in ufficio. Questo può essere un problema, soprattutto per coloro che stanno cercando di perdere peso: spesso, infatti, si ha pochissimo tempo a disposizione per la pausa e si consumano un paio di snack confezionati, ricchi di conservanti e ipercalorici.

Inoltre, chi commette questo errore arriva a sera in preda alla fame. La cena, di conseguenza, sarà molto più pesante del dovuto, il che con il passare delle settimane influenzerà in negativo sia il regime alimentare in sé, sia la qualità del sonno notturno.

È evidente che i pasti in ufficio sono fonte di varie difficoltà che hanno ripercussioni sul benessere individuale. Abbiamo approfondito l’argomento con il Dr. Neri, nutrizionista di Bologna: egli ci ha spiegato tutti i contro di questa situazione, per poi soffermarsi sull’importanza di un’autentica regolarizzazione della dieta. Questa è la via migliore per ottimizzare l’assunzione delle calorie, mantenersi in forma e scongiurare eventuali attacchi di bulimia.

Quali sono gli svantaggi del pranzo in ufficio?

Mangiare in ufficio si dimostra ogni giorno sempre più una necessità, vuoi per i tempi limitati, o per l’esigenza di terminare dei lavori: il punto è che ciò, non di rado, porta a trascurare due pasti fondamentali– ovvero la colazione e il pranzo, o perché si è mangiato troppo la sera prima e a colazione non si ha fame, o per il poco tempo di prepararsi il pasto

Quante volte, presi dalla fretta, saltate la colazione perché siete in ritardo oppure perché siete ancora pieni? Alcune persone bevono solo un caffè per scacciare la stanchezza, altri escono con lo stomaco completamente vuoto. Questa è una consuetudine del tutto sbagliata, che rallenta il metabolismo e impedisce di affrontare gli impegni con la giusta energia.

Al mattino è importante il giusto apporto di energia, non solo dei carboidrati, da cui spesso siamo attratti per gola, ma anche da proteine e grassi buoni. Mantenere fino dal mattino una stabilità glicemica, permette di avere una elevata concentrazione e una energia costante. Chi non fa colazione non fornisce tali sostanze al proprio organismo, si sente affaticato e si mostra meno capace in ambito professionale.

Non solo: privarsi del primo pasto significa avere un notevole languorino già verso mezzogiorno. E il pranzo, negli uffici, consiste di frequente in un paio di merendine, in un pacchetto di crackers o di biscotti: cibi estremamente carenti a livello nutrizionale, pieni di kcal inutili, di coloranti e di altri additivi.

Un’alternativa altrettanto rischiosa è l’abitudine di mangiare al ristorante. Magari di fronte al posto di lavoro c’è un pub, oppure una pizzeria, dove si pranza in modo facile e veloce prima di tornare alle mansioni quotidiane. Tuttavia una soluzione del genere è poco sostenibile, di certo per il portafoglio ma anche – e specialmente – per la salute.

Sulle pietanze dei ristoranti non si ha un vero e proprio controllo, anzi, nella maggioranza dei casi non conosciamo nemmeno ogni ingrediente con esattezza. In un simile contesto è impossibile calcolare l’apporto calorico e, dunque, dimagrire. Spesso quello che viene preferito è il classico piatto di pasta, magari molto condito: il pensiero è non ho fatto colazione e quindi posso recuperare a pranzo.

Qualsiasi sia la soluzione di pranzo, che sia con snack o al ristorante, il punto comune è il consumo eccessivo di carboidrati e grassi, che causano picchi glicemici e nell’arco di poche ore o fame o stanchezza,che si estendono al resto della giornata.

A fine della giornata, dopo tanto ufficio, non si vede l’ora di arrivare a casa, per sdraiarsi sul divano, mangiare qualcosa di veloce e riposarsi. Anche se le intenzioni sono buone e vogliamo preparare qualcosa di salutare (di solito secondo e contorno) il richiamo del pezzo di pane o dei dolci è molto forte e prima di arrivare a cena, il cibo ingerito è già tantissimo.

Affaticati e stanchi, ben presto giunge il sonno, spesso non ristoratore, facendo ripartire il ciclo il giorno successivo, nel desiderio che arrivi il weekend.

Snack in Ufficio

Perché è meglio evitare gli snack industriali?

Gli snack confezionati rientrano nel cosiddetto junk food: il cibo spazzatura, che favorisce disturbi come il sovrappeso e l’obesità.

Stiamo parlando sia degli spuntini dolci sia di quelli salati: stando seduti a una scrivania è comodo saziarsi con un pacco di biscotti, con delle pizzette o dei tramezzini industriali, ma questo a lungo andare è deleterio per il nostro corpo.

Le merende che rientrano in questa categoria sono ricche di sale o di zuccheri raffinati, di ingredienti sintetici e di amido, e sono povere di proteine, vitamine e minerali. Molto meglio un frutto, un’insalata o comunque qualcosa di preparato in casa!

Come si collegano alimentazione, stress ed episodi bulimici o meglio di abbuffate compulsive?

L’organismo umano si basa su un meccanismo complesso: il benessere delle singole parti è essenziale per un normale svolgimento delle funzioni biologiche.

Mangiare male, poco o in maniera eccessiva, è il primo passo verso lo stress e il cattivo umore. Tra l’altro, coloro che sono affamati hanno una scarsa capacità di concentrazione e, quindi, risultati negativi sul lavoro. In queste situazioni possono verificarsi degli attacchi bulimici: si precipita nel binge eating, meglio noto come “abbuffate”, ci si sente in colpa e si cerca di eliminare le calorie assunte con un iper-allenamento, oppure piombando in meccanismi di frustrazione e crollo dell’autostima, che porta a sua volta a mangiare nuovamente in modo compulsivo per non pensare.

Come emerge da tale panoramica, le conseguenze di una dieta errata sia a casa prima del lavoro che in ufficio possono essere peggiori di quel che si pensa. Il problema interessa soprattutto le persone che devono perdere peso, che vengono ostacolate nel proprio obiettivo e vanno incontro a una costante frustrazione.

Basta poco per cadere in questa spirale di alimentazione sbagliata, ansia e nervosismo: vi sono anche individui che vedono nel cibo un autentico comfort, generando una sorta di reazione a catena. Durante il giorno mangio male, sperimento un forte stress, e come “rimedio” mi affido a torte, rustici, barrette di cioccolata e chi più ne ha più ne metta. 

Qualche consiglio per nutrirsi in modo equilibrato quando si lavora fuori casa?

Ciò che conta davvero è regolarizzare il regime alimentare.

Innanzitutto non bisogna saltare i pasti: è importante fare colazione, magari anche lo spuntino di metà mattina, e scegliere un pranzo bilanciato e leggero. Questo deve garantire l’apporto di tutte le sostanze fondamentali, carboidrati, proteine, vitamine e grassi buoni (come l’olio evo e la frutta secca).

Insalata in ufficio

Spesso la pausa è molto breve, ma anche se si ha soltanto un quarto d’ora è necessario impiegarlo tutto per masticare con calma. Questo è uno stratagemma utile per non arrivare alla cena in balia della fame, e dunque per evitare binge eating ed episodi di bulimia.

Il concetto chiave, che non va mai perso di vista, è quello di equilibrio. Ciò vale tanto per il mangiare quanto per il bere: in ufficio tendiamo ad assumere acqua solo quando abbiamo effettivamente sete, fattore che determina una generale disidratazione e una condizione di ritenzione idrica. E noi sappiamo bene quanto sia indispensabile, per la nostra salute, bere almeno 1,5-2 litri di acqua quotidiani!

La giusta dieta ha un esito positivo sul sonno, sul rendimento professionale e sulla vita nel suo complesso. Per questo è opportuno seguire tali accorgimenti, e provvedere al benessere psicofisico anche in ufficio.

Per saperne di più

Il Dr. Neri, nutrizionista a Bologna, si occupa dell’elaborazione di diete personalizzate, studiate a seconda delle singole circostanze. Si va da quelle classiche, la vegetariana, quelle equilibrate, a quelle chetogeniche, rigeneranti e speciali (ad esempio per il sistema immunitario). Vi aiuterà a riprendere a mano la salute ed il vostro equilibrio alimentare, riacquistando energia ed i risultati ricercati

Il campo di competenza del Dr. Neri è ampio e trasversale, e abbraccia tanto la nutrizione sportiva quanto quella clinica e pediatrica. Possono rivolgersi al Dott.Neri donne, uomini e bambini che desiderano provvedere al proprio benessere e dimagrire in totale serenità.

È possibile contattare il Dr. Neri tramite telefono o e-mail per chiedere maggiori informazioni.

Contatti
Sito Web: https://www.drneri.it/
Email: info@drneri.it
Tel.: 391 4973965

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